La vita finta: quando la letteratura incontra l’impegno sociale

Nel cuore di Ruvo di Puglia, città sempre più attenta alla promozione culturale e all'inclusione sociale, si terrà un evento di rilievo letterario e civico: la presentazione del nuovo romanzo di Teresa Antonacci, La vita finta, edito da Les Flâneurs Edizioni. L'appuntamento è fissato per lunedì 26 maggio alle 18:30, presso la R.S.A. M.M. Spada in Corso Piave 94. L'ingresso sarà libero, a testimonianza della volontà di rendere la cultura accessibile a tutti.
L'iniziativa, promossa e organizzata da ContestoLab in sinergia con il Consorzio Metropolis e con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, si inserisce nell'ambito del protocollo "Ruvo di Puglia, città amica dell'autismo", riaffermando il ruolo della cultura come strumento di coesione e crescita collettiva.

A moderare l'incontro sarà Raffaella Caifasso, presidente di ContestoLab, che guiderà il pubblico in un dialogo dinamico con l'autrice.

Interverranno:
– Teresa Antonacci, scrittrice pugliese già nota per la sua sensibilità narrativa e la capacità di scandagliare le fragilità umane;
– Nico Curci, Assessore al benessere e alla giustizia sociale, figura istituzionale attenta alle dinamiche del disagio e dell'integrazione;
– Dott.ssa Anna Traetta, coordinatrice delle strutture del Consorzio Metropolis, impegnata quotidianamente nella rete dei servizi sociali;
– Vincenzo Mastropirro, artista eclettico che coniuga poesia e musica in un'originale forma espressiva definita "poemusica".

Il romanzo La vita finta si preannuncia come un'opera dal forte impatto emotivo, in cui si tessono tematiche esistenziali e tensioni psicologiche. La copertina, raffigurante un volto femminile infranto in una cascata di frammenti specchianti, è già di per sé un potente preludio simbolico; un invito a riflettere sulle maschere che indossiamo e sulle verità che scegliamo (o siamo costretti) a celare.

Un momento di confronto autentico tra arte e società, che arricchirà tanto i lettori quanto gli operatori del sociale e i cittadini attenti ai processi di cambiamento culturale.
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