Ruvo e la Sagra: quando la bellezza costa cara

Se da una parte si gode di una città ampia dall'altra molti hanno pagato multe salate

lunedì 14 novembre 2016 9.00
A cura di Grazia Ippedico
L'idea di base è meravigliosa. Ottimista, avvenieristica, ecologica, salutare. Chiudere il centro al traffico e dare spazio alle famiglie, ai giovani, agli anziani e soprattutto ai bambini di riappropriarsi della città. Ieri, domenica, la giornata è stata più mite del sabato. La mattina soleggiata ha spinto gente a passeggiare per le strade del centro storico e per i corsi e ad approfittare della sagra per mangiare qualcosa in giro. Tantissimi turisti, ma anche ruvesi hanno scelto di godere a pieno della città. Ma moltissime sono le criticità che bisogna affrontare per il futuro. La spazzatura trasbordante agli angoli delle strade e i parcheggi inesistenti sono alcune di queste.

Moltissimi, ieri sera, tornando verso le loro auto, hanno trovato un'amara sorpresa sul parabrezza della loro auto. Il fatidico foglietto rosa della multa. Ne sono state fatte tantissime in tutta la città. Da piazza Bovio a via Oberdan, a tappetto, i vigili hanno punito effrazioni anche minime. Ruote sui marciapiedi, parcheggi sportivi... E certamente hanno fatto il loro dovere.

Ma allo stesso tempo va sottolineato che tanto ieri sera, quanto sabato sera, era impossibile trovare un posto libero. Chiudendo i corsi e togliendo così la disponibilità di parcheggio sui due versanti dei quattro corsi della città, tutte le auto dei residenti sono state spostate nelle strade a ridosso dell'anello stradale. In più non sono stai previsti parcheggi extra per i forestieri. Il risultato è stato una congestione incredibile, in taluni casi pagata carissima dai cittadini.

Pur condividendo l'idea di una città sgombra e ariosa e anche la scelta pedagogica da parte dell'amministrazione comunale, resta il fatto che l'idea di interdire al traffico le principali strade di Ruvo non sembra aver sortito gli effetti sperati. La mancanza di eventi collaterali (si poteva pensare a piccoli concerti con band locali, giocolieri, animazione) che potessero dare più vita a quelle strade, ha prodotto solo la rabbia di molti residenti. Per di più, c'è da dire che tutta questa operazione non ha affatto agevolato il commercio, se non quello enogastronomico. Chi ha aperto i negozi d'abbigliamento non ha avuto alcun riscontro positivo.

Quindi se da una parte il successo della sagra è stato evidente soprattutto nel borgo antico, rendendo la città fiorente e colorata, d'altra parte non si possono ignorare tutte quelle persone, che non sono poche, che hanno visto inascoltate le proprie esigenze. Riflessioni da tenere in mente quando a breve la città si preparerà per il Natale...