Aldo Cazzullo al Consiglio Regionale: una lezione contemporanea su Francesco d’Assisi
L’autore presenta “Francesco, il primo degli italiani” e dialoga con studenti e lettori sull’attualità spirituale e civile del Santo
mercoledì 26 novembre 2025
Non esiste un numero preciso degli Autori che hanno dedicato opere alla figura di Francesco. Storici, religiosi, romanzieri e poeti ne hanno studiato tanto il personaggio storico che la sua spiritualità; l'uomo gentile e paziente, ma anche quello che non teme il cambiamento, né il prezzo che spesso se ne paga.
Eppure, per quanto se ne sia scritto, per quanto se ne sia letto, il desiderio di conoscere Francesco sempre un po' di più resta forte. In chi ha già tanto letto, come in quanti gli si avvicinano per la prima volta. E c'erano tantissimi ragazzi infatti, anche questa mattina, nell'Agorà del Consiglio regionale dove il Segretario Generale, Mimma Gattulli ha dialogato con Aldo Cazzullo, che a settembre ha offerto all'attenzione dei lettori " Francesco, il primo degli italiani".
Sono stati introdotti da Giampiero Pisanello, direttore del Salento Book Festival, tra i selezionati dell'Avviso della Biblioteca del Consiglio, Teca del Mediterraneo, che premia i migliori progetti tesi a promuovere la lettura (e la scrittura in ogni sua forma) tra la popolazione pugliese.
Tra giovani e meno giovani oggi in Agorà, le delegazioni di quattro Istituti superiori del barese: L'IISS Mons. Bello Salvemini Molfetta; l'IISS Luigi Russo Monopoli; l'ITET De Viti de Marco Triggiano e, sempre di Triggiano,il Liceo Cartesio.
Utilizza il tono pacato di chi vuole condurti all'unica conclusione, per lui, possibile: «Francesco è uomo senza tempo, capace di rivelazioni profetiche, dallo sguardo rivolto al futuro. Oggi che la Terra è in pericolo, che la specie umana rivela tutta la sua fragilità, l'insegnamento di Francesco è più attuale che mai». Dunque, il mondo ha nuovamente bisogno di Francesco in un momento della Storia che subìva -allora- gli albori della borghesia -ed oggi- la sua trasformazione, che la schiera ancor più lontana dai vecchi e nuovi poveri.
Il pensiero dell'autore emerge netto dalle domande stringenti di Mimma Gattulli: le risposte date da Francesco ad una vita che non condivideva possono essere d'esempio anche oggi. Riecheggia, ma con una differenza fondamentale, con il Francesco narrato da G.K. Chesterton. Anche in quel caso l'Autore indica alla società – di inizio '900- le scelte senza paura compiute da Francesco. Ma le indica come scelte di cambiamento radicale che il giovane Francesco, e cioè il singolo individuo, matura come atto intimo di consapevolezza personale e che portarono il piccolo Francesco da Bernardone a divenire il grande San Francesco, patrono d'Italia.
Eppure, per quanto se ne sia scritto, per quanto se ne sia letto, il desiderio di conoscere Francesco sempre un po' di più resta forte. In chi ha già tanto letto, come in quanti gli si avvicinano per la prima volta. E c'erano tantissimi ragazzi infatti, anche questa mattina, nell'Agorà del Consiglio regionale dove il Segretario Generale, Mimma Gattulli ha dialogato con Aldo Cazzullo, che a settembre ha offerto all'attenzione dei lettori " Francesco, il primo degli italiani".
Sono stati introdotti da Giampiero Pisanello, direttore del Salento Book Festival, tra i selezionati dell'Avviso della Biblioteca del Consiglio, Teca del Mediterraneo, che premia i migliori progetti tesi a promuovere la lettura (e la scrittura in ogni sua forma) tra la popolazione pugliese.
Tra giovani e meno giovani oggi in Agorà, le delegazioni di quattro Istituti superiori del barese: L'IISS Mons. Bello Salvemini Molfetta; l'IISS Luigi Russo Monopoli; l'ITET De Viti de Marco Triggiano e, sempre di Triggiano,il Liceo Cartesio.
Utilizza il tono pacato di chi vuole condurti all'unica conclusione, per lui, possibile: «Francesco è uomo senza tempo, capace di rivelazioni profetiche, dallo sguardo rivolto al futuro. Oggi che la Terra è in pericolo, che la specie umana rivela tutta la sua fragilità, l'insegnamento di Francesco è più attuale che mai». Dunque, il mondo ha nuovamente bisogno di Francesco in un momento della Storia che subìva -allora- gli albori della borghesia -ed oggi- la sua trasformazione, che la schiera ancor più lontana dai vecchi e nuovi poveri.
Il pensiero dell'autore emerge netto dalle domande stringenti di Mimma Gattulli: le risposte date da Francesco ad una vita che non condivideva possono essere d'esempio anche oggi. Riecheggia, ma con una differenza fondamentale, con il Francesco narrato da G.K. Chesterton. Anche in quel caso l'Autore indica alla società – di inizio '900- le scelte senza paura compiute da Francesco. Ma le indica come scelte di cambiamento radicale che il giovane Francesco, e cioè il singolo individuo, matura come atto intimo di consapevolezza personale e che portarono il piccolo Francesco da Bernardone a divenire il grande San Francesco, patrono d'Italia.