Moda al museo
Moda al museo
Eventi e cultura

Abiti storici in mostra, dalla Casa-Museo Jatta di Ruvo al Castello Svevo di Bari

L'esposizione con un excursus storico rappresentato dagli abiti “Jatta”

È stata inaugurata ieri, in occasione della riapertura del Castello Svevo di Bari, la mostra "Moda al Castello. Collezioni di abiti storici in Puglia", per dare rilievo culturale a una parte importante del patrimonio identitario del territorio pugliese, capace di restituire attraverso gli abiti le atmosfere, gli stili e il gusto dei diversi periodi storici.

L'esposizione ha preso corpo a seguito dell'istituzione di un Tavolo tecnico sul tema dell'Abito storico in Puglia che ha visto la partecipazione di diversi Musei e Associazioni territoriali dediti alla conservazione e valorizzazione degli abiti storici, e sarà visitabile dal 14 giugno presso la Sala Bona Sforza e la Sala Normanna del Castello, tutti i giorni tranne il martedì.

​A fronte della crescente esigenza di fruire del patrimonio culturale in maniera partecipata e dinamica, il recupero, la ricognizione, la tutela e la valorizzazione di costumi e abiti storici provenienti da collezioni di proprietà sia pubbliche che private, consentono di promuovere e incentivare la creazione, la comunicazione e la divulgazione di itinerari di fruizione turistico-culturale sempre più accattivanti e coinvolgenti per i visitatori.

L'esposizione è incentrata sull'abito di gala, quello delle feste, dei balli e delle cerimonie, con qualche esempio anche maschile, in tessuti preziosi quali raso e seta damascata, velluto, pékin, tulle, crêpe di seta, con decorazioni e applicazioni in pizzo, merletto, passamaneria. Presenti anche abiti da passeggio e da cocktail, corredati da sciarpe e stole, corpini 'gioiello', pellicce, e, infine, anche alcuni abiti da sposa.

Gli abiti e gli accessori selezionati provengono da collezioni di realtà istituzionali, associazionistiche, che hanno condiviso con la Direzione regionale Musei Puglia il progetto di creare una rete museale sul costume e la moda: il Centro Studi ' Marangelli' e Museo Moda e Costume di Conversano, il Museo MuDiAS – Palazzo Settanni di Rutigliano, la Casa-Museo Romanazzi Carducci di Putignano, la Fondazione Casa-Museo Pomarici Santomasi di Gravina, la Casa-Museo Ribezzi-Petrosillo di Latiano, la Casa-Museo Jatta di Ruvo di Puglia, il Museo Diocesano di Bisceglie, l'Associazione 'Dimore Storiche Italiane sezione Puglia', l'Associazione 'Sognare e perdersi … negli abiti di un tempo' di Acquaviva delle Fonti, l'Associazione 'Le antiche ville' di Mola di Bari.

I periodi rappresentati sono l'Ottocento e il Novecento fino agli anni '60-'70, con un breve excursus nel Settecento maschile rappresentato dagli abiti "Jatta".

Ornamenti quali tabliers, fiocchi, pouff, plissé, crinoline e strascichi tipici del XIX secolo, si uniscono a quelli che contrassegnarono la cosiddetta Modernità a cavallo dei due secoli, quali mussole e pizzi ornati da sete, paillettes, giaietti e strass, per arrivare fino a quelli degli anni '60 del Novecento, in una costante evoluzione di stili e di manifatture, ancora artigianali, ma che sempre di più inseriscono la moda nel più ampio mutamento sociale e generazionale che porterà alla globalizzazione.

Mirabili sono stati i restauri e le manutenzioni degli abiti curati da Maria Stragapede​, Monica Cannillo e Nicoletta Vicenzi, che testimoniano passione, conoscenza e mestiere unici. Apporto fondamentale all'allestimento è stato quello dell'Associazione ETRA ets di Luciano Perrone per il coordinamento e l'allestimento delle vetrine della Sala Normanna e della DZ Engeenering per la disposizione delle luci. Le fotografie sono state realizzate da Beppe Gernone.

Attenta partecipazione al Tavolo tecnico è stata data dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, nella persona di Daniela Ventrelli.

Ulteriori significative selezioni di abiti e accessori sono quelle provenienti dai guardaroba delle famiglie Benchi-Cisternino di Bari, oggetto di donazione recente al Castello svevo da parte di Anna Barbara Cisternino, e Donadio di Bari.
  • Museo Jatta
Altri contenuti a tema
Due anni di rinascita per il Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia Due anni di rinascita per il Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia A due anni dalla riapertura, l’istituzione simbolo della cultura pugliese celebra la sua nuova vita dopo il restauro che ne ha restituito l’anima ottocentesca e lo splendore originario
Al Museo Jatta l’arte diventa un gioco: grande successo per la Giornata FAMU Al Museo Jatta l’arte diventa un gioco: grande successo per la Giornata FAMU Famiglie e bambini protagonisti di una caccia al tesoro tra i reperti archeologici, in collaborazione con il Liceo Artistico “Federico II Stupor Mundi” di Corato
Il Museo Jatta di Ruvo di Puglia apre le sue porte con una domenica gratuita Il Museo Jatta di Ruvo di Puglia apre le sue porte con una domenica gratuita Un cavallino in argilla, fragile custode di prestigio e protezione, racconta il dialogo tra vita e aldilà
Concluso con il disegno archeologico il ciclo estivo dei “Giovedì di Ricerca” al Museo Jatta Concluso con il disegno archeologico il ciclo estivo dei “Giovedì di Ricerca” al Museo Jatta Da settembre riprende il ciclo di incontri con studiosi e professionisti del patrimonio archeologico
Dal tornio alla matita: al Museo Jatta si svela l’arte del disegno archeologico Dal tornio alla matita: al Museo Jatta si svela l’arte del disegno archeologico Un viaggio tra tecnica, scavo e restituzione grafica con Giacomo La Puzza e Eleonora Crimi
Al Museo Jatta di Ruvo di Puglia una rilettura iconografica del cratere di Talos Al Museo Jatta di Ruvo di Puglia una rilettura iconografica del cratere di Talos Il mistero di una lacrima. Talos e l’enigma dell’anima nell’automa antico
Elvia Giudice al Museo Jatta di Ruvo: sguardo inedito sul mito di Talos Elvia Giudice al Museo Jatta di Ruvo: sguardo inedito sul mito di Talos Per “I Giovedì di Ricerca” un incontro speciale con l’archeologa che ha studiato i capolavori della collezione ruvese
Tesori nascosti e nuove scoperte: al Museo Jatta proseguono i “Giovedì di Ricerca” Tesori nascosti e nuove scoperte: al Museo Jatta proseguono i “Giovedì di Ricerca” Nel primo incontro con l’archeologa Giada Giudice, svelata una coppa rarissima. Il prossimo appuntamento sarà dedicato al celebre cratere di Talos
© 2001-2025 RuvoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
RuvoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.