La RSA “Maria Maddalena Spada” e la Parrocchia di Sant'Angelo insieme per un momento di preghiera

Nella festa di San Luigi Gonzaga l'invocazione dello Spirito Santo

martedì 24 giugno 2025
A cura di Teresa Fiore
Un momento di intensa spiritualità e profonda umanità ha illuminato la giornata del 21 giugno dedicata a San Luigi Gonzaga, patrono della gioventù e modello di purezza e dedizione al prossimo. Nella chiesa di Sant'Angelo, i nonni ospiti della RSA "Maria Maddalena Spada" di Ruvo di Puglia, accompagnati dagli operatori e volontari del Consorzio Metropolis, hanno ricevuto l'unzione e la benedizione dello Spirito Santo, grazie alla celebrazione promossa in collaborazione con la Parrocchia di San Michele Arcangelo guidata da don Ignazio Gadaleta.

Un gesto semplice, ma carico di significato, nel quale gli ospiti hanno pregato per familiari, operatori, parrocchiani e dirigenti — il dott. Luigi Paparella e la dott.ssa Anna Traetta. Tutti uniti nella preghiera e nell'affetto reciproco. Le mani benedette, i cuori aperti, gli occhi lucidi: tutto parlava di cura, presenza, compassione, di quel desiderio profondo di sentirsi parte di una comunità viva e solidale.

Durante la celebrazione, sono stati affidati allo Spirito Santo gli ammalati, le famiglie, i lavoratori della cura e i volontari, in un abbraccio che ha superato il dolore e la malattia, ricordando a tutti che proprio attraverso il dolore è possibile elevare il cuore. Le parole condivise durante il rito hanno richiamato con forza il valore della tenerezza verso se stessi e verso l'altro, della capacità di sorridere oltre le lacrime e di offrire una carezza al cuore degli altri.

"Non dobbiamo temere la sofferenza," è stato detto, "perché non siamo soli. Se abbracciamo con amore anche le nostre pene, come abbracciamo il nostro prossimo, allora ogni giogo si fa più leggero, e il dolore può diventare via di luce."

Un invito, quello scaturito dalla giornata, a volersi più bene, a non chiudersi nella solitudine, a tendere la mano con coraggio e dolcezza, perché in ogni gesto d'amore, piccolo o grande, c'è già la presenza viva dello Spirito. Un grazie sentito a chi ha reso possibile questo momento: ai parroci, agli operatori, ai dirigenti, ai volontari e soprattutto ai nonni, testimoni silenziosi di una fede che resiste e si rinnova ogni giorno, anche nella fragilità. Perché, come è stato ricordato nella preghiera finale, siamo tutti segnati dallo Spirito Santo, e se camminiamo insieme, nessuno resta indietro.