Stasera una processione senza luci né fiori: Ruvo prega con la Madonna del Buon Consiglio per i bambini uccisi a Gaza e in Israele

La statua mariana torna nella chiesa di San Rocco dal Redentore. Il gesto sobrio della comunità ruvese è un forte segno di lutto e solidarietà per le vittime innocenti del conflitto in Medio Oriente

venerdì 30 maggio 2025
A cura di Teresa Fiore
Sarà una processione diversa da tutte le altre, quella che si svolgerà questa sera, venerdì 30 maggio, a Ruvo di Puglia.
Nessuna luce, nessun fiore ad accompagnare il ritorno della statua della Madonna del Buon Consiglio dalla chiesa del Santissimo Redentore alla chiesa di San Rocco, dove da sempre è custodita e venerata. Solo silenzio, preghiera e una comunità che sceglie di camminare nel lutto e nella compassione, con il cuore rivolto a Gaza e a Israele, dove da mesi la guerra continua a seminare morte, distruzione e disperazione.

Alle 19.00, dopo la celebrazione della Santa Messa presieduta da don Tonino Brattoli, parroco del Redentore, i fedeli accompagneranno la statua lungo le vie cittadine, in un corteo che vuole essere testimonianza di fede e di dolore condiviso. La decisione di rinunciare ai segni esteriori della festa è un atto di rispetto e memoria per i più piccoli: i bambini vittime del conflitto, i cui volti spezzati dalla guerra continuano a interrogare le coscienze del mondo.

In queste ore, il Medio Oriente vive uno dei suoi momenti più tragici. Le operazioni militari nella Striscia di Gaza – che hanno provocato migliaia di morti, tra cui un numero altissimo di minori – si intrecciano al dolore delle famiglie israeliane colpite dagli attacchi terroristici e dai rapimenti. La spirale di violenza, odio e vendetta sembra non conoscere tregua, mentre si moltiplicano gli appelli internazionali per una pace giusta e duratura.

A Ruvo, la comunità cristiana risponde con il linguaggio semplice della fede popolare. "La Madonna del Buon Consiglio è madre di tutti – ha spiegato don Tonino Brattoli – e a Lei affidiamo le vite spezzate, le madri che non hanno più figli da abbracciare, i bambini che non potranno più giocare, studiare, crescere. Questa sera cammineremo senza luci né fiori, ma con una speranza accesa nel cuore: quella che la giustizia e la pace possano, un giorno, prevalere sul buio del mondo".

Quello di stasera sarà un gesto che unirà tradizione e attualità, pietà popolare e coscienza civile. La città è invitata a partecipare numerosa, in silenzio e raccoglimento, per portare nel cuore della Vergine l'invocazione più urgente di questi tempi: "Pace per i bambini, pace per tutti".