Un manoscritto del 1624 torna a Ruvo, un frammento di storia restituito alla città
Dopo un’operazione dei Carabinieri TPC e un accurato restauro, un prezioso documento del XVII secolo rientra nell’Archivio Storico comunale
mercoledì 26 novembre 2025
Un ritorno atteso da secoli. Un documento del 1624, composto da due carte vergate su entrambi i lati e recanti le date del 10, 20 e 21 dicembre, è rientrato definitivamente all'Archivio Storico del Comune di Ruvo di Puglia, suo luogo originario e naturale custode. Si tratta di una testimonianza antica e preziosissima, recuperata dopo un articolato percorso di tutela che ne ha salvaguardato l'integrità storica e materiale.
Il manoscritto è stato rintracciato e recuperato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – Nucleo di Perugia nel corso di un'importante attività investigativa. Successivamente, grazie al provvedimento di dissequestro della Procura della Repubblica di Ravenna, il documento è stato riconsegnato alla comunità ruvese, che oggi ne celebra il ritorno come un vero dono alla memoria cittadina.
Determinante il ruolo dell'Archivio di Stato di Bari: sotto la direzione del dott. Adriano Buzzanca, l'istituto ha custodito il documento e lo ha affidato alle mani esperte del proprio laboratorio di restauro, consentendone la piena conservazione attraverso un intervento accurato, rispettoso della materia antica e delle sue fragilità.
La cerimonia di restituzione nelle mani del Sindaco, avv. Pasquale Roberto Chieco, ha visto la partecipazione di figure fondamentali nel percorso di recupero:
Per Ruvo di Puglia, questo rientro assume un valore simbolico potentissimo. L'Archivio Storico, ferito dal devastante incendio del 1894 che cancellò intere porzioni della documentazione cittadina, recupera oggi un tassello che sfuggì a quella distruzione. Ogni documento che ritorna è un ponte tra ciò che la città è stata e ciò che continua a essere, un frammento di identità che riaffiora dopo secoli.
Il manoscritto del 1624 è dunque una voce che torna a parlare alla comunità, un lascito del passato che si riallaccia al presente, arricchendo la narrazione di Ruvo e della sua storia.
Il manoscritto è stato rintracciato e recuperato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – Nucleo di Perugia nel corso di un'importante attività investigativa. Successivamente, grazie al provvedimento di dissequestro della Procura della Repubblica di Ravenna, il documento è stato riconsegnato alla comunità ruvese, che oggi ne celebra il ritorno come un vero dono alla memoria cittadina.
Determinante il ruolo dell'Archivio di Stato di Bari: sotto la direzione del dott. Adriano Buzzanca, l'istituto ha custodito il documento e lo ha affidato alle mani esperte del proprio laboratorio di restauro, consentendone la piena conservazione attraverso un intervento accurato, rispettoso della materia antica e delle sue fragilità.
La cerimonia di restituzione nelle mani del Sindaco, avv. Pasquale Roberto Chieco, ha visto la partecipazione di figure fondamentali nel percorso di recupero:
- la dott.ssa Teresa De Francesco, funzionaria archivista del MiC ed ex direttrice del Sistema museale di Ruvo;
- la dott.ssa Elisa Travaglio, assistente amministrativa della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia;
- il dott. Domenico D'Introno, direttore dell'Area 6 – Attività Sociali, Educative, Culturali del Comune di Ruvo.
Per Ruvo di Puglia, questo rientro assume un valore simbolico potentissimo. L'Archivio Storico, ferito dal devastante incendio del 1894 che cancellò intere porzioni della documentazione cittadina, recupera oggi un tassello che sfuggì a quella distruzione. Ogni documento che ritorna è un ponte tra ciò che la città è stata e ciò che continua a essere, un frammento di identità che riaffiora dopo secoli.
Il manoscritto del 1624 è dunque una voce che torna a parlare alla comunità, un lascito del passato che si riallaccia al presente, arricchendo la narrazione di Ruvo e della sua storia.