«Le guardie giurate non hanno scoperchiato le bare»

La replica di Metronotte Ruvo: «Quelle stesse persone ogni giorno sono impegnate a garantire sicurezza territorio»

venerdì 17 marzo 2017 8.40
«Le guardie della vigilanza non hanno aperto le bare nell'obitorio del cimitero. La legge prescrive, fatte salve poche eccezioni, che le camere mortuarie devono custodire i feretri, nel corso della notte precedente la sepoltura, con i cofani aperti e con la luce sempre accesa». Dopo il caso delle foto con i defunti che si sarebbero fatte alcune guardie giurate in servizio presso il cimitero di Ruvo, la Metronotte Ruvo corregge alcuni dettagli contenuti nell'esposto inviato alla procura da una delle guardie che ha scelto di denunciare tutto.

«I vigilantes - spiega la direzione dell'istituto di vigilanza privato - che pure hanno fatto un gesto sicuramente imprudente e meritevole di tutte le censure, scattando e postando sul gruppo quelle foto, che la competente magistratura avrà modo di accertare, di certo non hanno compiuto il gesto, ancor più macabro di scoperchiare le bare. Vale la pena in ultimo - si legge in una nota - ricordare che le persone coinvolte in questa brutta storia sono le stesse che ogni giorno, senza soluzione di continuità si spendono, con una abnegazione e una dedizione al di là delle normali aspettative, per garantire la sicurezza non solo delle utenze, cosa che dovrebbe essere normale, ma anche di tutto il territorio affidato al loro controllo e di coloro i quali vi abitano e vi lavorano».