Nell’agorà del Consiglio Regionale, Piero Dorfles presentato da Mimma Gattulli

Al via il 25esimo workshop su biblioteche e benessere

venerdì 13 giugno 2025 11.46
Qual è il momento in cui l'Uomo acquista coscienza di sé? Quale la soglia che varca l'essere umano passando da uno stato di accettazione supina di ciò che gli accade intorno, acquisendo invece consapevolezza? Esiste, questa soglia? E' il grande mistero sul quale da sempre scienziati di ogni branca si sono misurati e le cui risposte hanno segnato grandi capitoli della nostra conoscenza. E ancora lo faranno. Filosofia, Letteratura così come tutte le Neuroscienze, continueranno a studiare quel momento: quello in cui l'essere vivente si trasforma in umano.
Ecco. Molto meglio di così - dopo i saluti istituzionali e l'introduzione del segretario generale, la ruvese Mimma Gattulli- di quel momento, di quella "soglia", ne ha parlato con grande efficacia, nell'Agorà del Consiglio regionale, Piero Dorfles, giornalista e critico letterario ( ma anche tanto di più), intervenendo al Seminario di apertura del 25esimo Worksohp organizzato dalla Biblioteca dell'Assemblea pugliese- Teca del Mediterraneo, quest'anno dedicato all'intrigante tema " Biblioteche e benessere. Nuove prospettive con le Health Humanities per la salute e la comunità". Organizzato ( e dedicato) a tutti i professionisti che operano nel sistema delle Biblioteche, il Workshop propone, nel grande solco che conduce alla consapevolezza di sé, la definizione non del "se", ma piuttosto del "come" le Biblioteche siano legate al Benessere dell'individuo e delle Comunità. Un quesito all'interno del quale Dorfles si muove con la disinvoltura di chi, per consapevolezza e per DNA, ha sempre considerato la Letteratura, se massimamente condivisa, un terreno di conoscenza comune sul quale l'umanità "può vivere, se non in sintonia, almeno in compagnia degli altri".
Perché ognuno di noi, in base alle proprie esperienze, al proprio bagaglio culturale ed alla personale sensibilità, interiorizza ed interpreta ciò che legge: Ne emergono punti di vista certamente diversi ma proprio per questo necessari ad alimentare la conoscenza reciproca e comune.
In chiusura di questa prima giornata, aperta al pubblico più vasto, la consegna del Premio "M.Abenante"- edizione 2025. Riconoscimento attribuito dall'Associazione Italiana Biblioteche con la premiazione di un progetto avente la finalità di promuovere l'inclusione delle sue diverse declinazioni.
Più più tecnico il programma di oggi, che comincerà con il saluto istituzionale di Domenica De Cosmo, presidente AIB Puglia e l'introduzione di Gabriella Berardi, direttrice del Polo Biblio-museale di Foggia. A seguire gli interventi di Vittorio Ponzani, responsabile Ufficio Reference Ist. Sup. di Sanità "Informazione, comunità, salute: l ruolo trasformativo delle biblioteche pubbliche"; Egle Gentile, responsabile Laboratorio di Health Humanities, Ist, Sup. Sanità " Health Humanities? Una chiave di lettura per le biblioteche; Rachele Bindi, psicologa e Psicoterapeuta che, con Antonia Chiara Scardicchio , docente di Psicologia generale e Sociale presso l'Univ. "A.Moro" illustreranno la relazione " Biblioterapia: il libro non cura"; Mara Mundi coordinatrice delle attività di promozione della lettura per adulti, Biblioteca La Magna Carta, a Foggia.
Dopo una breve sospensione, avvierà i lavori della seconda e ultima sessione, l'introduzione di Vittorio Ponzani cui seguiranno gli interventi di: Chiara Faggiolani, docente di Biblioteconomia- Dip. Lettere e Culture moderne Univ. La Sapienza, Roma, " Tra le righe, la cura: glil effetti trasformativi della lettura; Sara Uboldi, assegnista post-doc Univ. G.D'Annnzio Chieti e Pescara " Lettura e salute mentale: il Protocollo Pre-Texts in carcere, nelle periferie e nei luoghi della marginalizzazione; Gabriele Carmelo Rosato, Ist. Antropologia, Pontificia Università Gregoriana " Trauma-Informed Libraries: le Biblioteche come spazi sicuri. Chiuderà il Workshop Eugenia Croce, Biblioteca civica Acclavio, Taranto, con una relazione dal tema " la Biblioteca del carcere: un luogo 'altro' come spazio di libertà e rigenerazione. L'esperienza della Biblioteca Acclavio nella Casa circondariale di Taranto.