Francesco Stolfa: «Le priorità sono il lavoro e lo snellimento burocratico»

Intervista all'assessore alla Governance e alle Politiche del Lavoro

martedì 19 luglio 2016 10.02
A cura di Grazia Ippedico
È di Corato, classe '55, Francesco Stolfa assessore alla governance, al personale, alla semplificazione e alla politica del lavoro.

Avvocato giuslavorista, consulente d'aziende sia private che pubbliche, responsabile ufficio legale dell'Ancls-su (associazione nazionale consulenti del lavoro, sindacato unitario) conta su un curriculum ricchissimo e variegato. Collabora con il Sole 24 Ore e ha una lista infinita di pubblicazioni a suo nome.

È incuriosito dal suo nuovo ruolo, da questa nuova esperienza. Conosce bene la nostra città, e ne è entusiasta.

Nuova voce, nuova carica? Di cosa si occupa la politica del lavoro?

«È una voce che quasi ci siamo inventati, io e il Sindaco. Ma è una cosa alla quale teniamo moltissimo entrambi. Con il Jobs Act sono state ridotte le tutele sul posto di lavoro e sono state aumentate le tutele sul mercato del lavoro. È stata creata la NASpI: l'indennità di disoccupazione che è abbastanza sostanziosa, ed è estesa a tutti i settori.

Quando si rimane disoccupati si fa il bilancio di competenze presso l'ufficio di lavoro e si cerca di ricollocarsi. A breve verrà emanata una legge che prevede una dote. Nel contratto di ricollocazione verranno proposti corsi di formazione ecc. Il disoccupato deciderà dove spendere la sua dote, se presso l'ufficio di collocamento, presso le agenzie di lavoro o presso altre agenzie.

Il Comune può avere un ruolo importante: coordinamento, promozione. Ma potrebbe persino svolgere direttamente il ruolo dell'ufficio di collocamento e mettersi in concorrenza con i centri d'impiego, se la regione lo consente.

Fatto questo estremamente positivo se si pensa che l'ente davvero interessato ad alleviare la disoccupazione è proprio il Comune. Il Sindaco è estremamente sensibile alla questione e stiamo lavorando perché tutto questo diventi realtà».

Ci saranno novità nel settore del personale? Molti cittadini si lamentano del lassismo dei dipendenti comunali…

«Non so di queste lamentele. Dobbiamo tenere sempre conto che stiamo parlando sempre e comunque di persone, con le loro aspirazioni, con le loro richieste. Cercheremo di capire se sono richieste legittime. Cercheremo di collocare la persona giusta al posto giusto in modo tale da consentire ai dipendenti di esprimersi al meglio. Nel momento in cui ci si dovesse rendere conto di atteggiamenti poco collaborativi o addirittura ostruzionistici, si andrà con provvedimenti e sanzioni disciplinari. Prima però si agisce in maniera propositiva.

Quando una struttura non funziona bisogna capire innanzi tutto perché non funziona. Bisogna eliminare i problemi veri. Abbiamo bisogno di motivare la macchina organizzativa. Per esempio, abbiamo un sufficiente organico ma non ci sono dirigenti e questo è un problema, ma vedremo come fare. La sfida è collaborare con il personale, incentivare anche economicamente i dipendenti comunali. Per ora dobbiamo visionare e riorganizzare i regolamenti. Intanto viene riconfermato il segretario generale Maurizio Moscara».

Per migliorare il servizio alla città, potrebbe pensare ad una apertura degli uffici che sono a contatto con i cittadini, il Sabato? Se una persona lavora tutto il giorno anche il rinnovo della carta d'identità diventa un problema. Ha dei costi maggiori?

«Non è detto. Si può pensare di organizzare diversamente il turno del lavoro. Ma la soluzione vera è quella di digitalizzare tutti i servizi. È una cosa alla quale stiamo lavorando e sarà pronta a breve. Tutto sarà online e non sarà più necessario recarsi presso il Municipio».

Quindi si prevede un restyling del sito?

«Penso proprio di sì. Avevamo immaginato di coinvolgere comunque patronati, sindacati e associazioni affinché tutte quelle persone che non sono molto pratiche con il computer possano farsi guidare e aiutare».

Lo start up dell'assessore Stolfa sembra promettente. Tra qualche mese torneremo a verificare le evoluzioni di tali progetti. Intanto non possiamo che augurargli buon lavoro.