
Basket
La Crifo Wines Ruvo di Puglia espugna il Fidenza con il punteggio di 72-81
La squadra ruvese passa in semifinale
Ruvo - lunedì 19 maggio 2025
10.03 Comunicato Stampa
La Crifo Wines Ruvo di Puglia sfodera una grande prestazione ed espugna il PalaPratizzoli di Fidenza con il punteggio di 72-81. La squadra pugliese, orfana di capitan Jackson e di coach Rajola, dopo un primo tempo complicato, ha ricompattato la fase difensiva nella ripresa (soli 30 punti subiti) e ha messo in ghiaccio una partita complicatissima grazie a un gioco spumeggiante e alla freddezza nei momenti decisivi.
Borra supera subito Alì per il primo canestro della sfida, Ranieri impatta dalla lunetta e Alì bagna subito il suo match dalla lunga. La partita è subito molto fisica, ma un po' contratta nei primi giri di lancette, con le difese molto ben disposte da Bizzozi e Francese, che sostituisce lo squalificato Rajola. La squadra ospite trova il primo vantaggio con la tripla di Jerkovic, impattante in questo momento del match; Bellini e Alì, però, sono letali dai 6,75 (13-12 a metà quarto). Fidenza gioca in scioltezza con i suoi ottimi giovani: Valdo realizza dalla media, Ruvo senza Jackson soffre in attacco, ma a rimbalzo domina (6-13 sin qui). Ultimi possessi, tre liberi a cronometro fermo di Stefano Conte e i due di Restelli, fissano il primo parziale sul 21-19.
Alley oop di Mane e parte il secondo periodo, Gatto è sul pezzo sotto l'altro cristallo, Isotta pareggia dopo l'ennesimo rimbalzo pugliese. Poi è il 5-0 personale di Milo Galli a costringere coach Mirco Francese al primo time out della partita. Ancora Mane allarga il break, la Fulgor prova la prima fuga (34-23 a metà tempo). Jerkovic ritrova il fondo della retina, ma l'andamento del match sembra saldamente nelle mani dei parmigiani. Borra tenta di suonare la carica, prima canestro, poi assist per l'accorrente Jerkovic, ma da fuori la Fulgor è letale. Borra contro Alì è sicuramente il duello del match sotto le plance, sono loro i due trascinatori, ma negli ultimi possessi è Reale ad accorciare con due triple fino al 42-39 di metà gara.
Moreno bagna in lay-up il secondo quarto, l'equilibrio regna sovrano, con Ruvo che aumenta in questa fase l'intensità nella propria metà campo. Dalla lunetta Valsecchi è preciso, Timperi lo imita e impatta a quota 44 al 23'. Alì ha la mano caldissima, ma anche Jerkovic non scherza dalla lunga e le due squadre continuano ad andare a braccetto. Musso, dopo l'ennesimo rimbalzo offensivo di Borra, si sblocca e riporta avanti i rubastini, Timperi continua a essere il fattore per difesa ed energia, ma è tutta la squadra che sembra rinsavita (47-53 al 26'). Borra prosegue nella sua masterclass personale nel pitturato, Crifo Wines in scioltezza, Fidenza torna a segnare dopo quasi 6' con i liberi di Restelli e prova a restare lì. Ultimi secondi confusi, ma Milo Galli riapre tutto sull'ultimo tiro: 52-58 all'ultimo riposo.
Quarto periodo, una circolazione di palla sontuosa del grifone viene finalizzata da Reale, l'energia di Ghedini vale il -7. Gli arancioneri si fanno preferire, ma la Fulgor come negli altri capitoli della serie non esce mai dalla partita, anche nei momenti più difficili, anche sul -11 firmato Gatto 54 a 65 al 33'). Il timeout di coach Bizzozi aumenta il ritmo fidentino, il tap in di Alì vale il -7 e coach Francese rimette Borra nella contesa (60-67 a metà quarto). Scattolin risponde a Jerkovic con un gioco da 3, Fidenza c'è e si riporta sotto a cronometro fermo (65-69 al 37'). Ancora l'energia protagonista di questi ultimi minuti con Reale e Scattolin sempre sugli scudi, ma è la bomba dall'angolo di Musso ad essere importantissima, Ranieri c'è (69-74 a 64" dal termine). Moreno si incunea, la stoppata di Borra su Valdo vale la semifinale. Poi nel finale ai liberi, Ruvo suggella la qualificazione, nel mentre il PalaPratizzoli omaggia (giustamente) i suoi giocatori con una standing ovation: Ruvo batte Fidenza 72-81.
