Teatro
Teatro
Eventi e cultura

«Necessario far vivere gli spettacoli dal vivo», l'appello degli artisti pugliesi alla Regione

Gli operatori dello spettacolo chiedono sostegno concreto e investimenti di sviluppo

I professionisti dell'arte e dello spettacolo di Puglia tornano a far sentire la loro voce con una lettera aperta alla Regione Puglia e in particolare il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, per chiedere maggiore attenzione e concreto sostegno per il comparto culturale dello spettacolo dal vivo. Attori, artisti che amano il territorio e sono pronti a reinventare l'arte con la creatività di cui sono capaci, convinti che essa rappresenti uno strumento di benessere sociale, ma per farlo hanno bisogno di interventi, risorse e sostegno.

«Siamo professioniste e professionisti pugliesi del comparto artistico e culturale. Ci occupiamo di processi che hanno al centro la condivisione di esperienze tra esseri umani e lavoriamo ormai da anni in uno stato di emergenza permanente a causa di una fragilità strutturale sia a livello regionale che a livello nazionale.

Il nostro agire si svolge in presenza, dal vivo, a contatto diretto e ravvicinato con le persone, con il pubblico con cui, nel fragile momento della performance, dello spettacolo, dell'azione culturale, costruiamo una relazione diretta che è fatta di scambi sensoriali, di sguardi, di prossimità. Ciò avviene non nel rispetto di una tradizione antica, bensì nella consapevolezza che la relazione di prossimità risponde a un bisogno e un desiderio umano che è vitale e per questo anche artistico e culturale.

Siamo sicuri che, nonostante l'attuale impossibilità a svolgere le attività culturali dal vivo con la stessa modalità di prima della pandemia, torneremo tutti a incontrarci e a condividere (attori/autori e spettatori) uno stesso spazio fisico.

Proprio per questo vorremmo che la Regione Puglia e in particolare il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio sostenesse con forza e determinazione le attività culturali dal vivo che, in quanto dal vivo, non possono essere in alcun modo sostituite con "palcoscenici virtuali".

Chiediamo che l'utilizzo della tecnologia digitale, e il conseguente investimento economico per il suo sviluppo, siano e rimangano marginali rispetto al sostegno di tutti i processi culturali artistici di ricerca, produzione e formazione in vista della reale e generalizzata riapertura anche se non imminente.

In questa fase di convivenza con il virus chiediamo che vengano sostenute, tramite procedure semplici e con tempi certi, tutte le idee e le iniziative (di Imprese e di singoli professionisti dello spettacolo) che riaffermino il valore dell'esperienza artistica dal vivo e lasciando all'intrattenimento digitale un ruolo marginale.

Chiediamo che siano ammessi e favoriti tutti i processi creativi "alternativi" a quelli consuetudinari, dalla possibilità di utilizzare spazi non deputati allo spettacolo dal vivo, alle pratiche realizzate nei piccoli presìdi culturali, agli spazi all'aperto, fino agli spettacoli pensati per un numero ridotto di spettatori, o agli spettacoli itineranti.

Senza uno sforzo di fantasia condiviso, irrigiditi nelle norme che fino ad ora hanno regolato lo spettacolo dal vivo e le attività culturali, che ravvisiamo superate non solo dallo stato attuale di emergenza ma proprio dalla storia performativa degli ultimi cinquantanni, temiamo che ci si avvii verso una deriva che consideriamo pericolosa, oltre che per l'aspetto economico, per il rischio di impoverimento intellettuale della società civile.

Sogniamo di vivere in un luogo che abbia a cuore il benessere sociale di tutta la comunità. Ogni investimento dovrebbe andare nella formazione per rafforzare la qualità del lavoro artistico e nell'educazione alla visione per il pubblico. Le agenzie regionali hanno strumenti e competenze insufficienti per gestire l'attuale grave situazione che rischia di far morire l'afflato artistico in Puglia; né possono prefigurare un cambiamento facendo leva su uno sforzo organizzativo e amministrativo che non si confronti con l'immaginazione artistica, dal basso, di quanti lavorano ogni giorno nella produzione, nella programmazione e nella creazione quotidiana della relazione umana e culturale che è alla base della cittadinanza e dello sviluppo di una comunità.

Siamo professioniste e professionisti che amano la propria terra, che hanno scelto di rimanere in Puglia quando sarebbe stato più facile mettere in fuga il proprio cervello, ma in questa fase sentiamo quanto mai distanti le Istituzioni e le agenzie territoriali che dovrebbero fare da tramite. Sentiamo la mancanza di mediatori e facilitatori che ascoltino le nostre istanze e soprattutto i nostri progetti. Avvertiamo il rischio di essere contenuti in parametri e numeri di matricola inadeguati a tracciare storicità dei percorsi, riconoscimenti di pubblico e di critica, profondità della ricerca, competenze e capacità innovative di creazione.

