Al via alla decima edizione di "Luci e suoni d'artista" a Ruvo di Puglia
Il sindaco Pasquale Chieco: «L'unicità di questo progetto sta nella sua relazione con la città e con i suoi abitanti»
giovedì 11 dicembre 2025
17.00
Si accenderanno venerdì 12 dicembre alle 20.30 in Piazza Matteotti le istallazioni luminose della decima edizione di "Luci e suoni d'artista", il progetto d'arte pubblica partecipata del Comune che ha fatto parlare di Ruvo di Puglia in tutta Italia e non solo. Nato nel 2016 da un'idea di Vittorio Palumbo che ne ha anche diretto le prime nove edizioni, quest'anno il progetto è curato da un ampio partenariato selezionato mediante avviso pubblico e coordinato da Bembè Scuola delle Arti Musicali e Performative APS.
L'edizione 2025 è stata presentata oggi, mercoledì 10 dicembre nella sala conferenze di Palazzo Caputi con un incontro pubblico dal sindaco Pasquale Chieco, da Tommaso Scarimbolo per Scuola delle Arti Musicali e Performative Bembè, da Fabio Stasi per Effe Design e da Nicolò Serafino per Un Mondo di Bene 2.0 APS.
Come per tutti gli anni passati, anche questa edizione si sviluppa attorno a un tema che rimanda all'impegno civile: il tema di quest'anno è "Con-vivere, abitare insieme il pianeta". "Con-vivere", un invito a intrecciare esperienze, generare valore attraverso la collaborazione e riscoprire gli spazi pubblici come luoghi di relazione, cura e condivisione.
Al centro della programmazione un ampio ventaglio di laboratori e attività pensati per creare comunità, ascoltarsi e imparare gli uni dagli altri, attraverso l'incontro e la conoscenza dell'altro.
Le installazioni illumineranno la città dal 12 dicembre 2025 al 12 gennaio 2026. Luci e Suoni d'Artista è un progetto del Comune di Ruvo di Puglia che si avvale del sostegno di Regione Puglia attraverso Teatro Pubblico Pugliese e della collaborazione di Bass Culture.
L'unicità di questo progetto sta nella sua relazione con la città e con i suoi abitanti: laboratori partecipati per co-progettare e costruire le sculture, le opere e un lungo itinerario nel centro abitato per farne una mostra diffusa nelle piazze e nelle strade.
Quest'anno alcune delle oltre 350 opere che costituiscono il patrimonio pubblico di sculture luminose costruito e accumulato nelle diverse edizioni, sono state adottate da privati (associazioni, esercizi commerciali, decine di semplici cittadini residenti in alcune vie del centro storico) che hanno chiesto di potersene prendere cura direttamente e di esporle entrando a far parte del percorso luminoso.
Essere una "Città d'arte" per noi non è solo un onore, ma anche una responsabilità. Anche grazie a "Luci e suoni d'artista" abbiamo sempre interpretato questo riconoscimento non come acquisito una volta per tutte solo grazie alle bellezze che abbiamo ereditato dal nostro passato, ma piuttosto per tutto ciò che di nuovo il nostro presente riesce a creare: la musica, il teatro, la danza sicuramente, ma anche l'arte urbana contemporanea in cui, grazie a questo progetto negli anni Ruvo di Puglia si è guadagnata una sua reputazione.»
La città come luogo di relazioni e scambi, laboratorio di convivenza, inclusione, solidarietà e condivisione in cui le differenze si intrecciano, nuove energie e nuove capacità si fondono in un'identità rinnovata nel comune disegno di costruire un futuro di pace. Trasformiamo le nostre città in nidi, aperti e accoglienti, in cui sin dalla più giovane età tutte e tutti possano sentirsi cittadini a pieno titolo.
Nel tempo presente, in cui la complessità delle relazioni umane, sociali ed ecosistemiche mette in discussione i nostri modi di abitare il mondo, Luci e Suoni d'Artista sceglie di interrogarsi sul tema del con-vivere. Abitare insieme un pianeta complesso, condividere spazi, risorse, emozioni e differenze è oggi una sfida culturale prima ancora che sociale. Riflettendo su questa sfida, è stato scelto il nido come opera-simbolo del con-vivere. Infatti in Piazza Matteotti trova posto l'opera principale, un grande nido aperto concepito come un'arena: uno spazio accogliente pensato per abbracciare le attività del festival e invitare la comunità a "con-vivere".
