Lezioni di lingua italiana per i profughi in arrivo dall'Ucraina

In 24 sono stati collocati sul territorio ruvese

mercoledì 23 marzo 2022 9.46
A cura di Vito Troilo
Sono 24 le persone di nazionalità ucraina fuggite dalle zone del conflitto e giunte nei giorni scorsi a Ruvo per ricongiungersi, nella stragrande maggioranza dei casi, a parenti già residenti sul territorio. L'amministrazione comunale guidata da Pasquale Chieco ha intrapreso una serie di iniziative tese all'accoglienza e all'assistenza delle 11 donne e dei 13 minori, presi in carico dalle strutture dell'assessorato al benessere ed alla giustizia sociale, con il supporto fattivo di enti del terzo settore e professionisti che hanno fornito il loro apporto su base volontaria.

Particolarmente apprezzato è il corso di lingua italiana, avviato lunedì con due cicli, uno per adulti e uno per minori, tenuto a titolo gratuito da una docente di lingue che per molti anni ha insegnato italiano in Russia e da un'altra insegnante di letteratura straniera.

Il punto operativo delle attività di solidarietà è il centro "Linea Comune".
Oltre all'accoglienza logistica si pensa anche alla regolarizzazione dello status giuridico nel territorio italiano, alla prevenzione sanitaria soprattutto in considerazione dell'emergenza pandemica, all'iscrizione nell'anagrafica sanitaria per la presa in carico da parte dei medici di famiglia e dei pediatri, all'inserimento scolastico dei minori, all'avvio di attività di integrazione e inclusione negli ambiti della cultura, dello sport e del tempo libero.

«Siamo tutti impegnati per assicurare a queste mamme e a questi bambini tutto ciò che è necessario per un soggiorno sereno, a cominciare dal Sindaco, nella sua veste di responsabile cittadino di Protezione Civile» ha rimarcato Nico Curci, assessore al benessere ed alla giustizia sociale. «Le notizie che arrivano dal fronte ucraino hanno profondamente turbato la nostra comunità che ha risposto con prontezza e profondo spirito di solidarietà a questa emergenza. Ognuno vuole mettere a disposizione qualcosa di proprio per alleviare la sofferenza di queste persone».