«Si ritorni a celebrare i funerali». All'appello dei vescovi risponde il Ministro

Nella fase 2 potrebbero ripartire le celebrazioni ma con le dovute precauzioni

venerdì 24 aprile 2020 13.05
Ci sarà una "fase 2" da Coronavirus anche per la Chiesa. E la data, quasi sicuramente, sarà anche in questo caso il 4 maggio 2020.

Dopo mesi di sospensione dei riti e delle messe aperte ai fedeli e dell'impossibilità di celebrare funerali con le salme benedette nei cimiteri prima della tumulazione davanti ai parenti più prossimi, ecco che dal 4 maggio probabilmente potrebbe tornare a svolgersi l'ultimo saluto cristiano ai defunti all'interno delle chiese, seppure con forti limitazioni.

La richiesta era pervenuta a metà aprile dalla Cei, la Conferenza Episcopale Italiana che riunisce tutti i Vescovi italiani, compreso Monsignor Domenico Cornacchia, Pastore della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi.

A dare una prima risposta il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in una intervista rilasciata al quotidiano "Avvenire" nella giornata di ieri.

«Non è umanamente sopportabile impedire le celebrazioni dei funerali alle tantissime famiglie colpite da un lutto. Proporrò al governo, in vista della fase di graduale riapertura, di compiere un passo concreto: dobbiamo poter tornare a celebrare i funerali, seppure alla presenza soltanto degli stretti congiunti, seguendo le modalità che l'Autorità Ecclesiastica riterrà di applicare nel rispetto delle misure di distanziamento fisico dei partecipanti», sono state le parole del Ministro al giornale dei vescovi.