Il nido è accompagnato da mobiles che ospitano uccelli di specie diverse, che entrano ed escono continuamente dall'opera, evocando il tema dello scambio e del dialogo nel viaggio, della cura nella costruzione comunitaria del nido e della migrazione.
Il nido è un simbolo poetico e concreto di questa dialettica: spazio di protezione e crescita, ma anche di passaggio e trasformazione. È costruito per custodire la vita e le relazioni tra simili, per essere lasciato quando arriva il tempo del volo. Nel linguaggio comune, il nido è d'infanzia, d'amore, familiare: abbraccia tutte le fasi della vita. In letteratura, Pascoli lo interpreta come rifugio contro la morte e il caos del mondo, spazio di purezza e di memoria perduta. In Dante, per metonimia è simbolo della comunità. In Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo's Nest, 1975 - Miloš Forman), però, il nido è inteso come uno spazio che può diventare costrizione, un luogo da cui è necessario muoversi per ritrovare la propria autenticità. Il nido è metafora tanto della cura quanto della migrazione. La comunità è un nido in cui convivere, un luogo di relazione e di scambio dove le differenze si intrecciano come rami, fili, suoni e luci. Luci e Suoni d'Artista invita a riflettere sulla possibilità di costruire legami nuovi in un tempo segnato dalla frammentazione. Abbiamo contaminato il mondo al punto da trovare i nostri rifiuti nei nidi degli uccelli: la natura, però, non distrugge, ma trasforma lo scarto in vita.
La decima edizione di Luci e Suoni d'Artista è promossa dal Comune di Ruvo di Puglia e realizzata con un ampio partenariato composto da: Scuola delle Arti Musicali e Performative Bembè, Sotto Radice APS, Laboratori Tanè, Mydo di Stasi Alessandro, Dieffe Studio di Fabio Stasi, Un Mondo di Bene 2.0 APS, Società Cooperativa Sociale Comunità Oasi 2 San Francesco, Lo Jazzo ETS Torre dei Guardiani di Lama Pagliara, Associazione Culturale Calliope ODV, La Scuola di Titty | Insieme – Società Cooperativa Sociale a r.l. Impresa Sociale, I.C. Bosco–Carducci–Giovanni XXIII, I.C. Bovio–Cotugno.
Il nido è accompagnato da mobiles che ospitano uccelli di specie diverse, che entrano ed escono continuamente dall'opera, evocando il tema dello scambio e del dialogo nel viaggio, della cura nella costruzione comunitaria del nido e della migrazione.
Il percorso prosegue nelle vie del centro storico, dove tornano in luce le opere realizzate nelle precedenti nove edizioni: in via Alcide De Gasperi il tema del volo, introdotto nella Piazza, prende forma attraverso le farfalle luminose; in piazza Menotti Garibaldi e via Vittorio Veneto tornano gli acchiappasogni; in via Cattedrale si muovono i funamboli; in Largo Cattedrale il grande rosone luminoso dialoga con quello della Cattedrale romanica, trasformata dalle illusioni dei caleidoscopi; – in via Santa Caterina brilleranno gli occhi; Piazza Dante si inserisce tra le tappe del percorso, introducendo i temi del gioco e della fantasia con l'asse di equilibrio, l'altalena e gli animali fantastici tranne il Cavallufalo che osserverà saggiamente la città dall'ingresso del Museo Nazionale Jatta.
Novità di questa edizione è la partecipazione attiva dei residenti del centro storico, che rientrano ufficialmente nel percorso con decorazioni proprie e con l'adozione di alcune opere del progetto. Le vie coinvolte sono via Rogliosa, via Sant'Antonio, via Crocifisso, Piazzetta Fiume, via Cattedrale e via Specchia. A questo si aggiunge l'adesione di 15 attività commerciali al programma "Adotta un'opera": un invito a scoprire le installazioni custodite all'interno dei locali aderenti, trasformando la visita in una vera e propria caccia alle opere diffuse.
