Storia Viva - Il Kaiser di Germania Guglielmo II visita la Cattedrale
La visita imperiale del 29 aprile 1905 tra l'entusiasmo popolare e lo splendore dell'arte medievale
martedì 21 ottobre 2025
Il 29 aprile 1905 Ruvo di Puglia visse una giornata destinata a restare nella memoria collettiva. La cittadina, ornata a festa e gremita di curiosi, accolse l'imperatore di Germania Guglielmo II, giunto in Puglia per una visita ufficiale che toccava Bari, Bitonto, Terlizzi e Ruvo, prima di proseguire verso Napoli.
Il corteo imperiale, proveniente da Bari, percorse la provinciale a bordo di potenti automobili, mantenendo — come riportò il Corriere delle Puglie — una velocità di 20-25 chilometri orari, considerevole per l'epoca. Lungo il tragitto, tra Santo Spirito, Bitonto e Terlizzi, il passaggio dell'imperatore fu accolto da salve di fucili, bandiere e applausi. Le strade erano sorvegliate da soldati e carabinieri, mentre nei centri abitati le finestre erano imbandierate e la popolazione si accalcava per assistere al transito della carovana reale.
A Ruvo l'attesa era palpabile. Il professor Kehr, archeologo e consigliere dell'imperatore, aveva preceduto di un'ora l'arrivo delle Loro Maestà per coordinare i dettagli della visita alla Cattedrale. Alla porta del tempio lo attendevano il sindaco cavaliere Cotugno e il clero con il Capitolo locale.
Poco dopo le dieci, Guglielmo II e la consorte Augusta Vittoria discesero dall'automobile, accolti da un fragoroso applauso. Il sindaco porse all'Imperatore il saluto ufficiale della cittadinanza, esprimendo in francese i sentimenti di devozione e di ammirazione del popolo ruvese. Il Kaiser, visibilmente compiaciuto, rispose ringraziando e accettando l'omaggio floreale offerto a nome della città.
La visita alla Cattedrale, cuore della tappa ruvese, fu il momento più solenne. Il professor Kehr accompagnò l'imperatore illustrandogli la facciata romanica e i preziosi capitelli interni, che suscitarono grande interesse. Il sovrano rimase colpito dall'armonia dell'architettura e dalla purezza delle linee, espressione del miglior romanico pugliese.
Alle 10.30, dopo una breve sosta per ammirare l'interno del tempio, gli imperiali risalirono in automobile, salutati ancora una volta da applausi e da un tripudio di bandiere.
La visita del Kaiser a Ruvo non fu solo un episodio mondano, ma un momento di grande orgoglio civico. Le cronache del tempo raccontano di strade gremite, balconi addobbati e una partecipazione popolare senza precedenti. La presenza di Guglielmo II, attento osservatore dell'arte medievale pugliese, conferì lustro alla città e rinnovò l'interesse internazionale per il patrimonio romanico del Mezzogiorno.
A distanza di oltre un secolo, quella mattina di primavera resta una pagina luminosa della storia ruvese: il giorno in cui la Cattedrale, simbolo della città, fu ammirata da un imperatore.
Fonte: Corriere delle Puglie, 30 aprile 1905
Il corteo imperiale, proveniente da Bari, percorse la provinciale a bordo di potenti automobili, mantenendo — come riportò il Corriere delle Puglie — una velocità di 20-25 chilometri orari, considerevole per l'epoca. Lungo il tragitto, tra Santo Spirito, Bitonto e Terlizzi, il passaggio dell'imperatore fu accolto da salve di fucili, bandiere e applausi. Le strade erano sorvegliate da soldati e carabinieri, mentre nei centri abitati le finestre erano imbandierate e la popolazione si accalcava per assistere al transito della carovana reale.
A Ruvo l'attesa era palpabile. Il professor Kehr, archeologo e consigliere dell'imperatore, aveva preceduto di un'ora l'arrivo delle Loro Maestà per coordinare i dettagli della visita alla Cattedrale. Alla porta del tempio lo attendevano il sindaco cavaliere Cotugno e il clero con il Capitolo locale.
Poco dopo le dieci, Guglielmo II e la consorte Augusta Vittoria discesero dall'automobile, accolti da un fragoroso applauso. Il sindaco porse all'Imperatore il saluto ufficiale della cittadinanza, esprimendo in francese i sentimenti di devozione e di ammirazione del popolo ruvese. Il Kaiser, visibilmente compiaciuto, rispose ringraziando e accettando l'omaggio floreale offerto a nome della città.
La visita alla Cattedrale, cuore della tappa ruvese, fu il momento più solenne. Il professor Kehr accompagnò l'imperatore illustrandogli la facciata romanica e i preziosi capitelli interni, che suscitarono grande interesse. Il sovrano rimase colpito dall'armonia dell'architettura e dalla purezza delle linee, espressione del miglior romanico pugliese.
Alle 10.30, dopo una breve sosta per ammirare l'interno del tempio, gli imperiali risalirono in automobile, salutati ancora una volta da applausi e da un tripudio di bandiere.
La visita del Kaiser a Ruvo non fu solo un episodio mondano, ma un momento di grande orgoglio civico. Le cronache del tempo raccontano di strade gremite, balconi addobbati e una partecipazione popolare senza precedenti. La presenza di Guglielmo II, attento osservatore dell'arte medievale pugliese, conferì lustro alla città e rinnovò l'interesse internazionale per il patrimonio romanico del Mezzogiorno.
A distanza di oltre un secolo, quella mattina di primavera resta una pagina luminosa della storia ruvese: il giorno in cui la Cattedrale, simbolo della città, fu ammirata da un imperatore.
Fonte: Corriere delle Puglie, 30 aprile 1905