Santa Teresa d’Avila, a Ruvo di Puglia un post riaccende una bellezza da salvare
La parrocchia di San Michele Arcangelo ricorda la Santa carmelitana e svela la storia affascinante della sua statua settecentesca
sabato 18 ottobre 2025
In un mondo dove la devozione sembra spesso relegata al passato, un semplice post social può ancora toccare il cuore e risvegliare la memoria. È ciò che è accaduto a Ruvo di Puglia, dove la parrocchia di San Michele Arcangelo ha dedicato un messaggio alla memoria liturgica di Santa Teresa d'Avila, la grande riformatrice del Carmelo e maestra di spiritualità.
"Ricorre oggi la memoria liturgica di Santa Teresa d'Avila, religiosa carmelitana..." — così inizia il post, che non si limita a un ricordo religioso, ma si trasforma in un piccolo viaggio tra storia, arte e fede.
La parrocchia ricorda infatti un dettaglio affascinante: Santa Teresa spirò alle nove di sera del 4 ottobre 1582, proprio mentre entrava in vigore la riforma del calendario gregoriano. In quell'occasione furono eliminati dieci giorni: l'alba che seguì al 4 ottobre fu quella del 15 ottobre, data che la Chiesa scelse per la memoria liturgica della Santa. Una coincidenza che sembra quasi un segno mistico, come se il cielo stesso avesse voluto custodire il passaggio di una donna infiammata d'amore divino.
Ma il post non si ferma al racconto storico. Riporta alla luce anche un gioiello d'arte sacra che rischia di passare inosservato: la statua di Santa Teresa d'Avila che si erge nella chiesa di San Michele, tra l'altare del Sacro Cuore e quello di San Francesco.
Realizzata dallo scultore Nicola Antonio Brudaglio, autore di alcune delle più preziose opere devozionali della città, la statua fu commissionata dal signor Nicola Abate Caputi, che volle così onorare la Santa e perpetuarne la devozione nella sua famiglia. Le Messe in suo onore venivano celebrate dal nipote, il canonico Tommaso Caputi, segno di una fede tramandata di generazione in generazione.
Eppure oggi quella stessa statua, testimone silenziosa di secoli di preghiere, porta i segni del tempo. Il post segnala che l'opera necessita di urgenti restauri, mentre il Bambinello un tempo stretto tra le braccia della Santa è stato messo al sicuro nei locali parrocchiali, in attesa di un intervento conservativo.
"Ricorre oggi la memoria liturgica di Santa Teresa d'Avila, religiosa carmelitana..." — così inizia il post, che non si limita a un ricordo religioso, ma si trasforma in un piccolo viaggio tra storia, arte e fede.
La parrocchia ricorda infatti un dettaglio affascinante: Santa Teresa spirò alle nove di sera del 4 ottobre 1582, proprio mentre entrava in vigore la riforma del calendario gregoriano. In quell'occasione furono eliminati dieci giorni: l'alba che seguì al 4 ottobre fu quella del 15 ottobre, data che la Chiesa scelse per la memoria liturgica della Santa. Una coincidenza che sembra quasi un segno mistico, come se il cielo stesso avesse voluto custodire il passaggio di una donna infiammata d'amore divino.
Ma il post non si ferma al racconto storico. Riporta alla luce anche un gioiello d'arte sacra che rischia di passare inosservato: la statua di Santa Teresa d'Avila che si erge nella chiesa di San Michele, tra l'altare del Sacro Cuore e quello di San Francesco.
Realizzata dallo scultore Nicola Antonio Brudaglio, autore di alcune delle più preziose opere devozionali della città, la statua fu commissionata dal signor Nicola Abate Caputi, che volle così onorare la Santa e perpetuarne la devozione nella sua famiglia. Le Messe in suo onore venivano celebrate dal nipote, il canonico Tommaso Caputi, segno di una fede tramandata di generazione in generazione.
Eppure oggi quella stessa statua, testimone silenziosa di secoli di preghiere, porta i segni del tempo. Il post segnala che l'opera necessita di urgenti restauri, mentre il Bambinello un tempo stretto tra le braccia della Santa è stato messo al sicuro nei locali parrocchiali, in attesa di un intervento conservativo.