Taxi sociale, dura posizione di Paparella (DI): «Un business in nome dei cittadini fragili»

Il capogruppo di Direzione Italia analizza l'attività pubblicitaria sul mezzo

giovedì 5 ottobre 2017
Nei giorni scorsi, in una conferenza stampa, il sindaco Pasquale Chieco e l'assessore alle politiche sociali Monica Montaruli, insieme ad alcuni rappresentanti della PMG Italia, hanno illustrato il progetto del "Taxi sociale". Si tratta di un mezzo (un Fiat Doblò) che la PMG Italia affiderà in comodato d'uso gratuito al Comune di Ruvo di Puglia per consentire lo spostamento delle persone con difficoltà a raggiungere autonomamente dei luoghi, qualsiasi essi siano. Ciò però è possibile grazie al contributo di alcune aziende che sceglieranno di sponsorizzare l'iniziativa con l'inserimento dei propri loghi sul taxi sociale. E, per questo, sindaco e assessore avevano auspicato l'intervento delle aziende.

L'iniziativa, seppur apprezzata, è stata occasione per il capogruppo di Direzione Italia Piero Paparella di fare alcune osservazioni.

«Il Comune di Ruvo di Puglia ha già aderito in passato a tale progetto e ha già da 4 anni un mezzo in comodato d'uso gratuito, ottenuto anch'esso già con le sponsorizzazioni di alcune aziende ruvesi, che potrebbe tranquillamente riscattare per pochi euro, per garantire la continuità del servizio, fin'ora gestito eccellentemente dall'Associazione Ruvo Soccorso (Ser)» scrive in premessa al suo intervento Paparella che però da subito solleva alcuni dubbi.

«Invece no. Si autorizza e si legittima una vero e proprio business in nome di quei cittadini che vivono "in una situazione di maggiore fragilità". E sì perché PMG Italia Spa di Bolzano/Bologna, per mezzo del suo incaricato, sta chiedendo alle aziende ruvesi le seguenti tariffe: € 105,00+iva al mese per 2 anni, ovvero € 3.074,40 per uno spazio pubblicitario sulla fiancata del taxi sociale; € 180,00+iva al mese per 2 anni, ovvero 4.099,20 per uno spazio pubblicitario sul retro del taxi sociale; € 300,00+iva la mese per 2 anni, ovvero 8.784,00 per lo spazio sul parabrezza del taxi sociale. Ora siccome gli spazi laterali sono 10 per fiancata e quelli posteriori sono almeno 4, il business totale per questo Taxi sociale in comodato d'uso e non di proprietà del Comune di Ruvo di Puglia è di € 86.624,40. Una cifra assurda che avrebbe garantito l'acquisto e non il comodato d'uso gratuito non di uno, bensì di 4/5 Taxi Sociali» dice Paparella.

Che conclude: «Trovo squallido nascondere dietro i giusti e necessari bisogni delle persone più fragili, un business alle spalle delle aziende ruvesi ed anche delle associazioni che poi invece si dovranno fare in quattro per gestire tale servizio, con pochi spiccioli. Ancora una volta Ruvo è terra di conquista, anche per un Taxi».