Immigrazione e Ius Soli, nella Festa Azzurra le posizioni di Forza Italia
Azzollini, Sisto e Giorgino hanno discusso del delicato tema
giovedì 28 settembre 2017
La Festa Azzurra organizzata dal coordinamento ruvese di Forza Italia è stata l'occasione per parlare di temi di assoluta attualità, insieme ad esponenti politici locali, dei territori limitrofi e di caratura nazionale.
A concludere la variegata serie di incontri è stato il dibattito intorno al tema dell'immigrazione e più nello specifico dello Ius Soli di cui si è dibattuto con il Sen. Antonio Azzollini, l'on. Francesco Paolo Sisto ed il sindaco di Andria Nicola Giorgino.
Nel rispondere alle domande del giornalista Giuseppe Di Bisceglie, i relatori hanno tutti rimarcato la posizione per la quale la legge passata alla Camera non merita di passare al Senato, dov'è ferma da un anno e mezzo. Un "no" secco alla nuova legge sulla cittadinanza è stato espresso dall'on. Sisto così come anche dal sindaco Giorgino che ha rilevato come la legge sulla cittadinanza attualmente in vigore sia ancora utile e che una sua modifica può essere considerata alla stregua di un tentativo da parte del centrosinistra di catturare consenso.
Determinato anche l'intervento del sen. Antonio Azzollini: «L'immigrazione non è solo un costo – ha esordito il senatore – Ci sono immigrati che lavorano e contribuiscono allo Stato con lavoro e previdenza. Ci sono inoltre nuove possibilità per i giovani di occupazione. Ma questi vantaggi sarebbero di più se l'immigrazione fosse regolata. Il problema è per chi non ha occupazione, che manteniamo, può delinquere e vediamo vagabondare».
Un passaggio è dedicato alla differenza tra l'atteggiamento italiano e quello di altri Paesi europei.
«È grave per l'Italia – prosegue – l'enorme e incontrollato flusso improvvisamente riversatosi nella nostra nazione. Spagna, Francia e Germania hanno immediatamente preso posizioni molto più dure delle nostre. L'idea di fermare i flussi in entrata e che oggi per il ministro dell'Interno è un buon successo, è copiata pari pari da ciò che fece il presidente Berlusconi. Ripeto: gli aspetti positivi dell'immigrazione verrebbero moltiplicati da una regolazione dei flussi migratori che sono una costante del mondo moderno e della storia».
Bacchettata infine su alcuni intellettuali. "Qualcuno di quelli che vuole la legge dello ius soli – conclude – era tra quelli che votava "né con le Br né con lo Stato". Fantastici questi intellettuali. Invece di ragionare sui loro errori, li ripropongono pure. Riteniamo di ascoltare i cittadini italiani, di sentire le loro esigenze e riteniamo che debbano essere prevalenti. Gli intellettuali quando devono fare politica, sbagliano. Lo dico con umiltà, non con la loro alterigia. Dobbiamo dire parole semplici e chiare. Non a caso il fenomeno migratorio arriva nella parte di Paese con più difficoltà".
A concludere la variegata serie di incontri è stato il dibattito intorno al tema dell'immigrazione e più nello specifico dello Ius Soli di cui si è dibattuto con il Sen. Antonio Azzollini, l'on. Francesco Paolo Sisto ed il sindaco di Andria Nicola Giorgino.
Nel rispondere alle domande del giornalista Giuseppe Di Bisceglie, i relatori hanno tutti rimarcato la posizione per la quale la legge passata alla Camera non merita di passare al Senato, dov'è ferma da un anno e mezzo. Un "no" secco alla nuova legge sulla cittadinanza è stato espresso dall'on. Sisto così come anche dal sindaco Giorgino che ha rilevato come la legge sulla cittadinanza attualmente in vigore sia ancora utile e che una sua modifica può essere considerata alla stregua di un tentativo da parte del centrosinistra di catturare consenso.
Determinato anche l'intervento del sen. Antonio Azzollini: «L'immigrazione non è solo un costo – ha esordito il senatore – Ci sono immigrati che lavorano e contribuiscono allo Stato con lavoro e previdenza. Ci sono inoltre nuove possibilità per i giovani di occupazione. Ma questi vantaggi sarebbero di più se l'immigrazione fosse regolata. Il problema è per chi non ha occupazione, che manteniamo, può delinquere e vediamo vagabondare».
Un passaggio è dedicato alla differenza tra l'atteggiamento italiano e quello di altri Paesi europei.
«È grave per l'Italia – prosegue – l'enorme e incontrollato flusso improvvisamente riversatosi nella nostra nazione. Spagna, Francia e Germania hanno immediatamente preso posizioni molto più dure delle nostre. L'idea di fermare i flussi in entrata e che oggi per il ministro dell'Interno è un buon successo, è copiata pari pari da ciò che fece il presidente Berlusconi. Ripeto: gli aspetti positivi dell'immigrazione verrebbero moltiplicati da una regolazione dei flussi migratori che sono una costante del mondo moderno e della storia».
Bacchettata infine su alcuni intellettuali. "Qualcuno di quelli che vuole la legge dello ius soli – conclude – era tra quelli che votava "né con le Br né con lo Stato". Fantastici questi intellettuali. Invece di ragionare sui loro errori, li ripropongono pure. Riteniamo di ascoltare i cittadini italiani, di sentire le loro esigenze e riteniamo che debbano essere prevalenti. Gli intellettuali quando devono fare politica, sbagliano. Lo dico con umiltà, non con la loro alterigia. Dobbiamo dire parole semplici e chiare. Non a caso il fenomeno migratorio arriva nella parte di Paese con più difficoltà".