Una tradizione rinnovata: “La mateine du capetone”

Questa notte centro gremito aspettando il Natale

sabato 24 dicembre 2016 13.13
A cura di Teresa Fiore
Una lunga notte, quella appena trascorsa, cadenzata dai passi di tanti giovani, famiglie e bambini che hanno animato le piazze, le strade e i vicoli del centro antico per festeggiare la tradizionale nottata dell'antivigilia.
L'Amministrazione Comunale di Ruvo di Puglia, in collaborazione col Comitato Feste Patronali e con diversi cittadini, ha organizzato un ricco programma che ha da subito accolto il favore di tutti. Dal tardo pomeriggio di ieri la Birbant Band ha divertito con originali elaborazioni dei più tradizionali canti natalizi, accompagnando la folla nell'acquisto degli ultimi regali a ritmo di funky, soul, latin e swing. Musica anche in piazza le Monache con "U'aggigghije de le Revetole", gruppo folk della tradizione rubastina che ha riproposto le immagini e i suoni di una Ruvo antica e preziosa. Arrivano sempre dall'antica tradizione ruvese i piatti tipici presentati agli avventori: le tipiche lagane col baccalà, simbolo da sempre legato alla vigilia del Natale. La visita ai presepi allestiti nelle chiese è stata allietata dal concerto della Rubis Canto di Nicola Bucci, nella chiesa di san Domenico, e dall'arrivo di Babbo Natale sul sagrato della chiesa del Carmine.

Lungo i corsi cittadini, chiusi al traffico per l'occasione, un'inedita notte bianca ha attratto centinaia di giovani tra cover, band e dj set ospitati da alcuni bar del paese. Tra i tanti, anche il Sindaco Pasquale Chieco ha voluto trascorrere la notte lungo il ring, generando una catena di selfie che hanno immediatamente invaso le pagine dei social. Assente, giustificata, l'assessora Monica Filograno che, bloccata dalla febbre, ha affidato al suo profilo facebook il sommo dispiacere per non essere tra i ruvesi nella lunga notte dell'antivigilia.

Protagonista della nottata, il re delle tavole prenatalizie: il capitone che è tornato a sguisciare tra i ricordi della vecchia "piazza del pesce" oggi scomparsa. Grazie a Vincenzo e Tina Caldarola e alle loro giovani figlie, piazza le Monache è riuscita a liberarsi dalle moderne automobili per riprendersi il suo ruolo centrale di cuore della Ruvo più antica.
Il racconto dei tanti momenti della notte è stato affidato agli speaker Ezio e Benny dell'indimenticata Radio Ruvo che sul web ha avuto nuova vita, con il prezioso sottofondo musicale della giovanissima bassa banda "Apulia" del maestro Pino Caldarola.

Il piccolo falò e il rovente vin brulè in piazza Matteotti, hanno riscaldato l'attesa per l'arrivo di Babbo Natale che, in un interessante connubio tra tradizione e modernità, si è calato dalla storica Torre dell'Orologio sfiorando, guarda caso, la scritta luminosa "no time no space", quasi a voler sottolineare l'assenza di materialità di questa magica notte natalizia.