Reddito di cittadinanza, in Puglia 1500 domande

Boom di utenti all'apertura dei Caf me situazione nella norma durante la giornata

giovedì 7 marzo 2019 10.48
Nei Caf di Cgil, Cisl e Uil, non si sono verificate particolari code, nelle prime ore di apertura boom di accessi per chiedere informazioni ma poi la situazione si è normalizzata nel corso della giornata. Stando alle prime stime, sono più di 4mila i pugliesi che sono andati ieri a presentare le domande per ottenere il Reddito di Cittadinanza. In nessun ufficio si sono registrate code o situazioni di tensione. Nel pomeriggio l'affluenza è stata ancora meno consistente che in mattinata.

Complessivamente quasi 1500 domande sono state materialmente già inserite nei sistemi informatici, mentre circa mille sono state depositate e raccolte dagli operatori, ma non ancora immesse nei software Caf. Ci sono poi centinaia di utenti, se ne stimano almeno 1.500 in tutta la regione, che hanno ottenuto un appuntamento per i prossimi giorni. Si tratta comunque di dati parziali e in continua evoluzione.

«Nonostante il tempo risicato a disposizione dovuto all'accordo raggiunto sul filo di lana, ancora una volta i sindacati e i loro Caf sul territorio hanno saputo rispondere con puntualità alle esigenze dei cittadini. Certo, l'affluenza è stata, seppur buona, minore rispetto alle aspettative, ma ancora una volta i Caf sono stati i principali destinatari delle richieste di accesso alla misura di sostegno al reddito» ha dichiarato Franco Busto, segretario generale della Uil di Puglia e di Bari-BAT. Nel dettaglio, i Caf Cisl pugliesi hanno inserito 500 pratiche, principalmente nelle province di Bari e Brindisi, con 137 e 127 domande, i Caf Uil ne hanno registrate 426, con picchi nelle provincie Bari-Bat (156) e Taranto (121), i Caf Cgil altre 500 in tutta la Puglia.

«Pochissimi gli anziani over 67 anni - dice Antonio Marrazzo, Caf Cisl - che hanno presentato le domande per la pensione di cittadinanza». Il dato evidenziato dal presidente Caf Puglia della Cgil, Massimo Di Cesare, è invece «l'aumento di modelli ISEE richiesti nei primi due mesi del 2019, oltre 20 mila, che corrisponde alla metà del dato di tutto il 2018, e che riteniamo sicuramente legato alle intenzioni di accesso al Reddito di Cittadinanza»