Cronaca
Furto di olive sventato nell'agro di Ruvo di Puglia, due fermati
Intervento della Metronotte, ieri, in un fondo in contrada Caprera. Recuperate poche decine di chilogrammi di olive, sul posto i Carabinieri
Ruvo - sabato 26 ottobre 2024
9.11
Al via in anticipo di 15 giorni la raccolta olivicola anche a Ruvo di Puglia in una regione, la Puglia, l'oliveto d'Italia, che segna in media un crollo del 40% rispetto al 2023, a causa della siccità che persiste dalla primavera, ma in compenso la qualità risulta eccellente, rendendo il raccolto un bersaglio attraente per la malavita locale.
Due banditi sono stati sorpresi, con verghe e panni, circondati dalla refurtiva, dalla Metronotte. Eppure i due, entrambi italiani, sorpresi ieri da una pattuglia dell'istituto di vigilanza mentre raccoglievano le olive da un terreno in contrada Caprera, al momento, se la sono cavata «solo» con una semplice identificazione da parte dei Carabinieri della locale Stazione. Arrestarli o denunciarli non è stato possibile, nonostante il loro fermo corrispondesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Ruvo di Puglia, dove i banditi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
Il proprietario del fondo agricolo, «si è riservato - fa sapere la Metronotte - di sporgere una regolare denuncia». Ecco allora che la refurtiva, pari a poche decine di chilogrammi di olive, è stata finita sotto sequestro con i panni e le verghe. Per i due sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.
Due banditi sono stati sorpresi, con verghe e panni, circondati dalla refurtiva, dalla Metronotte. Eppure i due, entrambi italiani, sorpresi ieri da una pattuglia dell'istituto di vigilanza mentre raccoglievano le olive da un terreno in contrada Caprera, al momento, se la sono cavata «solo» con una semplice identificazione da parte dei Carabinieri della locale Stazione. Arrestarli o denunciarli non è stato possibile, nonostante il loro fermo corrispondesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Ruvo di Puglia, dove i banditi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
Il proprietario del fondo agricolo, «si è riservato - fa sapere la Metronotte - di sporgere una regolare denuncia». Ecco allora che la refurtiva, pari a poche decine di chilogrammi di olive, è stata finita sotto sequestro con i panni e le verghe. Per i due sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.