AC, il messaggio finale della XVII assemblea elettiva diocesana

La nota stampa al termine dei tre giorni di incontri e riflessioni

martedì 27 febbraio 2024 14.36
«Al termine di questo percorso assembleare, come aderenti dell'AC della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi desideriamo rivolgere uno sguardo al mondo, al nostro paese, al nostro territorio diocesano». Questo l'inizio del comunicato stampa diramato dall'Azione Cattolica diocesana al termine dei tre giorni di incontri e riflessioni che si sono svolti dal 23 al 25 febbraio scorsi.

«Rischiamo, in questi giorni, di restare sempre più sommersi e frastornati dalle notizie che giungono e inducono profondo sconcerto, turbamento, inquietudine nelle coscienze: Ancora una volta facciamo nostre le parole iniziali della Gaudium et Spes: "Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore".
Desideriamo avere: Siamo chiamati ad assumere una grande responsabilità: vivere e attuare "L'impegno religioso apostolico dell'AC" (art. 2 dello Statuto). È una scelta di maturità ecclesiale e di corresponsabilità, che ci chiama ad essere collante e motore del laicato tutto, e ci porta a vivere la nostra vocazione prima di tutto come impegno e servizio nelle comunità parrocchiali.

L'AC sceglie la parrocchia per vocazione. E se la parrocchia sceglie l'AC, noi aderenti non possiamo che abitarne spontaneamente e senza esclusioni tutto il territorio, prendendoci cura di esso e del creato attraverso tutte le forme dell'impegno laicale, compresa la diffusione di nuovi stili di vita eco-sostenibili, e fino alla assunzione di un impegno politico e sociale diretto, da realizzare come la più alta forma di carità.

Auspichiamo che, finalmente, siano realizzate reti tra tutte le componenti della chiesa locale, le realtà che operano per la promozione sociale presenti nello stesso territorio (associazioni culturali e sportive, associazioni di volontariato, sindacati, associazioni di categoria) e le istituzioni, al fine di operare insieme, sinergicamente, per il bene comune, il contrasto dei fenomeni di illegalità, e il recupero delle situazioni di disagio sociale».