Giovanni Mazzone: «Mai promesso posti di lavoro. Verso di me campagna diffamatoria»

I chiarimenti dell'esponente di Puglia Popolare

martedì 23 marzo 2021 18.21
«Non raccomando nessuno né prometto posti di lavoro». Il consigliere comunale Giovanni Mazzone vuol mettere a tacere alcune polemiche sorte sui social network sulla sua disponibilità a fornire informazioni relative ad un bando di concorso per le assunzioni in Sanità Service, e lo fa chiarendo che mai ha promesso raccomandazioni per ottenere il posto facile.

È successo, infatti, che il consigliere comunale abbia diffuso l'informazione dell'imminente concorso e abbia invitato chi avesse necessità di chiarimenti a contattarlo. L'invito a recarsi nell'attività commerciale da lui gestita per chiarimenti è stato stigmatizzato da alcuni avversari politici.

Mazzone però chiarisce: «Le persone che mi conoscono possono invece confermare che mi sono limitato a fare quello che faccio sempre, fare girare informazioni per aiutare chi è in difficoltà mettendomi a disposizione per chiarimenti. È una cosa che faccio da sempre, anche da prima di entrare in politica e che continuerò a fare fino a quando potrò. E il fatto che questa campagna diffamatoria viene dai miei avversari politici è la prova provata che ho mandato questi messaggi a tante persone senza fare distinzione tra amici e semplici conoscenti» scrive l'esponente di Puglia Popolare.

«Anche i bambini capiscono che si tratta di un tentativo ridicolo e vergognoso di colpire il mio gruppo politico per aver fatto una scelta di campo netta abbandonando il centrodestra per sostenere l'attuale amministrazione. Sono mezzucci da due lire, ma non mi stupisco.
È proprio da questo modo di fare politica vigliacco e diffamatorio che mi sono dissociato come ho anche detto in Consiglio Comunale. Con questi argomenti i nostri avversari non andranno lontano» rivendica il consigliere comunale.

E, definitivamente, fuga ogni allusione: «Io non ho posti di lavoro da dare, non ho fatto promesse a nessuno e nessuno può dire il contrario. Ho anche chiesto al mio avvocato di valutare se è il caso di sporgere una querela per diffamazione».