Scuola Giovanni XXIII a Frascati
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Scuola e Lavoro

“Climate detectives 2025”: primo posto per l'IC "Bosco–Giovanni XXIII–Carducci"

La classe 3^ C della scuola secondaria di 1° grado si è distinta con l'indagine "Oro verde di Puglia”

Con l'indagine "Oro verde di Puglia", che ha preso in esame la relazione tra la produzione di olio di oliva in Puglia e il cambiamento climatico, la classe 3^ C della scuola secondaria di 1° grado dell'IC "Bosco – Giovanni XXIII – Carducci" si è classificata al primo posto nazionale nel concorso europeo "Climate detectives 2025" promosso dall'ESA (Agenzia Spaziale Europea), impegnata nell'esplorazione e nell' uso pacifico dello spazio a beneficio delle persone, della società e del nostro pianeta.

"Il cambiamento climatico quali conseguenze ha determinato sulla produzione di olio di oliva in Puglia?" È da questo interrogativo che gli alunni sono partiti per sviluppare il suddetto progetto internazionale.

Il progetto, guidato dalla professoressa Irene Chiapperini, ha previsto diverse fasi: nella prima gli studenti e le studentesse hanno intervistato gli agricoltori che gestiscono i frantoi locali per raccogliere informazioni sulla produzione di olio di oliva negli ultimi anni. La seconda fase si è concentrata sull'osservazione e sull'analisi delle immagini dei quattro invasi della Puglia (Locone, Occhito, Pertusillo, Sinni) acquisite tramite EO Browser trasmesse dal satellite Sentinel-2. Si è, poi, effettuato il calcolo delle aree scoperte e si è subito notato che nel periodo preso in esame (2017 - 2024) la superficie non ricoperta dall'acqua era aumentata, ad eccezione dell'invaso del Pertusillo in controtendenza.

La terza fase ha previsto l'analisi e il confronto tra le immagini del satellite Sentinel-2 della vegetazione delle campagne ruvesi nello stesso periodo e quelle relative agli invasi. Dal confronto è emerso che la vegetazione è risultata meno rigogliosa, con conseguenze negative sulle caratteristiche delle olive e sulla raccolta delle stesse: infatti, a detta degli agricoltori, negli ultimi anni, le olive risultano essere più piccole e il raccolto è più esiguo. Da questa analisi comparata dei dati e delle immagini, si è giunti alla conclusione che il cambiamento climatico ha avuto notevoli ripercussioni anche sulla produzione locale dell'olio di oliva.

Quali le possibili soluzioni? Non sprecare acqua, favorire tecniche agricole e di irrigazione sostenibili, promuovere la raccolta e l'utilizzo delle acque piovane, utilizzare sensori per monitorare l'irrigazione.

Il lavoro di indagine non è passato inosservato alla commissione esaminatrice dell'ESA che lo ha selezionato come primo progetto nazionale, progetto che peraltro ha visto coinvolti 9000 studenti europei con 270 indagini.

Il 12 e il 13 maggio, a Frascati nella sede nazionale dell'ESA, si è tenuto il Climate detectives summit 2025, un'iniziativa volta a promuovere l'educazione e la sensibilizzazione sul tema del clima e dell'ambiente tra le giovani generazioni. L'evento ha riunito i rappresentanti delle scuole vincitrici a livello nazionale di 19 Paesi europei: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Gran Bretagna.

A rappresentare l'Italia c'era una delegazione di alunni e alunne della classe 3^C, accompagnata dalla prof.ssa Loredana Leone. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di vivere un'esperienza dall'alto valore formativo che ha permesso loro di scambiare idee e punti di vista con studenti di diverse culture e nazionalità, sviluppare una prospettiva internazionale sui temi trattati, rafforzare le competenze linguistiche e comunicative in un contesto multilingue e multiculturale.

Sono stati due giorni intensi di attività che hanno previsto la presentazione del progetto in lingua inglese a una platea di studenti e di tecnici e specialisti del settore, conferenze con gli esperti del clima, visite guidate, laboratori didattici, debate in gruppo con gli studenti degli altri Paesi.

A far da cornice a tutto questo c'è stato il confronto costante e arricchente con le esperienze dei coetanei provenienti dalle altre nazioni, in un'ottica che supera i limiti fisici delle aule scolastiche per collocarsi in un orizzonte europeo di più ampio respiro e che contribuisce a creare una comunità di apprendimento dove gli studenti possono crescere e svilupparsi come cittadini europei consapevoli e responsabili.

«Un ringraziamento speciale va alla professoressa Irene Chiapperini, referente del progetto, e alla dirigente scolastica Gabriella Colaprice che ha sostenuto e reso possibile questa esperienza».
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