Coordinati da Marco De Leo (Sotto Radice APS), i partecipanti hanno preso parte a un articolato programma di restauro, costruzione e co-progettazione. Nei laboratori sono state restaurate le opere coinvolte nell'iniziativa "Adotta un'opera", ospitate e valorizzate dalle attività commerciali aderenti. Parallelamente, i partecipanti hanno lavorato alla realizzazione delle assi che compongono la grande installazione di Piazza Matteotti, ricreando simbolicamente il gesto collettivo della costruzione di un nido, l'opera-simbolo di questa edizione: un'azione che esprime il senso profondo dell'edizione 2025, dedicata al "con-vivere" e alla creazione di spazi condivisi.
La partecipazione è stata molto buona: ai laboratori di restauro e costruzione hanno preso parte cittadini, scuole e associazioni giungendo ad ospitare un centinaio di partecipanti in soli sei giorni. Tra i gruppi organizzati figurano CIOFS/FP, Albero dei Desideri, Un Mondo di Bene 2.0 APS (corso di arabo), Cooperativa Occupazione e Solidarietà assieme ai residenti del centro storico, oltre a numerosi liberi cittadini che hanno contribuito spontaneamente alle attività.
Accanto ai laboratori manuali, un ruolo importante è stato svolto anche dai laboratori musicali, che hanno preparato il coinvolgimento sonoro e comunitario dell'evento di accensione. A parteciparvi sono state le scuole I.C. Bosco–Carducci–Giovanni XXIII e I.C. Bovio–Cotugno, impegnate nella creazione di ritmi, performance e interventi sonori collettivi.
Completano il percorso i laboratori di scrittura creativa, che hanno visto protagonisti i ragazzi del gruppo lettura Patabulare, autori dei testi che accompagneranno alcuni momenti della serata inaugurale.
L'insieme di queste attività restituisce lo spirito più autentico di Luci e Suoni d'Artista: una festa della comunità costruita dalla comunità stessa, in cui l'arte diventa occasione di partecipazione e incontro.
L'edizione 2025 è stata presentata oggi, mercoledì 10 dicembre nella sala conferenze di Palazzo Caputi con un incontro pubblico dal sindaco Pasquale Chieco, da Tommaso Scarimbolo per Scuola delle Arti Musicali e Performative Bembè, da Fabio Stasi per Effe Design e da Nicolò Serafino per Un Mondo di Bene 2.0 APS.
Come per tutti gli anni passati, anche questa edizione si sviluppa attorno a un tema che rimanda all'impegno civile: il tema di quest'anno è "Con-vivere, abitare insieme il pianeta". "Con-vivere", un invito a intrecciare esperienze, generare valore attraverso la collaborazione e riscoprire gli spazi pubblici come luoghi di relazione, cura e condivisione.
Al centro della programmazione un ampio ventaglio di laboratori e attività pensati per creare comunità, ascoltarsi e imparare gli uni dagli altri, attraverso l'incontro e la conoscenza dell'altro.
Le installazioni illumineranno la città dal 12 dicembre 2025 al 12 gennaio 2026. Luci e Suoni d'Artista è un progetto del Comune di Ruvo di Puglia che si avvale del sostegno di Regione Puglia attraverso Teatro Pubblico Pugliese e della collaborazione di Bass Culture.
L'appuntamento per l'accensione del percorso luminoso è fissato per venerdì 12 dicembre 2025 alle ore 20.30 in Piazza Matteotti.
«Da anni ormai – ha detto il sindaco Pasquale Chieco - tutta l'Italia parla delle nostre luci d'artista che sin dalla prima edizione hanno suscitato scalpore e curiosità.L'unicità di questo progetto sta nella sua relazione con la città e con i suoi abitanti: laboratori partecipati per co-progettare e costruire le sculture, le opere e un lungo itinerario nel centro abitato per farne una mostra diffusa nelle piazze e nelle strade.
Quest'anno alcune delle oltre 350 opere che costituiscono il patrimonio pubblico di sculture luminose costruito e accumulato nelle diverse edizioni, sono state adottate da privati (associazioni, esercizi commerciali, decine di semplici cittadini residenti in alcune vie del centro storico) che hanno chiesto di potersene prendere cura direttamente e di esporle entrando a far parte del percorso luminoso.
