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“Riparazioni 2025”: Ruvo di Puglia capitale della mediazione nel nuovo scenario europeo
Un seminario partecipato apre il percorso che porterà la città tra le dieci realtà europee protagoniste del programma sulla giustizia riparativa
Ruvo - martedì 9 dicembre 2025
Giustizia riparativa, mediazione, educazione al conflitto, impegno civile; sono i pilastri al centro di "Riparazioni 2025", il seminario che nei giorni scorsi ha riunito a Ruvo di Puglia esperti, istituzioni, scuole e operatori del sociale.
L'iniziativa, promossa dal Comune – Assessorato al Benessere e Giustizia Sociale, è stata organizzata in collaborazione con la Cooperativa CRISI, l'Ordine degli Avvocati di Trani, il CROAS Puglia e con gli istituti comprensivi "Bosco–Giovanni XXIII–Carducci" e "Bovio–Cotugno".
Un appuntamento che, ancora una volta, conferma il ruolo di Ruvo come punto di riferimento nazionale nella costruzione di una cultura della pace e della responsabilità condivisa.
Il seminario ha offerto uno spazio di confronto aperto tra avvocati, mediatori, psicologi, docenti, assistenti sociali e rappresentanti delle istituzioni. Al centro, un'idea di giustizia capace di andare oltre la sanzione, puntando sulla ricostruzione delle relazioni, sulla consapevolezza personale e sull'ascolto reciproco.
Particolarmente significativi i contributi provenienti dalle scuole ruvesi, dove da tempo si sperimentano percorsi di mediazione educativa. Un investimento prezioso, che insegna ai più giovani la gestione pacifica dei conflitti e il valore della corresponsabilità.
Il servizio di Tele Dehon ha messo in luce uno scenario di ampio respiro: da gennaio 2026, Ruvo di Puglia farà parte del nuovo programma europeo sulla giustizia riparativa e la mediazione comunitaria, insieme ad altre nove città del continente:
"Riparazioni 2025" è stato un passo concreto verso un modello di città che considera la mediazione non come un intervento straordinario, bensì come una competenza quotidiana, diffusa e accessibile.
Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con nuove iniziative del Centro di Giustizia Riparativa e dell'Assessorato al Benessere e Giustizia Sociale, consolidando Ruvo di Puglia come luogo di sperimentazione civica e innovazione sociale.
L'iniziativa, promossa dal Comune – Assessorato al Benessere e Giustizia Sociale, è stata organizzata in collaborazione con la Cooperativa CRISI, l'Ordine degli Avvocati di Trani, il CROAS Puglia e con gli istituti comprensivi "Bosco–Giovanni XXIII–Carducci" e "Bovio–Cotugno".
Un appuntamento che, ancora una volta, conferma il ruolo di Ruvo come punto di riferimento nazionale nella costruzione di una cultura della pace e della responsabilità condivisa.
Il seminario ha offerto uno spazio di confronto aperto tra avvocati, mediatori, psicologi, docenti, assistenti sociali e rappresentanti delle istituzioni. Al centro, un'idea di giustizia capace di andare oltre la sanzione, puntando sulla ricostruzione delle relazioni, sulla consapevolezza personale e sull'ascolto reciproco.
Particolarmente significativi i contributi provenienti dalle scuole ruvesi, dove da tempo si sperimentano percorsi di mediazione educativa. Un investimento prezioso, che insegna ai più giovani la gestione pacifica dei conflitti e il valore della corresponsabilità.
Il servizio di Tele Dehon ha messo in luce uno scenario di ampio respiro: da gennaio 2026, Ruvo di Puglia farà parte del nuovo programma europeo sulla giustizia riparativa e la mediazione comunitaria, insieme ad altre nove città del continente:
- Pierrefitte/Saint-Denis (Francia)
- Callac (Francia)
- Saint-Quentin (Francia)
- Porto (Portogallo)
- Castelo Branco (Portogallo)
- Madrid (Spagna)
- Evere (Belgio)
- Torino
- Parma
- Ruvo di Puglia
"Riparazioni 2025" è stato un passo concreto verso un modello di città che considera la mediazione non come un intervento straordinario, bensì come una competenza quotidiana, diffusa e accessibile.
Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con nuove iniziative del Centro di Giustizia Riparativa e dell'Assessorato al Benessere e Giustizia Sociale, consolidando Ruvo di Puglia come luogo di sperimentazione civica e innovazione sociale.


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