Solennità dell’Annunziata: torna la festa a Calentano

Celebrazioni, processione e gastronomia nel piccolo borgo

venerdì 24 marzo 2017 9.47
A cura di Teresa Fiore
Il 25 marzo, a nove mesi esatti dal Natale, la Chiesa commemora l'Annunciazione della nascita di Cristo alla Madonna. Grazie al racconto dei Vangeli, la festa si è sin da subito imposta tra le più importanti solennità del Cattolicesimo perché rappresenta l'origine della Chiesa nel grembo della Vergine e, allo stesso tempo, per la sua collocazione temporale è simbolo di rinascita e del passaggio tra inverno e primavera.
I ruvesi hanno da secoli una particolare devozione alla Vergine Annunciata venerata nel santuario rurale del borgo di Calentano. La chiesetta è sorta in epoca medievale a servizio dell'omonimo casale ed è oggi al centro di un vivo quartiere residenziale nel quale risiedono stabilmente numerosi abitanti.

Dallo scorso ottobre, il santuario è retto da don Gaetano Bizzoco, parroco della chiesa dell'Immacolata a Ruvo di Puglia, che ha proposto per la solennità di inizio primavera un discreto programma di festa. La prima parte della giornata sarà dedicata all'Adorazione Eucaristica seguita dalla Benedizione solenne mentre nel pomeriggio, dopo la Santa Messa, ci sarà una suggestiva processione aux flambeaux intorno al luogo di culto. Come in ogni festa che si rispetti, non può mancare l'aspetto folkloristico e culinario: la serata si concluderà con una "mega panzerottata" che, quest'anno, sostituirà la degustazione del tradizionale calzone rubastino.

Sarà questa un'occasione per far rivivere questo importante luogo sacro del quale, nei secoli, i ruvesi sono stati ferventi devoti.
Come da antica usanza, la processione del simulacro in cartapesta e la sagra campestre saranno posticipate al lunedì di Pasqua quando, lasciati i tristi abiti quaresimali, si potrà finalmente gioire per la grande rinascita.