Corso Jatta, Paparella (FDI): «Intervento sul marciapiede eseguito senza autorizzazioni»

La nota del consigliere comunale di opposizione

martedì 22 febbraio 2022 12.47
«Sul marciapiede di Corso A. Jatta presso Istituto Sacro Cuore, intervento eseguito in assenza di titolo autorizzatorio». A dirlo è il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Piero Paparella, in un post pubblicato sulla sua personale pagina social nella quale mostra anche un documento del Ministero.

Di seguito il contenuto del post.

«Avevo personalmente sollevato la questione durante l'ultima campagna elettorale e ricordo ancora la fatua ed ignorante ironia dei novelli laureandi presso l'Università di Google Maps. Ricordate? Io si.
Bene… anzi male!!!
Dal 2004, cioè da ben 18 anni, esiste in Italia il D.Lgs. N.42/04 che tutela e valorizza i beni culturali e del paesaggio.
Da ben 18 anni a questa parte, gli operatori del settore e quindi specialmente le pubbliche amministrazioni devono (dovrebbero) sapere che ai sensi dell'art. 10 c.4 lettera g) di tale Decreto, le strade, le piazze , i giardini e gli spazi pubblici di interesse storico o artistico, sono BENI Culturali. Su questi Beni tutti gli interventi di qualsiasi natura sono preventivamente soggetti ad obbligatoria autorizzazione della Soprintendenza ai sensi dell'art. 21 dello stesso Decreto.
Un Comune, quindi, è chiamato a far rispettare tale normativa tanto da parte dei cittadini che da parte propria, al fine di tutelare e valorizzare nell'interesse nazionale il Bene Culturale.
Che Ruvo di Puglia sia una Città con un grande patrimonio storico culturale pubblico e che anche a Ruvo di Puglia valgono le disposizioni legislative nazionali pare non lo sappia chi deve amministrarla dando i giusti indirizzi alle strutture tecniche, non lo sapeva l'assessore al ramo che doveva controllarne la corretta attuazione tecnica da parte del dirigente responsabile, pare non lo sapesse nemmeno quest'ultimo probabilmente preso dalle tante incombenze e "sollecitazioni".
Eppure c'era stato il precedente della sanatoria concessa ex post per le panchine installate anch'esse senza l'obbligatoria autorizzazione della Soprintendenza.
Risultato: si interviene nuovamente nel centro storico e nelle parte più densa della tradizione culturale della città passando ancora una volta sopra regole della tutela e della valorizzazione del patrimonio pubblico. Parte di questi interventi, tutti realizzati nei pressi dell'Istituto Sacro Cuore, ancorchè totalmente privi di autorizzazione sono stati dichiarati sanabili dalla Soprintendenza, e parte ("l'ampliamento delle aiuole di due alberature attraverso la loro unione") dichiarati non sanabili in quanto si ritiene che abbiano arrecato un danno al Bene Culturale.
L'immagine di Ruvo di Puglia, Città sede di un prestigioso Museo Nazionale, attraversata dalla Via Traiana, area di ritrovamenti archeologici di altissimo valore, Città dalle tradizioni colte e ricche nelle arti, viene ad essere umiliata da un modo di "governare la città" teatralmente ignorante e spregevole verso la legge.
Attenderemo ora, nelle more che la Procura della Repubblica (informata dei fatti direttamente dalla Soprintendenza) faccia il suo corso, un Decreto Ministeriale che obbliga al ripristino dello stato dei luoghi danneggiato da un improvvido intervento eseguito senza la prevista autorizzazione della Soprintendenza. Chi pagherà il danno subito? Il Dirigente? L' Assessore? Il Sindaco? La Giunta? Spero non siano ancora una volta i cittadini».