Essere una "Città d'arte" per noi non è solo un onore, ma anche una responsabilità. Anche grazie a "Luci e suoni d'artista" abbiamo sempre interpretato questo riconoscimento non come acquisito una volta per tutte solo grazie alle bellezze che abbiamo ereditato dal nostro passato, ma piuttosto per tutto ciò che di nuovo il nostro presente riesce a creare: la musica, il teatro, la danza sicuramente, ma anche l'arte urbana contemporanea in cui, grazie a questo progetto negli anni Ruvo di Puglia si è guadagnata una sua reputazione.»
Il progetto
"Con-vivere, abitare insieme il pianeta".La città come luogo di relazioni e scambi, laboratorio di convivenza, inclusione, solidarietà e condivisione in cui le differenze si intrecciano, nuove energie e nuove capacità si fondono in un'identità rinnovata nel comune disegno di costruire un futuro di pace. Trasformiamo le nostre città in nidi, aperti e accoglienti, in cui sin dalla più giovane età tutte e tutti possano sentirsi cittadini a pieno titolo.
Nel tempo presente, in cui la complessità delle relazioni umane, sociali ed ecosistemiche mette in discussione i nostri modi di abitare il mondo, Luci e Suoni d'Artista sceglie di interrogarsi sul tema del con-vivere. Abitare insieme un pianeta complesso, condividere spazi, risorse, emozioni e differenze è oggi una sfida culturale prima ancora che sociale. Riflettendo su questa sfida, è stato scelto il nido come opera-simbolo del con-vivere. Infatti in Piazza Matteotti trova posto l'opera principale, un grande nido aperto concepito come un'arena: uno spazio accogliente pensato per abbracciare le attività del festival e invitare la comunità a "con-vivere".
Il nido è accompagnato da mobiles che ospitano uccelli di specie diverse, che entrano ed escono continuamente dall'opera, evocando il tema dello scambio e del dialogo nel viaggio, della cura nella costruzione comunitaria del nido e della migrazione.
Il nido è un simbolo poetico e concreto di questa dialettica: spazio di protezione e crescita, ma anche di passaggio e trasformazione. È costruito per custodire la vita e le relazioni tra simili, per essere lasciato quando arriva il tempo del volo. Nel linguaggio comune, il nido è d'infanzia, d'amore, familiare: abbraccia tutte le fasi della vita. In letteratura, Pascoli lo interpreta come rifugio contro la morte e il caos del mondo, spazio di purezza e di memoria perduta. In Dante, per metonimia è simbolo della comunità. In Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo's Nest, 1975 - Miloš Forman), però, il nido è inteso come uno spazio che può diventare costrizione, un luogo da cui è necessario muoversi per ritrovare la propria autenticità. Il nido è metafora tanto della cura quanto della migrazione. La comunità è un nido in cui convivere, un luogo di relazione e di scambio dove le differenze si intrecciano come rami, fili, suoni e luci. Luci e Suoni d'Artista invita a riflettere sulla possibilità di costruire legami nuovi in un tempo segnato dalla frammentazione. Abbiamo contaminato il mondo al punto da trovare i nostri rifiuti nei nidi degli uccelli: la natura, però, non distrugge, ma trasforma lo scarto in vita.
La decima edizione di Luci e Suoni d'Artista è promossa dal Comune di Ruvo di Puglia e realizzata con un ampio partenariato composto da: Scuola delle Arti Musicali e Performative Bembè, Sotto Radice APS, Laboratori Tanè, Mydo di Stasi Alessandro, Dieffe Studio di Fabio Stasi, Un Mondo di Bene 2.0 APS, Società Cooperativa Sociale Comunità Oasi 2 San Francesco, Lo Jazzo ETS Torre dei Guardiani di Lama Pagliara, Associazione Culturale Calliope ODV, La Scuola di Titty | Insieme – Società Cooperativa Sociale a r.l. Impresa Sociale, I.C. Bosco–Carducci–Giovanni XXIII, I.C. Bovio–Cotugno.
