Una tela ruvese esposta al Museo Diocesano di Molfetta

La mostra "Il mestiere del pittore. Giaquinto Porta e le bottege meridionali del Settecento" visitabile fino al prossimo 11 febbraio

martedì 19 dicembre 2023 10.34
Alla presenza del vescovo diocesano Monsignor Domenico Cornacchia e della consigliera regionale con delega alla Cultura Grazia Di Bari, lo scorso venerdì 10 novembre 2023, è stata inaugurata la mostra "Il mestiere del pittore. Giaquinto Porta e le botteghe meridionali del Settecento" allestita negli ambienti del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano di Molfetta.

L'iniziativa, che segue l'esposizione temporanea di successo "Il nuovo teatro del divino" con le opere dell'artista contemporaneo Giovanni Gasparro, è organizzata all'ATI "Arte in Arte" nell'ambito del 320° anniversario della nascita del grande pittore molfettese Corrado Giaquinto, contestualmente alla presentazione del poderoso volume edito da Claudio Grenzi Editore e promosso da Fondazione Museo Diocesano ed Università degli Studi di Padova contenente lo studio analitico della ricca raccolta disegnativa Piepoli-Spadavecchia donata al Museo Diocesano di Molfetta nel 2013 e composta da circa 200 opere.

Curatori della mostra, nonché autori del volume arricchito da un contributo documentario del cavaliere Corrado Pisani e della Prefazione della dottoressa Clara Gelao, sono la dottoressa Cecilia Veronese e il dottor Francesco De Nicolo che hanno selezionato circa 50 opere tra cui alcuni disegni della raccolta Piepoli-Spadavecchia ed opere giunte in prestito sia dal territorio (Altamura, Andria, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo) che dalla Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis di Palermo e dalla Certosa e Museo Nazionale di San Martino.

Come spiega la dottoressa Veronese, il filo conduttore che lega l'eterogeneo nucleo di disegni della collezione Piepoli-Spadavecchia è rappresentato dal mestiere del pittore. Quest'attività si svolge nella bottega, luogo di creazione e laboratorio sperimentale per l'artista.
Mediante il disegno, l'artista si forma, dà forma all'idea e fornisce informazioni sul suo processo compositivo.

Tra le opere esposte, sino all'11 febbraio 2024, vi è anche la tela del pittore bitontino Nicola Gliri raffigurante la Madonna col Bambino, Sant'Anna, San Domenico, San Giovannino e San Francesco proveniente dalla chiesa dei Cappuccini (Santa Lucia vecchia) di Ruvo.

Il dottor Francesco De Nicolo spiega le ragioni che hanno indotto a richiedere quest'opera: «dallo studio analitico della collezione è emersa la grande importanza della bottega bitontina di Nicola Gliri, attivo nella seconda metà del Seicento, nella quale si sono formati anche i pittori Saverio Porta di Molfetta e Saverio De Musso di Giovinazzo. La tela di Ruvo è interessante perché ci mostra un Gliri che si rifà al tradizionale schema compositivo della sacra conversazione ravvivato dall'apertura alle novità pittoriche di Luca Giordano*».

Nella sala immersiva è possibile ammirare anche l'allestimento virtuale "Giaquinto Experience", animazione delle 12 tele a tema mitologico di Corrado Giaquinto, in collezione de Luca, a cura di DOT Studio, parte dell'ATI.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 31 dicembre (dal mercoledì alla domenica 10-13, venerdì e sabato anche 16-20) grazie ai contributi POR Puglia 2014/2020 Asse VI "Tutela dell'Ambiente e Promozione delle Risorse Naturali e Culturali" - Azione 6.7 "Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale".