Raccolta di eccedenze alimentari: è Ruvo Solidale

In quattro, in bicicletta, gireranno per i negozi della città

lunedì 27 febbraio 2017 17.40
Sono quattro, hanno una pettorina bianca con il logo di Ruvo solidale, si muovono in bicicletta e, dopo qualche giorno di prova, da questa settimana, ogni giovedì e ogni sabato sarà possibile vederli girare per i negozi della città poco prima dell'orario di chiusura per raccogliere le eccedenze alimentari e distribuirle ai cittadini in difficoltà. Sono i volontari di Ruvo Solidale, la rete di associazioni promossa dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ruvo di Puglia.
La sperimentazione della settimana scorsa ha dato buoni risultati: tra gli alimenti raccolti, quelli deperibili vengono utilizzati per i pasti della mensa sociale, mentre quelli più a lunga conservazione vengono distribuiti presso il centro cittadino della Caritas.

Non è la prima volta che a Ruvo viene praticata la raccolta delle eccedenze alimentari, ma sicuramente nuove sono le modalità di organizzazione e di realizzazione di questo intervento: Ruvo Solidale infatti, vede lavorare insieme Amministrazione Comunale, associazioni del terzo settore specializzate nel contrasto alla povertà (la Caritas e l'Istituto Sacro Cuore, con la recente istituzione del ristorante solidale), attività commerciali (tramite Ascom-Confcommercio), ma anche quelle persone che spesso a queste realtà si rivolgono per chiedere un aiuto.

In questi giorni sarà effettuato anche il ritiro dei prodotti raccolti presso sanitarie, giocherie e cartolibreria: colori, quaderni, giochi, pannolini e prodotti per bambini, frutto della generosità di clienti e commercianti ruvesi.
Posticipato, invece, il ritiro dei Boccacci della Solidarietà presenti in numerose attività commerciali e previsto per fine febbraio. Constatata l'esiguità delle donazioni finora raccolte, durante l'ultimo incontro della rete di Ruvo Solidale si è deciso di dare la possibilità ai ruvesi di esprimere ancora la loro generosità per dare un contributo più congruo.

"In questo periodo – spiega la vicesindaca con delega alle politiche sociali, Monica Montaruli - lo spettro della povertà assume sempre più spesso sembianze insospettate: accanto ai "poveri veri" (situazioni di grave e conclamata indigenza), aumenta sempre di più la schiera di chi non mostra segni visibili di deprivazione: storie di disoccupazione duratura, di problemi di salute reiterati, di perdita di lavoro improvvisa, di crisi familiari devastanti. Attraverso le nostre attestazioni di fiducia, consentiamo di fatto, anche a questi "nuovi poveri", che per loro cultura e per loro storia non sono abituati a chiedere, di superare la vergogna e di disporsi a ricevere senza la soggezione di chi viene giudicato scansafatiche o parassita. Per contrastare il difficile periodo economico e sociale che stiamo attraversando dobbiamo dunque innanzitutto capovolgere i nostri punti di vista".