Il percorso 2025
L'edizione 2025 si articola in un itinerario luminoso che attraversa Piazza Matteotti e l'intero centro storico di Ruvo di Puglia. In Piazza Matteotti trova posto l'opera principale, un grande nido aperto concepito come un'arena: uno spazio accogliente pensato per abbracciare le attività del festival e invitare la comunità a "con-vivere".Il nido è accompagnato da mobiles che ospitano uccelli di specie diverse, che entrano ed escono continuamente dall'opera, evocando il tema dello scambio e del dialogo nel viaggio, della cura nella costruzione comunitaria del nido e della migrazione.
Il percorso prosegue nelle vie del centro storico, dove tornano in luce le opere realizzate nelle precedenti nove edizioni: in via Alcide De Gasperi il tema del volo, introdotto nella Piazza, prende forma attraverso le farfalle luminose; in piazza Menotti Garibaldi e via Vittorio Veneto tornano gli acchiappasogni; in via Cattedrale si muovono i funamboli; in Largo Cattedrale il grande rosone luminoso dialoga con quello della Cattedrale romanica, trasformata dalle illusioni dei caleidoscopi; – in via Santa Caterina brilleranno gli occhi; Piazza Dante si inserisce tra le tappe del percorso, introducendo i temi del gioco e della fantasia con l'asse di equilibrio, l'altalena e gli animali fantastici tranne il Cavallufalo che osserverà saggiamente la città dall'ingresso del Museo Nazionale Jatta.
Novità di questa edizione è la partecipazione attiva dei residenti del centro storico, che rientrano ufficialmente nel percorso con decorazioni proprie e con l'adozione di alcune opere del progetto. Le vie coinvolte sono via Rogliosa, via Sant'Antonio, via Crocifisso, Piazzetta Fiume, via Cattedrale e via Specchia. A questo si aggiunge l'adesione di 15 attività commerciali al programma "Adotta un'opera": un invito a scoprire le installazioni custodite all'interno dei locali aderenti, trasformando la visita in una vera e propria caccia alle opere diffuse.
I laboratori
Cuore pulsante del progetto Luci e Suoni d'Artista è da sempre il coinvolgimento diretto della comunità nei processi creativi e manuali che precedono l'accensione delle opere. L'edizione 2025 conferma e rafforza questa impostazione, trasformando i laboratori in veri e propri spazi di incontro e dialogo, dove generazioni e realtà diverse del territorio hanno potuto lavorare fianco a fianco.Coordinati da Marco De Leo (Sotto Radice APS), i partecipanti hanno preso parte a un articolato programma di restauro, costruzione e co-progettazione. Nei laboratori sono state restaurate le opere coinvolte nell'iniziativa "Adotta un'opera", ospitate e valorizzate dalle attività commerciali aderenti. Parallelamente, i partecipanti hanno lavorato alla realizzazione delle assi che compongono la grande installazione di Piazza Matteotti, ricreando simbolicamente il gesto collettivo della costruzione di un nido, l'opera-simbolo di questa edizione: un'azione che esprime il senso profondo dell'edizione 2025, dedicata al "con-vivere" e alla creazione di spazi condivisi.
La partecipazione è stata molto buona: ai laboratori di restauro e costruzione hanno preso parte cittadini, scuole e associazioni giungendo ad ospitare un centinaio di partecipanti in soli sei giorni. Tra i gruppi organizzati figurano CIOFS/FP, Albero dei Desideri, Un Mondo di Bene 2.0 APS (corso di arabo), Cooperativa Occupazione e Solidarietà assieme ai residenti del centro storico, oltre a numerosi liberi cittadini che hanno contribuito spontaneamente alle attività.
Accanto ai laboratori manuali, un ruolo importante è stato svolto anche dai laboratori musicali, che hanno preparato il coinvolgimento sonoro e comunitario dell'evento di accensione. A parteciparvi sono state le scuole I.C. Bosco–Carducci–Giovanni XXIII e I.C. Bovio–Cotugno, impegnate nella creazione di ritmi, performance e interventi sonori collettivi.
Completano il percorso i laboratori di scrittura creativa, che hanno visto protagonisti i ragazzi del gruppo lettura Patabulare, autori dei testi che accompagneranno alcuni momenti della serata inaugurale.
L'insieme di queste attività restituisce lo spirito più autentico di Luci e Suoni d'Artista: una festa della comunità costruita dalla comunità stessa, in cui l'arte diventa occasione di partecipazione e incontro.