Una signora si sente male, e scoppia la protesta (vivace)

Il presidio sanitario territoriale non è un pronto soccorso e questo spesso crea delle incomprensioni

sabato 2 luglio 2016 7.10
A cura di Teresa Fiore
Animi esagitati, ieri sera, nei pressi dell'ormai ex ospedale in corso Piave.

Tutto succede quando una donna ruvese, colpita da un malore improvviso in strada, viene trasportata dai familiari presso quello che una volta era il punto di riferimento sanitario per ruvesi, ma che oggi è declassato a semplice Presidio Sanitario Territoriale, poco più che un ambulatorio forse inadeguato nelle strutture a rispondere alle esigenze della popolazione.

Il presidio di Ruvo non è un pronto soccorso e questo spesso crea delle incomprensioni. La signora deve essere trasportata in una struttura ospedaliera più attrezzata, fuori città. I familiari attendono così l'arrivo dell'ambulanza. L'ansia per le condizioni di salute della signora scaldano i nervi, si alzano i toni, i familiari se la prendono con gli operatori sanitari del presidio ruvese, si discute della necessità di un punto di Pronto Soccorso a Ruvo. L'arrivo dei soccorsi tranquillizza un po' tutti, la donna viene visitata dai medici, gli animi di calmano un po'. I problemi restano tutti.

Episodio di ordinaria vita quotidiana che getta luce, senza purtroppo trovare soluzioni possibili, sullo stato dei servizi di emergenza territoriali.