Chiudono i parchi e il cimitero. Forza Italia: «I negozi chiudano prima»

Rutigliani, Saulle e Antonello Paparella chiedono ulteriore sforzo

martedì 17 marzo 2020 11.07
Nell'ambito delle misure di contrasto alla diffusione del COVID 19, il Sindaco di Ruvo di Puglia ha emesso nella giornata di ieri un'ordinanza con cui dispone la chiusura fino al 29 marzo 2020 di: Pineta Comunale, Parco Mennea, Giardini di via Minghetti, Parco Summo, Giardini di via Caduti di Tutte le Guerre, Giardini di viale Colombo, Ville di Piazza Dante, Villa di Piazza Cavallotti, Villa di Piazza Bovio, Villa di Corso Cotugno e ogni altro parco o giardino comunale.

In questi luoghi è proibito raggrupparsi e stazionare sia seduti che in piedi.

Ai trasgressori verrà applicata una sanzione amministrativa da € 25 a € 500, salvo sanzioni più gravi previste dai provvedimenti vigenti.

Una ordinanza che raccoglie il favore dei consiglieri comunali di Forza Italia Rutigliani, Saulle e Antonello Paparella che sollecitano però alla chiusura anticipata delle attività commerciali rimaste aperte per effetto del decreto del presidente del Consiglio.

«Prendiamo favorevolmente atto dell'emissione dell'Ordinanza Sindacale del 16 marzo con cui si è disposta la chiusura di parchi, giardini pubblici e cimitero comunale. Si apprezza pure l'inizio delle attività di disinfezione delle strade urbane, operazione da più parti sollecitata nei giorni scorsi» affermano i consiglieri.

«Nel contempo, avanziamo ulteriore richiesta, vista la particolare e delicatissima contingenza che siamo costretti a fronteggiare, consci del fatto che solo con tenacia e forte collaborazione da parte di tutti, nessuno escluso, riusciremo a vincere questo subdolo ed imprevedibile mostro che è il Covid 19» continuano.

E si rivolgono al sindaco: «Le chiediamo di attivare un rapido ed efficace confronto con i commercianti e gli artigiani della nostra cittadina e con tutte le rispettive associazioni confederative locali affinché si possa, INSIEME, convenire di ridurre gli orari di apertura al pubblico dei negozi e punti vendita, soprattutto nelle ore serali. Tale misura, non prevista da norme cogenti, contribuirebbe certamente a ridurre i rischi di contagio ed a meglio proteggere gli stessi operatori e dipendenti, potenzialmente esposti per diverse ore al giorno».