«A Ruvo c'è una strada...»

Il Sindaco Chieco ricorda Antonio Lorusso in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia

martedì 22 marzo 2022 0.43
Il Sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, ha diffuso un messaggio per ricordare il Carabiniere ruvese Antonio Lorusso, ucciso il 5 maggio del 1971. Lorusso, nato nel 1929, appuntato del Corpo degli agenti di custodia, era in servizio al carcere dell'Ucciardone di Palermo e cadde in seguito ad un attentato mafioso insieme al capo della Procura della Repubblica palermitana, Pietro Scaglione.

«La nostra amministrazione onora ogni anno con iniziative di senso, rivolte soprattutto alle scuole, la ricorrenza voluta dall'associazione nazionale "Libera"» è quanto sostenuto da Chieco. «Questa città ha pagato il suo tributo di sangue alla lotta alla mafia e alla difesa dei valori della legalità e della giustizia. A Ruvo c'è una strada intitolata ad Antonio Lorusso. A lui avevamo dedicato una targa in pietra il 21 marzo 2021 e tengo a ripartire dal suo ricordo anche quest'anno che, con l'assessore Monica Filograno e in collaborazione con le scuole e la Compagnia La Luna nel Letto, abbiamo scelto di fermarci su temi di oggi in occasione dello spettacolo "Stoc Ddò", in programma a Ruvo giovedì 24, in cui l'attrice Sara Bevilacqua porta in scena la voce e il coraggio di Lella Fazio, madre di Michele, il ragazzo di Bari vecchia ucciso da un proiettile vagante durante una sparatoria tra clan rivali nel 2001» ha spiegato il primo cittadino.

«Già qualche anno fa ospitammo Pinuccio Fazio, il padre di Michele, in un incontro molto partecipato da tante scolaresche. Lo ritroveremo quest'anno, insieme a Lella, prima dello spettacolo per un incontro pubblico al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia alle ore 19.
Sono felice di sapere che le nostre scuole vedranno lo spettacolo la mattina e incontreranno Pinuccio e Lella e che altrettanto potremo fare la sera noi adulti, perché so che loro sono capaci di affidare a chi li ascolta il ricordo della propria tragica vicenda per farne la base di una riflessione collettiva sull'importanza dell'impegno civile in favore della legalità. L'elenco delle vittime Innocenti delle mafie purtroppo è lunghissimo. Educarsi alla legalità ha anche questo obiettivo: tirare una linea sotto quel lungo elenco e scriverci la parola fine» ha concluso il Sindaco.