Chieco fa chiarezza: «A Ruvo nessuna chiusura anticipata dei negozi»

Il sindaco illustra le principali misure restrittive dell'ordinanza regionale e cosa succede in città

giovedì 11 marzo 2021 21.08
Il sindaco Pasquale Chieco ha tenuto a fare chiarezza circa le nuove disposizioni contenute nell'ordinanza regionale del presidente Emiliano di ieri 10 marzo, intervenendo in un breve videomessaggio su facebook, spiegando anche cosa succede nella città di Ruvo di Puglia all'esito della riunione del COC di questa mattina.

«L'ordinanza regionale aggiunge alcune cautele e alcuni divieti alle prescrizioni contenute nel Dpcm dello scorso 3 febbraio del Presidente del Consiglio, per quanto riguarda la zona gialla» - spiega Chieco.

Il sindaco ribadisce, quindi, che sono vietati gli stazionamenti nelle aree nelle adiacenze degli edifici scolastici e in tutte le altre strade e piazze della città in cui non ci si può fermare ma bisogna muoversi e camminare.

Ulteriore misura riguarda le attività commerciali e il divieto di asporto a partire dalle ore 18.00 che si applica in tutti i giorni festivi e prefestivi, quindi tendenzialmente il sabato e la domenica, e riguarda in particolare i distributori automatici. Divieto che si accompagna a quanto contenuto nel Dpcm che impedisce il consumo di cibo e di bevande in qualsiasi luogo pubblico. «Quindi è possibile l'asporto anche nei giorni festivi e prefestivi di cibo ma non di bevande» - sottolinea.

Per quanto riguarda l'ambito scolastico invece per la scuola dell'infanzia è prevista una sospensione totale delle attività mentre tutti gli altri istituti scolastici svolgono attività sono in Dad, in didattica a distanza. «Salvo - spiega Chieco - che per quella didattica dedicata ai bambini invalidi e a quelli con i bisogni speciali».

«Questa mattina si è riunito il COC, il comitato operativo comunale, per valutare ulteriori misure di contenimento al pari di quelle già presenti e introdotte in altri città della dell'area metropolitana di Bari. La nostra valutazione in questo momento, tenuto conto della situazione ruvese, è stata quella di non adottare queste misure, ed in particolare quella più incisiva e restrittiva che prevede la chiusura degli esercizi commerciali a partire dalle 19.00» - informa Chieco spiegandone anche le motivazioni - «la ragione fondamentale sta nel fatto che, in realtà, è una chiusura che riguarda esclusivamente gli esercizi che non si occupano di vendita di beni essenziali, quindi negozi di abbigliamento, calzature, profumerie, perché invece tutti gli altri esercizi essenziali restano aperti.

A Ruvo di Puglia è possibile continuare a mantenere aperte queste attività e usufruire dei servizi e della vendita. Insomma, ci è sembrato che chiudere i negozi, dove certamente non ci sono questioni di assembramento, fosse una misura sovradimensionata rispetto alle esigenze specifiche della nostra città.

Certamente - conclude il sindaco - il mandato del COC è quello di continuare a monitorare la situazione per valutare se si verificano condizioni che richiedono di intervenire con misure più restrittive».