Parco eolico "Ruvo", la contrarietà del sindaco Pasquale Chieco
Il primo cittadino: «Ci opponiamo allo scempio del territorio, al consumo di suolo e alla distruzione della natura»
mercoledì 27 agosto 2025
11.07
Dinanzi alla possibile realizzazione del parco eolico "Ruvo", il sindaco Pasquale Chieco ha assunto una posizione ben precisa, mostrando apertamente la sua contrarietà che sarà presto formalizzata in un parere negativo del comune. Per il primo cittadino, infatti, si tratta di un progetto che non considera le peculiarità della zona e che potrebbe deturpare il territorio. Invita, peraltro, le opposizioni a collaborare utilmente per impedire la costruzione di un impianto fortemente impattante.
Di seguito la nota di Chieco pubblicata sul suo profilo social.
«Il progetto "Ruvo" è l'ultimo progetto in ordine di tempo (il quarto) sottoposto all'esame del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che prevede l'installazione di impianti per la produzione di energia (altissime pale eoliche e impianti fotovoltaici a distesa) in zone pregiate del Parco Nazionale Alta Murgia in agro ruvese. Di sicuro non sarà l'ultimo.
Sono progetti presentati da imprese senza contatto con la realtà locale che, nel nome della produzione di energia "pulita", chiedono di realizzare impianti che spudoratamente stravolgono il territorio con devastazioni irreparabili. Sono l'esatto opposto della tutela ambientale e perciò inaccettabili.
Spazziamo via un equivoco: l'energia prodotta da questi grandi impianti non è energia pulita. Non lo è e non può mai esserlo, viste la deturpazione irreversibile dell'ambiente e le ferite profonde e indelebili inferte al paesaggio.
Il progetto "Ruvo" contiene poi un ulteriore tranello: il progetto è stato pubblicato sul sito del Ministero il 12 agosto e la comunicazione ufficiale è arrivata al Comune il 14 agosto con magari la segreta speranza che, tra uffici sguarniti per le ferie e funzionari sommersi da carichi di lavoro, non fossimo in grado di formalizzare nei tempi stretti il nostro parere negativo.
E invece anche questa volta formalizzeremo, con anticipo rispetto alla scadenza del 12 settembre - temine previsto per la presentazione delle osservazioni - un accurato parere mettendo nero su bianco tutti gli elementi tecnici e ambientali di contrarietà alla realizzazione di questo scellerato progetto.
Insomma, ancora una volta e come sempre, il Comune di Ruvo di Puglia farà la sua parte. Noi siamo un'Amministrazione fortemente ambientalista e convintamente ecologista.
Sosteniamo le energie rinnovabili se realmente utili alla comunità e inserite in progetti non impattanti e condivisi, ma ci opponiamo con tutte le forze allo scempio del territorio, al consumo di suolo e alla distruzione della natura.
È una battaglia che sentiamo come identitaria e che fino a ieri abbiamo condotto fianco a fianco con il Parco dell'Alta Murgia guidato dal presidente Francesco Tarantini, un tecnico competente, preparato e appassionato che nei giorni scorsi il Governo ha voluto sostituire con un commissario altamurano esponente di Fratelli d'Italia il quale, ci auguriamo, darà continuità alle molte ragioni di contrarietà sin qui espresse nei confronti di questi progetti.
Un'ultima considerazione: sappiamo che il Governo nazionale è molto attento a quello che accade a Ruvo di Puglia, tanto da chiederci di tagliare i capelli alla statua di Talos in Piazza Dante. Un'attenzione che ci lusinga e per questo chiediamo che altrettanta attenzione venga destinata alla questione fondamentale della protezione del territorio dalle speculazioni.
Questi progetti invasivi e spregiudicati potrebbero essere spazzati via in un secondo da un intervento del Ministro per l'Ambiente e la Sicurezza Energetica Pichetto Fratin e di quello per le Imprese e il Made in Italy Urso, magari anche con il sostegno dei ministri Giuli (responsabile delle sovrintendenze paesaggistiche) e Lollobrigida (competente per le foreste e i terreni agricoli).
