Presentata la rete di 720 chilometri di ciclovie del Parco

Una “App” per segnalare la presenza di rifiuti

sabato 6 febbraio 2016 9.52
Non è stata solo l'occasione per presentare i 720 chilometri di ciclovie che percorreranno il Parco dell'Alta Murgia.

L'incontro, che si è tenuto nel Convento dei Domenicani, è servito anche per lanciare il progetto "Un parco pulito 365 giorni l'anno". Una idea che parte dal lancio di una "app" dedicata che permetterà di segnalare attraverso lo smartphone la presenza di rifiuti nell'area protetta. Ad annunciarlo è stato il presidente del parco Cesare Veronico. «La rete di strade ciclabili – ha affermato nel corso dell'incontro – è stato donato dalle associazioni presenti sul territorio. Con un investimento inferiore ai 3 milioni di euro, abbiamo ripulito e nesso in sicurezza i percorsi per una rete che è unica in tutte le aree protette italiane e che fanno dell'Alta Murgia il parco più "bike friendly" d'Italia».

L'obiettivo è quello di attirare un numero consistente di cicloturisti da tutta Europa. E per organizzare al meglio l'ospitalità sono state previste giornate di formazione nelle aziende agricole che insistono lungo gli itinerari ciclabili. «Il prossimo 2 giugno – ha proseguito Veronico – una prima pedalata tra Matera e Castel del Monte, i due siti Unesco che per il loro valore speriamo attirino bikers da ogni dove. Sarà anche l'occasione per presentare una road map con i primi 400 chilometri di ciclovie già realizzate e messe in sicurezza». All'incontro ha partecipato anche l'Assessore regionale alla Pianificazione Territoriale Anna Maria Curcuruto.

«Stiamo puntando - ha affermato - su un sistema dei parchi pugliesi con l'obiettivo di consentire le attività dell'uomo in visione dello sviluppo di un territorio come la Puglia, tenendo insieme turismo e attività agricole. Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia svolge un ruolo di guida in questo percorso. Il turismo deve distribuirsi su tutto il territorio e i parchi, con la loro ricchezza di beni culturali e ambientali possono offrire tutte le opzioni a chi viene a trovarci. Idee come quella della rete dei percorsi ciclabili notevolmente l'offerta turistica, sia in termini di durata che in termini di potenziale bacino d'utenza».
Mino Ciocia