Oggi la Giornata Mondiale della Gioventù nel segno della speranza

L'invito ai giovani di Papa Francesco "Alzatevi" come stimolo all'entusiasmo al tempo del Coronavirus

domenica 5 aprile 2020
A cura di Tiziana Di Gravina
Si celebra oggi, Domenica delle Palme, la Giornata Mondiale della Gioventù che si sarebbe dovuta svolgere a livello diocesano in attesa dell'appuntamento internazionale del 2022 a Lisbona.

Una GMG insolita che cade in un periodo di emergenza impedendo ai giovani di riunirsi e condividere le loro aspirazioni fisicamente ma che, attraverso la tecnologia, consente di intessere relazioni di amicizia anche a distanza.

Giunta alla sua 35^ edizione, la Giornata Mondiale della Gioventù è una iniziativa di incontro spirituale e culturale istituita nel 1985 da Papa Giovanni Paolo II con l'intento di promuovere le aspirazioni dei giovani ad avere un proprio spazio nella chiesa e nel mondo.

Quest'oggi era previsto il passaggio della Croce dalla diocesi di Panamá a quella di Lisbona, gesto rinviato alla domenica di Cristo Re il prossimo 22 novembre, così come sono impedite tutte le manifestazioni diocesane a causa dell'emergenza coronavirus.

Eppure, il messaggio di Papa Francesco trasmesso attraverso il tema scelto per questo percorso triennale delle Giornate Mondiali della Gioventù "Alzatevi", non perde la sua forza espressiva e il suo invito all'azione sia pur in un periodo storico in cui ogni spostamento e contatto è particolarmente limitato.

Ci si può alzare e si può correre per vivere la propria vita – come scrive nel suo messaggio il Santo Padre - come atto di attenzione verso il prossimo, rivolgendo lo sguardo anche al dolore, per riflettere e rendersi consapevoli menti del futuro. Ci si può alzare evitando di farsi sopraffare ma continuando ad alimentare i propri sogni con positività, entusiasmo, speranza e generosità.

L'invito ai giovani di Papa Francesco è quindi quello di accettare e affrontare le sfide, muovendosi prima col cuore e con lo spirito, non potendolo momentaneamente fare di persona. Stessa sfida che il Papa rivolge agli educatori, che hanno il compito di accompagnare i giovani nel cammino fra adolescenza e maturità, e agli adulti in generale di farsi presenti nella crescita culturale dei giovani.