Per questo, sarebbe opportuno che anche i consiglieri comunali di opposizione, invece di impegnarsi a proposito di questo sciagurato progetto in polemiche surreali, facciano qualcosa di utile sollecitando i loro referenti politici a prendere in considerazione e sostenere le ragioni di opposizione del Comune e degli altri enti territoriali al progetto Ruvo (e agli altri similari).
A Roma sì che potrebbero risolvere questo stillicidio una volta per tutte».
Di seguito la nota di Chieco pubblicata sul suo profilo social.
«Il progetto "Ruvo" è l'ultimo progetto in ordine di tempo (il quarto) sottoposto all'esame del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che prevede l'installazione di impianti per la produzione di energia (altissime pale eoliche e impianti fotovoltaici a distesa) in zone pregiate del Parco Nazionale Alta Murgia in agro ruvese. Di sicuro non sarà l'ultimo.
Sono progetti presentati da imprese senza contatto con la realtà locale che, nel nome della produzione di energia "pulita", chiedono di realizzare impianti che spudoratamente stravolgono il territorio con devastazioni irreparabili. Sono l'esatto opposto della tutela ambientale e perciò inaccettabili.
Spazziamo via un equivoco: l'energia prodotta da questi grandi impianti non è energia pulita. Non lo è e non può mai esserlo, viste la deturpazione irreversibile dell'ambiente e le ferite profonde e indelebili inferte al paesaggio.
Il progetto "Ruvo" contiene poi un ulteriore tranello: il progetto è stato pubblicato sul sito del Ministero il 12 agosto e la comunicazione ufficiale è arrivata al Comune il 14 agosto con magari la segreta speranza che, tra uffici sguarniti per le ferie e funzionari sommersi da carichi di lavoro, non fossimo in grado di formalizzare nei tempi stretti il nostro parere negativo.
E invece anche questa volta formalizzeremo, con anticipo rispetto alla scadenza del 12 settembre - temine previsto per la presentazione delle osservazioni - un accurato parere mettendo nero su bianco tutti gli elementi tecnici e ambientali di contrarietà alla realizzazione di questo scellerato progetto.
Insomma, ancora una volta e come sempre, il Comune di Ruvo di Puglia farà la sua parte. Noi siamo un'Amministrazione fortemente ambientalista e convintamente ecologista.
Sosteniamo le energie rinnovabili se realmente utili alla comunità e inserite in progetti non impattanti e condivisi, ma ci opponiamo con tutte le forze allo scempio del territorio, al consumo di suolo e alla distruzione della natura.
È una battaglia che sentiamo come identitaria e che fino a ieri abbiamo condotto fianco a fianco con il Parco dell'Alta Murgia guidato dal presidente Francesco Tarantini, un tecnico competente, preparato e appassionato che nei giorni scorsi il Governo ha voluto sostituire con un commissario altamurano esponente di Fratelli d'Italia il quale, ci auguriamo, darà continuità alle molte ragioni di contrarietà sin qui espresse nei confronti di questi progetti.
Un'ultima considerazione: sappiamo che il Governo nazionale è molto attento a quello che accade a Ruvo di Puglia, tanto da chiederci di tagliare i capelli alla statua di Talos in Piazza Dante. Un'attenzione che ci lusinga e per questo chiediamo che altrettanta attenzione venga destinata alla questione fondamentale della protezione del territorio dalle speculazioni.
Questi progetti invasivi e spregiudicati potrebbero essere spazzati via in un secondo da un intervento del Ministro per l'Ambiente e la Sicurezza Energetica Pichetto Fratin e di quello per le Imprese e il Made in Italy Urso, magari anche con il sostegno dei ministri Giuli (responsabile delle sovrintendenze paesaggistiche) e Lollobrigida (competente per le foreste e i terreni agricoli).
Per questo, sarebbe opportuno che anche i consiglieri comunali di opposizione, invece di impegnarsi a proposito di questo sciagurato progetto in polemiche surreali, facciano qualcosa di utile sollecitando i loro referenti politici a prendere in considerazione e sostenere le ragioni di opposizione del Comune e degli altri enti territoriali al progetto Ruvo (e agli altri similari).
A Roma sì che potrebbero risolvere questo stillicidio una volta per tutte».