Con questa vittoria, la Crifo Wines Ruvo di Puglia stacca il pass per la semifinale e prosegue il suo cammino nei playoff con la consapevolezza di avere un gruppo solido, capace di reagire alle difficoltà e di giocare con cuore e intensità. La prestazione offerta al PalaPratizzoli è la conferma del grande lavoro fatto durante tutta la stagione, anche nei momenti di emergenza. Ora testa alla prossima sfida, con la voglia di continuare a sognare.
Borra supera subito Alì per il primo canestro della sfida, Ranieri impatta dalla lunetta e Alì bagna subito il suo match dalla lunga. La partita è subito molto fisica, ma un po' contratta nei primi giri di lancette, con le difese molto ben disposte da Bizzozi e Francese, che sostituisce lo squalificato Rajola. La squadra ospite trova il primo vantaggio con la tripla di Jerkovic, impattante in questo momento del match; Bellini e Alì, però, sono letali dai 6,75 (13-12 a metà quarto). Fidenza gioca in scioltezza con i suoi ottimi giovani: Valdo realizza dalla media, Ruvo senza Jackson soffre in attacco, ma a rimbalzo domina (6-13 sin qui). Ultimi possessi, tre liberi a cronometro fermo di Stefano Conte e i due di Restelli, fissano il primo parziale sul 21-19.
Alley oop di Mane e parte il secondo periodo, Gatto è sul pezzo sotto l'altro cristallo, Isotta pareggia dopo l'ennesimo rimbalzo pugliese. Poi è il 5-0 personale di Milo Galli a costringere coach Mirco Francese al primo time out della partita. Ancora Mane allarga il break, la Fulgor prova la prima fuga (34-23 a metà tempo). Jerkovic ritrova il fondo della retina, ma l'andamento del match sembra saldamente nelle mani dei parmigiani. Borra tenta di suonare la carica, prima canestro, poi assist per l'accorrente Jerkovic, ma da fuori la Fulgor è letale. Borra contro Alì è sicuramente il duello del match sotto le plance, sono loro i due trascinatori, ma negli ultimi possessi è Reale ad accorciare con due triple fino al 42-39 di metà gara.
Moreno bagna in lay-up il secondo quarto, l'equilibrio regna sovrano, con Ruvo che aumenta in questa fase l'intensità nella propria metà campo. Dalla lunetta Valsecchi è preciso, Timperi lo imita e impatta a quota 44 al 23'. Alì ha la mano caldissima, ma anche Jerkovic non scherza dalla lunga e le due squadre continuano ad andare a braccetto. Musso, dopo l'ennesimo rimbalzo offensivo di Borra, si sblocca e riporta avanti i rubastini, Timperi continua a essere il fattore per difesa ed energia, ma è tutta la squadra che sembra rinsavita (47-53 al 26'). Borra prosegue nella sua masterclass personale nel pitturato, Crifo Wines in scioltezza, Fidenza torna a segnare dopo quasi 6' con i liberi di Restelli e prova a restare lì. Ultimi secondi confusi, ma Milo Galli riapre tutto sull'ultimo tiro: 52-58 all'ultimo riposo.
Quarto periodo, una circolazione di palla sontuosa del grifone viene finalizzata da Reale, l'energia di Ghedini vale il -7. Gli arancioneri si fanno preferire, ma la Fulgor come negli altri capitoli della serie non esce mai dalla partita, anche nei momenti più difficili, anche sul -11 firmato Gatto 54 a 65 al 33'). Il timeout di coach Bizzozi aumenta il ritmo fidentino, il tap in di Alì vale il -7 e coach Francese rimette Borra nella contesa (60-67 a metà quarto). Scattolin risponde a Jerkovic con un gioco da 3, Fidenza c'è e si riporta sotto a cronometro fermo (65-69 al 37'). Ancora l'energia protagonista di questi ultimi minuti con Reale e Scattolin sempre sugli scudi, ma è la bomba dall'angolo di Musso ad essere importantissima, Ranieri c'è (69-74 a 64" dal termine). Moreno si incunea, la stoppata di Borra su Valdo vale la semifinale. Poi nel finale ai liberi, Ruvo suggella la qualificazione, nel mentre il PalaPratizzoli omaggia (giustamente) i suoi giocatori con una standing ovation: Ruvo batte Fidenza 72-81.
Con questa vittoria, la Crifo Wines Ruvo di Puglia stacca il pass per la semifinale e prosegue il suo cammino nei playoff con la consapevolezza di avere un gruppo solido, capace di reagire alle difficoltà e di giocare con cuore e intensità. La prestazione offerta al PalaPratizzoli è la conferma del grande lavoro fatto durante tutta la stagione, anche nei momenti di emergenza. Ora testa alla prossima sfida, con la voglia di continuare a sognare.