Don Tonino Venerabile, Mons. Cornacchia: "Esagerava nel bene, nella carità, nell'umiltà"

Il prossimo passo sarà la proclamazione di beato

domenica 28 novembre 2021
"Quando arrivò in diocesi, alcuni sacerdoti chiesero a uno dei suoi primi collaboratori che persona fosse. E lui rispose: 'È tanto bravo, ma esagera un poco'. Don Tonino esagerava nel bene, nella carità e nell'umiltà. Il suo esempio avvicinerà ancora più persone a Dio". Con queste parole Mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, ricorda la figura di Don Tonino Bello in una intervista rilasciata ad AgenSir dopo la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Bello.

"La Chiesa locale, italiana e universale è nella gioia più grande. Sono state riconosciute le virtù di un uomo che è stato il nostro vescovo e che rappresenta un riferimento imprescindibile per tutti noi".

Il 25 novembre Papa Francesco ha infatti autorizzato i decreti sulle virtù eroiche di don Tonino Bello: l'indimenticato vescovo di Molfetta è stato proclamato "venerabile". Notizia data, rivela Mons. Cornacchia, con singolare privilegio concesso dal Papa, durante l'ultima giornata dell'Assemblea generale straordinaria della Cei.

"La reazione è stata di enorme letizia da parte di tutti i vescovi presenti. Don Tonino è l'esempio di un vescovo autentico, che dobbiamo tenere sempre presente. Tutti attendevamo questa bella notizia. - confida Mons. Cornacchia - La preghiera del popolo e dei tanti sacerdoti, molti dei quali sono stati ordinati da lui, sarà ancora più intensa. Molfetta è sinonimo di don Tonino Bello, ovunque io vada in giro per l'Italia mi parlano di lui. Per circa dieci anni ha letteralmente servito la comunità, i poveri e i sacerdoti a lui affidati. Che tutti noi possiamo sforzarci di imitare le virtù di questo santo uomo".

La proclamazione di "venerabile" è un passo in avanti nel processo di santificazione di don Tonino Bello, già riconosciuto servo di Dio. L'iter iniziò nel 2010 con una solenne celebrazione in Cattedrale, officiata dall'allora vescovo don Luigi Martella, nel frattempo, si è verificato un miracolo attribuibile all'intervento di don Tonino Bello tale da consentirne la proclamazione di "venerabile".

Ora che gli sono state riconosciute le tre virtù teologali (fede, speranza e carità) e le quattro virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza), il prossimo passo sarà la proclamazione di beato, fase che poi porterà alla vera e propria santificazione con la proclamazione in Piazza San Pietro.