
Eventi e cultura
Il tocco che cura: un giorno di abbracci e bellezza alla RSA Spada di Ruvo di Puglia
Tra sorrisi, carezze e profumati massaggi, le operatrici del Consorzio Metropolis regalano alle anziane ospiti un’esperienza di Gentlecare
Ruvo - mercoledì 6 agosto 2025
Alla RSA MM Spada del Consorzio Metropolis, a Ruvo di Puglia, si è vissuta una giornata fuori dall'ordinario, in cui il cuore ha parlato più forte dei ruoli, e la professionalità si è fusa con la tenerezza. Angela, Marianna, Adriana e Mariangela hanno scelto di mettere da parte per qualche ora le loro mansioni formali per dedicarsi interamente a un gesto che cura: la presenza autentica.
È il Gentlecare, la terapia del benessere che parte dal contatto, dall'ascolto profondo, dall'arte del prendersi cura con delicatezza. In questo tempo, fatto di gesti semplici ma potentissimi, le parole sono diventate carezze, i sorrisi rassicurazioni, e gli abbracci hanno avuto il profumo della verità, dell'attenzione, dell'amore.
In un crescendo di emozione condivisa con le famiglie, le nonnine si sono lasciate cullare dalle coccole, si sono lasciate guardare, toccare, ascoltare. E in questo sentirsi viste, davvero, hanno riscoperto una parte di sé che forse credevano persa: quella vanità dolce, quella voglia di sentirsi ancora belle, desiderate, vive.
I massaggi profumati, i piccoli rituali di cura, hanno aperto varchi nella memoria, riportando alla luce ricordi sepolti, gesti familiari, frammenti di vita. Ogni carezza raccontava una storia, ogni sorriso restituiva dignità, ogni abbraccio diventava un ponte tra generazioni.
Perché la cura è bellezza. Non la bellezza apparente, quella che svanisce con il tempo, ma la bellezza profonda di chi si sente amato, riconosciuto, accolto. Quella che fa brillare gli occhi, anche dopo mille inverni, e che insegna, a chi sa guardare, il valore eterno della fragilità.
Alla RSA Spada, per un giorno, il tempo si è fermato. E in quel tempo, la felicità ha trovato casa.
È il Gentlecare, la terapia del benessere che parte dal contatto, dall'ascolto profondo, dall'arte del prendersi cura con delicatezza. In questo tempo, fatto di gesti semplici ma potentissimi, le parole sono diventate carezze, i sorrisi rassicurazioni, e gli abbracci hanno avuto il profumo della verità, dell'attenzione, dell'amore.
In un crescendo di emozione condivisa con le famiglie, le nonnine si sono lasciate cullare dalle coccole, si sono lasciate guardare, toccare, ascoltare. E in questo sentirsi viste, davvero, hanno riscoperto una parte di sé che forse credevano persa: quella vanità dolce, quella voglia di sentirsi ancora belle, desiderate, vive.
I massaggi profumati, i piccoli rituali di cura, hanno aperto varchi nella memoria, riportando alla luce ricordi sepolti, gesti familiari, frammenti di vita. Ogni carezza raccontava una storia, ogni sorriso restituiva dignità, ogni abbraccio diventava un ponte tra generazioni.
Perché la cura è bellezza. Non la bellezza apparente, quella che svanisce con il tempo, ma la bellezza profonda di chi si sente amato, riconosciuto, accolto. Quella che fa brillare gli occhi, anche dopo mille inverni, e che insegna, a chi sa guardare, il valore eterno della fragilità.
Alla RSA Spada, per un giorno, il tempo si è fermato. E in quel tempo, la felicità ha trovato casa.


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