Affossato DDL Zan, Chieco: "A Ruvo nessuno sarà lasciato solo"

Lo sconcerto del sindaco e l'intervento del presidente Emiliano

giovedì 28 ottobre 2021 15.13
Ieri in Senato è stato affossato oggi il DDL Zan, con 154 voti a favore, 131 contrari e due astenuti: è passata, cioè, la cosiddetta "tagliola" chiesta da Lega e Fratelli d'Italia che prevedeva di votare direttamente il DDL Zan, senza l'esame di articoli ed emendamenti. Il voto si è svolto a scrutinio segreto.

"Provo sconcerto e delusione per quello che è successo ieri in Senato. - interviene così a commento il sindaco Pasquale Chieco con un post su facebook. - Sconcerto e delusione per una politica che affossando la Legge Zan si dimostra distante dall'umore del Paese, lontana dalle nuove generazioni, incapace di raccoglierne il sentimento più profondo, di dare riferimenti morali.

Sconcerto e delusione per una politica che decide consapevolmente di abbandonare nella difficoltà tantissime persone, tantissime famiglie, che sceglie di non occuparsi della loro salute, della loro felicità.

È un modo di fare politica che davvero non capisco. Come pretendiamo adesso di spiegare a quelli che non vanno a votare che invece la politica è una cosa utile? Che si occupa realmente delle persone?

Fare il Sindaco, per fortuna, è un'altra cosa. Quando fai il Sindaco la realtà ti viene addosso e non puoi, non devi, non vuoi girarti dall'altra parte.

A quei Senatori che ieri esultavano come allo stadio perché le discriminazioni e le violenze basate su orientamento sessuale, identità di genere e disabilità resteranno impunite vorrei presentare le mamme che mi raccontano dei figli bullizzati, derisi, offesi, insultati.

A queste mamme, a queste figlie e a questi figli posso promettere solo una cosa: almeno a Ruvo non sarete mai soli.

Dopo ieri il nostro impegno per voi sarà centuplicato. Ci impegneremo, nel nostro piccolo, per mettere in campo nuove azioni e nuove pratiche per rendere la nostra città ancora più solidale, ancora più aperta, ancora più accogliente. Per mettere cioè in pratica quello che la società chiede a gran voce e che la politica vista ieri ancora si ostina a non sentire".

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano si è espresso con una lettera indirizzata ad Alessandro Zan, promotore del disegno di legge. «Caro Alessandro non dobbiamo farci fermare dal voto segreto e dai vigliacchi che ci hanno tradito. Andiamo avanti e riproviamoci. Alla fine ce la faremo», commenta. «Il Senato ha approvato la cosiddetta 'tagliola' - sottolineano da Mixed Lgbti - In altre parole, il ddl Zan è morto. Ci vorranno mesi o anni prima che un nuovo disegno di legge, certamente al ribasso, venga redatto, discusso e approvato alla Camera. in un circolo vizioso che va avanti da 3 decenni, in cui puntualmente il Senato si rivela fatale». «Ci sono responsabilità all'interno delle forze politiche in cui militano i parlamentari primi firmatari del testo - aggiunge Arcigay - C'è una responsabilità diffusa della politica, che ne esce fotografata in maniera implacabile. Questo Parlamento non è stato all'altezza delle sfide di questo tempo, l'argine all'omotransfobia continuerà a porlo il Paese, le reti informali, le associazioni, tutte le persone di buona volontà. Non lo Stato, che ancora una volta si gira dall'altra parte».

Dalla Regione Puglia giunge però una ventata di speranza, rappresentata dalla nuova proposta di legge contro l'omobitransfobia, presentata dai consiglieri regionali Donato Metallo e Francesco Paolicelli, condivisa ed elaborata insieme alla consigliera Titti De Simone, e alle associazioni.

«Abbiamo paura anche noi di tradire la fiducia, di non riuscirci, ma sappiamo che le battaglie vanno condotte», sottolineano Metallo e Paolicelli. I due consiglieri, insieme alle associazioni del territorio, nei prossimi giorni terranno una conferenza stampa per condividere i prossimi passi della legge regionale contro l'omobitransfobia.