I gilet arancioni domani a Roma

Incontreranno il ministro Centinaio

martedì 8 gennaio 2019 12.32
«I parlamentari della Lega hanno depositato, dopo la nostra manifestazione, l'emendamento per la declaratoria dello stato di calamità per le gelate 2018 nell'ambito del decreto semplificazione: abbiamo avuto la garanzia che verrà blindato dalla maggioranza già in Senato, con l'appoggio nello specifico anche dei parlamentari delle opposizioni presenti alla manifestazione».

È questo il primo concreto risultato del presidio dei gilet arancioni iniziato ieri mattina a Bari ed è stato annunciato dal portavoce dei gilet arancioni Onofrio Spagnoletti Zeuli, prima dell'incontro pomeridiano con il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.

«Accettiamo con garbo, serenità ed educazione, caratteristiche tipiche degli agricoltori, l'invito del Ministro Centinaio per un incontro mercoledì mattina a Roma, e siamo inoltre pronti ad accoglierlo a Bari il 31 gennaio», aveva poi dichiarato il portavoce Spagnoletti Zeuli. «Registriamo con soddisfazione anche la convocazione per giovedì del tavolo ministeriale per la stesura del nuovo piano olivicolo - ha continuato Zeuli - Perché l'olivicoltura italiana ha bisogno di risorse ed investimenti importanti per poter tornare ad essere volano di occupazione e sviluppo».

In serata è poi arrivata la distensione con il Presidente regionale, Michele Emiliano, dopo l'incontro in Prefettura a Bari. Il Governatore sarà con i gilet arancioni domani a Roma e sabato 12 gennaio, alle 11.30, presso la Presidenza della Regione Puglia, ha convocato il primo incontro del nuovo coordinamento Regione-agricoltori.

«Siamo soddisfatti per i risultati di questa giornata storica per l'agricoltura pugliese e italiana, raramente è stata registrata una partecipazione così numerosa e spontanea, senza simboli e bandiere - ha sottolineato ancora Onofrio Spagnoletti Zeuli -. È stato commovente vedere tanta gente, tanti giovani, tanti operai e tanti imprenditori in piedi dalle 5 di questa mattina per rivendicare l'orgoglio di una terra per troppo tempo abbandonata».

«Lo stato di agitazione ovviamente permane fino a quando non otterremo i risultati che anche quest'oggi ci sono stati promessi - ha continuato Spagnoletti Zeuli -. Ma sono convinto che stavolta la politica non scherzerà con i nostri agricoltori, e per questo ci è sembrato giusto tornare a casa dopo questa giornata storica».

«Grazie a tutti gli agricoltori che hanno aderito a questa manifestazione, teniamo alta sempre la bandiera della dignità del nostro lavoro e della nostra terra», ha concluso Spagnoletti Zeuli.

Questi i risultati ottenuti dalla mobilitazione di ieri che ha coinvolto 5000 agricoltori e 150 trattori: