Proiettato alla Camera dei Deputati il cortometraggio del ruvese Michele Pinto
"Vivere il Mondo delle Lettere" è stato apprezzato dagli alunni delle scuole dell'infanzia di Terlizzi e Andria
mercoledì 28 maggio 2025
11.24
Lunedì 26 maggio, nella prestigiosa Sala Del Refettorio della Camera dei Deputati (in cui sono raccolti gli atti parlamentari italiani dal 1848 a oggi), è stato proiettato al pubblico il cortometraggio "Vivere il Mondo delle Lettere", che ha coinvolto centinaia di bambini delle scuole dell'infanzia in rete dell'Istituto scolastico capofila "Jannuzzi- Mons. Di Donna" di Andria, sotto la supervisione del dirigente scolastico Lilla Bruno e del 1° Circolo "Don Pappagallo" di Terlizzi (attuale Istituto scolastico "Don Pappagallo - Gesmundo" di Terlizzi) Michele Bonasia.
Nell'ambito della metodologia del Globalismo Affettivo, di cui le due scuole sono "Scuole Polo" sin dal 2010, i bambini hanno voluto inviare ai potenti della Terra una richiesta netta e chiara che si traduce in un vero e proprio accorato appello.
Per realizzarlo, i bambini sono partiti dai "Racconti delle Lettere" del maestro barese Vito De Lillo e sono divenuti - sotto la guida dei loro insegnanti - attori, scenografi, costumisti ed esperti di suoni costruendo vari attrezzi che producono il vento, la pioggia, il cinguettio degli uccelli e così via. In questo modo, dopo un intenso lavoro nei vari laboratori che si è concluso con la drammatizzazione di quattro storie, hanno potuto comporre la loro invocazione scrivendo la parola "PACE".
I bambini, quindi, hanno indossato i costumi da loro stessi confezionati, hanno recitato in scenografie create da loro e raccontato come sono nate le lettere: P, A, C, E proprio per "costruire" e invocare la pace nel mondo. Il loro intento è quello di convincere tutti a ricercare il dialogo a tutti i costi prima di ricorrere alla violenza, un messaggio che in questo periodo non può e non deve rimanere inascoltato.
Questa volta sono i bambini più piccoli a chiedere la pace ai "grandi": sono alunni della scuola dell'infanzia che non si sono limitati a invocarla a gran voce ma hanno voluto scriverla con piena consapevolezza.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla "Metodologia del Globalismo Affettivo", un metodo didattico di avvio alla lettura e alla scrittura di grande impatto emotivo e sicura efficacia, la cui importante valenza pedagogica, nel rispetto degli stadi evolutivi dei bambini, è stata riconosciuta e adottata sin dal 2010 nelle scuole di tutta Italia che ne hanno promosso lo sviluppo, favorendo anche corsi di formazione professionalizzanti per i docenti.
Contrariamente a quanto riteneva la pedagogia istituzionale, il "globalismo affettivo" ha consentito, sin dagli anni '80, ai bambini della scuola dell'infanzia di avvicinarsi alla conoscenza delle lettere attraverso il gioco, la fantasia, il coinvolgimento affettivo ed emotivo e percorsi tecnologici studiati ad hoc per lo sviluppo e il recupero di competenze e abilità.
Dopo il biopic "La casa delle Letterine" - realizzato nel 2021 realizzato sempre con il sostegno economico dal Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione-Formazione e Lavoro della Regione Puglia - che narrava le origini del metodo ideato dal Maestro Vito De Lillo, in questo nuovo lavoro i bambini conducono per mano lo spettatore nel "Mondo fantastico delle Lettere" alla scoperta della genesi di alcune lettere del nostro alfabeto.
Il progetto gode anche del patrocinio delle amministrazioni comunali di Andria e di Terlizzi.
I saluti istituzionali sono stati affidati a Ubaldo Pagano, deputato della Repubblica e promotore dell'evento. Alla proiezione sono intervenuti: il dirigente scolastico Lilla Bruno, la dirigente scolastica Lucia Tatulli, il sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico, l'assessore al comune di Andria Pasquale Vilella, il maestro ideatore del metodo Vito De Lillo, il regista Michele Pinto, autore del cortometraggio. Ha moderato l'incontro il giornalista Aldo Losito.
Le riprese della fiction, che vede Michele Pinto alla regia, si sono svolte ad Andria, all'interno dell'Istituto Comprensivo Statale "Jannuzzi – Mons Di Donna" e del 1° Circolo Didattico "Don Pappagallo" di Terlizzi. La sceneggiatura del progetto filmico è stata scritta direttamente dall'ideatore del Globalismo Affettivo Vito De Lillo.
La dirigente scolastica Lilla Bruno ha supervisionato l'intero progetto, mentre l'aspetto pedagogico è stato curato dalla prof.ssa Luisa Verdoscia, già dirigente scolastico della scuola dell'infanzia e primaria "Don Milani" di Bari, istituto in cui De Lillo ha brevettato il metodo. La produzione filmica è a cura di Arcadia Kinema.
Nell'ambito della metodologia del Globalismo Affettivo, di cui le due scuole sono "Scuole Polo" sin dal 2010, i bambini hanno voluto inviare ai potenti della Terra una richiesta netta e chiara che si traduce in un vero e proprio accorato appello.
Per realizzarlo, i bambini sono partiti dai "Racconti delle Lettere" del maestro barese Vito De Lillo e sono divenuti - sotto la guida dei loro insegnanti - attori, scenografi, costumisti ed esperti di suoni costruendo vari attrezzi che producono il vento, la pioggia, il cinguettio degli uccelli e così via. In questo modo, dopo un intenso lavoro nei vari laboratori che si è concluso con la drammatizzazione di quattro storie, hanno potuto comporre la loro invocazione scrivendo la parola "PACE".
I bambini, quindi, hanno indossato i costumi da loro stessi confezionati, hanno recitato in scenografie create da loro e raccontato come sono nate le lettere: P, A, C, E proprio per "costruire" e invocare la pace nel mondo. Il loro intento è quello di convincere tutti a ricercare il dialogo a tutti i costi prima di ricorrere alla violenza, un messaggio che in questo periodo non può e non deve rimanere inascoltato.
Questa volta sono i bambini più piccoli a chiedere la pace ai "grandi": sono alunni della scuola dell'infanzia che non si sono limitati a invocarla a gran voce ma hanno voluto scriverla con piena consapevolezza.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla "Metodologia del Globalismo Affettivo", un metodo didattico di avvio alla lettura e alla scrittura di grande impatto emotivo e sicura efficacia, la cui importante valenza pedagogica, nel rispetto degli stadi evolutivi dei bambini, è stata riconosciuta e adottata sin dal 2010 nelle scuole di tutta Italia che ne hanno promosso lo sviluppo, favorendo anche corsi di formazione professionalizzanti per i docenti.
Contrariamente a quanto riteneva la pedagogia istituzionale, il "globalismo affettivo" ha consentito, sin dagli anni '80, ai bambini della scuola dell'infanzia di avvicinarsi alla conoscenza delle lettere attraverso il gioco, la fantasia, il coinvolgimento affettivo ed emotivo e percorsi tecnologici studiati ad hoc per lo sviluppo e il recupero di competenze e abilità.
Dopo il biopic "La casa delle Letterine" - realizzato nel 2021 realizzato sempre con il sostegno economico dal Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione-Formazione e Lavoro della Regione Puglia - che narrava le origini del metodo ideato dal Maestro Vito De Lillo, in questo nuovo lavoro i bambini conducono per mano lo spettatore nel "Mondo fantastico delle Lettere" alla scoperta della genesi di alcune lettere del nostro alfabeto.
Il progetto gode anche del patrocinio delle amministrazioni comunali di Andria e di Terlizzi.
I saluti istituzionali sono stati affidati a Ubaldo Pagano, deputato della Repubblica e promotore dell'evento. Alla proiezione sono intervenuti: il dirigente scolastico Lilla Bruno, la dirigente scolastica Lucia Tatulli, il sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico, l'assessore al comune di Andria Pasquale Vilella, il maestro ideatore del metodo Vito De Lillo, il regista Michele Pinto, autore del cortometraggio. Ha moderato l'incontro il giornalista Aldo Losito.
Le riprese della fiction, che vede Michele Pinto alla regia, si sono svolte ad Andria, all'interno dell'Istituto Comprensivo Statale "Jannuzzi – Mons Di Donna" e del 1° Circolo Didattico "Don Pappagallo" di Terlizzi. La sceneggiatura del progetto filmico è stata scritta direttamente dall'ideatore del Globalismo Affettivo Vito De Lillo.
La dirigente scolastica Lilla Bruno ha supervisionato l'intero progetto, mentre l'aspetto pedagogico è stato curato dalla prof.ssa Luisa Verdoscia, già dirigente scolastico della scuola dell'infanzia e primaria "Don Milani" di Bari, istituto in cui De Lillo ha brevettato il metodo. La produzione filmica è a cura di Arcadia Kinema.