In questo contesto, se davvero il digitale può essere una risorsa, chiediamo che venga utilizzato al servizio di una più stretta e capace conoscenza delle nostre attività e delle nostre competenze, non già ai fini di una inerte sostituzione delle attività dal vivo.

Ci auguriamo che il nostro appello non rimanga inascoltato dalle Istituzioni».

I firmatari:
Stella Addario, Elisabetta Aloia, Gabriella Altomare, Pantaleo Annese, Agostino Aresu, Domenico Balducci, Ruggiero Balzano, Maddalena Barbanente, Gianluigi Belsito, Sara Bevilacqua, Mariana Borrelli, Angela Borromeo, Raffaele Braia, Anna Carbotti, Floriana Carella, Francesco Casareale, Ippolito Chiarello, Michele Cipriani, Cinzia Clemente, Ivana Coronese, Roberto Corradino, Andrea Cramarossa, Francesco Crudele, Lidia Cuccovillo, Silvia Cuccovillo, Francesca Danese, Gustavo D'Aversa, Luigi D'Elia, Anna De Giorgio, Carla De Girolamo, Francesco De Martino, Anna De Palma, Marianna De Pinto, Carmen De Sandi, Grazia Dibenedetto, Marianna Di Muro, Angela Dimiccoli, Vito D'Ingeo, Mary Dipace, Annamaria Di Pinto, Gianfilippo Direnzo, Ermes Di Salvia,Michele Di Stasi, Michela Diviccaro, Anna Giulia D'Onghia, Franco Ferrante, Arianna Gambaccini, Rosalia Gambatesa, Maria Elena Germinario, Rossella Giugliano, Federico Gobbi, Miki Gorizia, Marco Grossi, Enrico Francone, Salvatore Imperio, Savino Italiano, Angela Iurilli, Corrado La Grasta, Maria Lanciano, Giuseppe La Torre, Vito Latorre, Paola Leone, Simona Lepore, Silvia Lodi, Marialuisa Longo, Marco Maffei, Alessandra Mandese, Salvatore Marci, Michela Marrazzi,Piergiorgio Martena, Olga Mascolo, Robert Lee McNeer,Tiziana Mele, Walter Mirabile, Gabriele Montaruli, Valeria Simone Monti, Anna Moscatelli,Roberta Natalini, Lisa Navach, Damiano Nirchio, Dino Parrotta, Giovanni Pascazio, Lucia Pennacchia, Lidia Pentassuglia, Giulia Petruzzella, Marco Pezzella, Silvana Pollice, Walter Prete, Sergio Racanati, Isabella Ragno, Antonio Repole, Gianbattista Rossi, Antonella Sabetta, Leonarda Saffi,Saba Salvemini, Elisabetta Sbiroli, Davide Sciascia, Ezio Schiavulli, Giuseppe Semeraro, Annika Strhom,Francesco Tammacco, Maristella Tanzi, Rosa Tarantino, Viviana Tatò, Lello Tedeschi, Barbara Toma, Tita Tummillo, Rosanna Ventura, Clarissa Veronico, Pia Rita Wachter, Chiara Zilli, Fabio Zullino
  • Spettacolo
Altri contenuti a tema
Bando Start 2021 per operatori dello spettacolo. Di Bari (M5S): «Non basta» Bando Start 2021 per operatori dello spettacolo. Di Bari (M5S): «Non basta» Il commento del capogruppo: «Riapertura in sicurezza dei teatri e degli spazi dedicati alla cultura»
"Dietro le quinte c'è vita e lavoro", protestano i professionisti dello spettacolo "Dietro le quinte c'è vita e lavoro", protestano i professionisti dello spettacolo La manifestazione a Bari promossa da Fedas Puglia
Al via la misura Start Spettacolo, 4 milioni di euro per i lavoratori del settore Al via la misura Start Spettacolo, 4 milioni di euro per i lavoratori del settore Imminente la pubblicazione del bando per la presentazione delle domande
Custodiamo la Cultura, il bando per operatori dello spettacolo dal vivo Custodiamo la Cultura, il bando per operatori dello spettacolo dal vivo Bray: «Oltre 2 milioni di sovvenzioni per tutelare imprese e lavoro»
«Perché la bellezza sopravviva», 300 operatori dello spettacolo scrivono a Emiliano «Perché la bellezza sopravviva», 300 operatori dello spettacolo scrivono a Emiliano Tra i firmatari anche artisti di Ruvo di Puglia
Uno spettacolo per raccontare lo sfruttamento del sesso Uno spettacolo per raccontare lo sfruttamento del sesso Domani a Palazzo Caputi un incontro sul tema
© 2001-2024 RuvoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
RuvoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.