Ponte "Patanella" a rischio collasso, che fine hanno fatto i lavori già finanziati 16 anni fa?

Vito Cantatore denuncia come dopo 16 anni il finanziamento della Città Metropolitana non è stata mai utilizzato

sabato 4 giugno 2022 8.29
Che fine hanno fatto i lavori sul ponte della strada provinciale 231 nel tratto tra Corato e Ruvo di Puglia? L'interrogativo lo ha posto Vito Cantatore, capogruppo di Alleanza Civica, proponendo a tutto il consiglio comunale un ordine del giorno per sollecitare il sindaco della Città Metropolitana a intervenire.

La vicenda è datata è risale al lontano 2006 quando, a seguito di problemi strutturali, in corrispondenza del ponte "Patanella" fu limitata la viabilità per ragioni di sicurezza. Quel ponte non può sopportare un carico di peso eccessivo e nella parte sottostante è presente un'altra strada.

«Vergognosamente dopo 16 anni è tutto ancora fermo» denuncia Cantatore. «Che cosa si sta aspettando per intervenire, la tragedia e i fiori a qualche funerale?» dice l'esponente dell'opposizione ricordando che per quell'intervento nel 2012 fu stanziato un finanziamento di 1,6 milioni di euro. La convenzione firmata nel 2012 dal comune di Ruvo (il sindaco era Ottombrini) e l'allora Provincia di Bari prevedeva la demolizione e la ricostruzione del ponte e l'adeguamento strutturale della strada comunale sottostante denominata "Patanella". Come già detto, 240mila euro dovevano essere a carico del Comune di Ruvo. Il progetto riguardava la messa in sicurezza e la riqualificazione di tutta quella porzione di viabilità provinciale e comunale.

Nel 2019, ricorda Cantatore, si è scoperto che quelle risorse già stanziate non erano sufficienti e che occorrevano altri 800mila euro per un totale di 2,4 milioni di euro, risorse che all'epoca sembravano essere a disposizione tra Città Metropolitana e Regione. Di fatto, però, dopo 16 anni è tutto ancora fermo. «La situazione è critica - conclude Cantatore - ogni volta che su quel tratto di strada passa un mezzo pesante è un rischio. Invito l'Amministrazione comunale a fare qualcosa altrimenti interverremo noi in autonomia».