Antonio Marinelli racconta: le radici seicentesche della Confraternita del Purgatorio di Ruvo di Puglia – prima parte
Tra storia e ricordi personali, i racconti inediti del confratello ruvese restituiscono la spiritualità, i riti e le scoperte legate alla chiesa della Madonna del Suffragio
Nei suoi scritti raccolti sotto il titolo "I miei racconti confraternali", Marinelli espone storia e testimonianza personale, restituendo la viva memoria della Confraternita del Purgatorio e della sua chiesa, uno dei luoghi più suggestivi e identitari della città.
Il primo dei due testi, dal tono intimamente evocativo, riporta il lettore a un tempo non lontano, quando la notte del 2 novembre era scandita dal suono mesto delle campane e dalla solenne attesa nella chiesa del Purgatorio.
C'ERA UNA VOLTA...
(...l'attesa del 2 Novembre nella chiesa del Purgatorio di Ruvo)
"Allo scoccare della mezzanotte con l'arrivo del 2 Novembre, i lenti e mesti rintocchi delle campane della chiesa del Purgatorio annunciavano che era il giorno della commemorazione dei defunti.
La sera prima della mezzanotte nella chiesa i Confratelli e le Consorelle si affrettavano ad addobbare l'altare maggiore della Madonna del Suffragio con fiori freschi dai colori spenti ed adornarlo con gli antichi paramenti liturgici violacei appositamente esposti per la grande solennità della confraternita di Santa Maria del Suffragio detta "del Purgatorio".
Nel tardo pomeriggio si udivano nuovamente i tristi e cupi rintocchi delle campane che annunciavano la recita del Santo Rosario…"
NOVEMBRE MESE DEI DEFUNTI:
LA CONFRATERNITA DEL PURGATORIO E IL CULTO AI MORTI
Siamo nel 1600 il secolo della peste e circa la fondazione nel paese di una confraternita intitolata alle anime del Purgatorio, il Manoscritto d'Inventario del 1729 della chiesa del Purgatorio di Ruvo riporta testualmente che nella metà del Seicento, alcuni cittadini ruvesi guidati dall'ecclesiastico "don Francesco Paulo Pellicani"
che "...si erano già da molti anni qua (...) congragati osservando le regole di Confraternita", con istanza del 12 agosto 1678 supplicavano il vescovo di Ruvo Domenico Galesio "...di canonicamente eriggere essa Confraternita sotto il titolo della SS. ma Vergine del Suffragio, con stabilire le Regole, e statuti che dovransi osservare".
Il Vescovo accoglieva benevolmente l'iniziativa di formare il pio sodalizio e con rescritto del 27 Agosto 1678 istituiva presso la nuova chiesa ormai denominata "del Purgatorio" (inizialmente fu dedicata a San Michele Arcangelo) la Confraternita del Purgatorio sotto il titolo di Maria Vergine del Suffragio proclamando la Madonna titolare e protettrice della congrega da una tela già collocata in chiesa e acquistata qualche anno prima con le elemosine dei fedeli.
La pala raffigurante la Madonna del Suffragio tra i santi Anna, Filippo Neri, Teresa d'Avila e le Anime Purganti fu dipinta dal pittore napoletano Carlo Plantamura nel 1643 e commissionata dal sac. don Giuseppe Cloria.
Come scrive l'estensore della "Platea del Purgatorio" del 1696, subito dopo l'istituzione della Confraternita, all'interno della Chiesa del Purgatorio trovò sede il "Monte dei Morti" formato da coloro che "...mensilmente pagavano cert'elemosine, per riceverne dopo la morte il suffragio di tante Messe secondo la limosina haveano pagata" amministrato precedentemente dalla Confraternita del Carmine."
Gli scritti di Antonio Marinelli offrono così un viaggio nella memoria religiosa e civile di Ruvo di Puglia, tra la devozione popolare e la storia concreta delle istituzioni confraternali.
Sono pagine che restituiscono dignità e voce a un patrimonio spirituale e umano che continua, ancora oggi, a vivere nella comunità ruvese.