Boccia: «Se l'epidemia continuerà a calare attività potranno aprire dal 18 maggio»

Il ministro apre uno spiraglio anche per bar e ristoranti. «Stiamo definendo le linee di sicurezza»

sabato 9 maggio 2020 11.24
«Stiamo definendo le linee nazionali di sicurezza, che riguardano i lavoratori e i clienti. Arriveranno appena avremo anche i dati dei contagi dopo le prime riaperture del 4 maggio. Se l'epidemia continuerà a calare il governo conferma che le Regioni dal 18 maggio potranno aprire le attività economiche sulla base della situazione dei loro territori».

Sono le parole del ministro Francesco Boccia che, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, apre uno spiraglio per la riapertura non soltanto delle attività degli operatori della bellezza, in particolare parrucchieri ed estetisti, ma anche bar e ristoranti a partire dal prossimo 18 maggio.

Una intervista che, nei fatti, fa luce anche sulle precisazioni diffuse nella giornata di ieri dal presidente Emiliano in merito alla riapertura delle attività "in linea con le disposizioni del governo".

Emiliano, infatti, aveva chiarito che «l'ordinanza della Regione Puglia, come per chiarezza ho comunicato al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, dispiegherà i suoi effetti dal 18 maggio in coerenza con i provvedimenti nazionali che saranno adottati nei prossimi giorni e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal Comitato Tecnico Scientifico e dall'Inail per ciascun comparto di attività. In attesa di queste, diversamente da quanto fatto dalla Regione Calabria, la Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro».

Dichiarazioni che avano gettato nuovamente gli operatori nell'incertezza e interpretate da più parti come un passo indietro rispetto all'ordinanza emanata.

Ne è seguito un vero e proprio scontro politico, con accuse rivolte al governatore da gruppi politici di centrodestra e del Movimento Cinque Stelle.

Se Forza Italia ha interpretato l'ordinanza di apertura dei saloni di bellezza come un «provvedimento ad orologeria ad uso elettorale», il Movimento Cinque Stelle parla di "ordinanza spot".
«Emiliano si tradisce da solo, ammettendo tra le righe che l'ordinanza fatta ieri per la riapertura di barbieri, parrucchieri e centri estetici è in realtà solo uno spot» si legge in una nota del gruppo.

L'intervista al ministro Boccia, pubblicata questa mattina, sgombra però il campo da possibili retromarce, anzi non cela un cauto ottimismo per una riapertura graduale delle attività a seconda delle condizioni sanitarie dei territori regionali. La riapertura delle attività potrebbe non dover aspettare molto. Sta al buon senso dei cittadini evitare che si rinvii ulteriormente.