Il Museo Jatta riaprirà a maggio del 2023. Il "Grottone" ospiterà eventi di arte contemporanea
Presentato il progetto di recupero del museo
lunedì 11 luglio 2022
13.08
Prendono avvio in questi giorni i lavori di restauro e riallestimento del Museo Nazionale Jatta di Ruvo. I dettagli dell'intervento sono stati presentati questa mattina a Bari durante una conferenza stampa.
I lavori termineranno a maggio del 2023. In concomitanza con l'avvio dei lavori, l'intera collezione del Museo sarà trasferota nei locali adibiti a depositi temporanei del palazzo stesso.
In una circolarità che è anche e soprattutto volontà di rendere un palazzo storico un unico complesso, il Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei Puglia ha sottoscritto un accordo di valorizzazione con la famiglia Jatta, grazie al quale l'ambiente sottostante alle sale del Museo e accessibile dal Giardino, il cosiddetto Grottone, sarà utilizzato per iniziative culturali congiunte per i prossimi 10 anni, dedicate soprattutto all'arte contemporanea.
IL 28 LUGLIO UNA MOSTRA NEL "GROTTONE"
Proprio nel "Grottone" si inaugura il prossimo 28 luglio la mostra temporanea "Collezionauta. Capolavori attraverso il tempo", nella quale saranno esposti alcuni fra i più importanti reperti della collezione del Museo insieme a oggetti e beni di proprietà Jatta, in un percorso fra archeologia, collezionismo e storia del gusto che inserisce l'esperienza Jatta nel più ampio contesto delle raccolte d'arte.
«L'operazione integrata portata avanti sul Grottone è un altro virtuoso esempio di collaborazione pubblico-privato - commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri- Un terreno di intesa sicuramente favorito dalla disponibilità della famiglia Jatta, che porterà alla promozione di un unico luogo, non appena i lavori di restauro e riallestimento del Museo saranno completati e saranno concluse le procedure di assegnazione di nuove unità adesso in corso. Approfitto per ringraziare tutto il personale della Direzione Regionale Musei Puglia per il costante supporto».
Il primo segnale concreto di valorizzazione del luogo sarà visibile già il 28 luglio, quando l'inaugurazione della mostra sarà accompagnata dal concerto per Handpan a cura dell'associazione culturale Mamamà. L'evento rientrante nel festival "Trentadate" frutto di un accordo tra la Direzione Regionale Musei e il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, si terrà nel Giardino del Palazzo e accompagnerà i visitatori nel percorso fino al Grottone.
«Un sogno cullato a lungo, finalmente inizia a concretizzarsi- spiega la direttrice del Museo Jatta, la dott.ssa Claudia Lucchese- Possiamo dire di essere in procinto di offrire una parziale riapertura di una delle più ricche collezioni archeologiche della Puglia, che sarà esposta per qualche tempo in una veste diversa per raccontare una storia nuova, e oggi non ho che parole di soddisfazione per l'avvio dei lavori e per questa nuova fase di rilancio del Museo».
IL SINDACO CHIECO: LA CHIUSURA DEL MUSEO E' UNA FERITA PER I RUVESI
Un risultato applaudito anche dalle parti dell'amministrazione comunale. «Ringrazio la Direzione Regionale musei Puglia che, accogliendo la nostra richiesta, ha organizzato questo indispensabile aggiornamento sullo stato dell'arte - ha detto il Sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco - un aggiornamento dovuto a tutti gli appassionati di archeologia e di storia ma innanzitutto ai Ruvesi, che stanno soffrendo da troppo tempo la mancanza del Museo Nazionale Jatta. Anche se necessaria infatti, questa lunga chiusura del Museo costituisce una ferita pesante per la nostra comunità, perché lo Jatta non è soltanto uno dei più importanti attrattori culturali e turistici della città, ma anche una parte fondamentale dell'identità cittadina. Siamo felici del fatto che ora, grazie alla collaborazione fra Ministero e famiglia Jatta, si potrà tornare a godere dell'esposizione della collezione in uno spazio privato del Palazzo che ora sarà reso agibile e che resterà a disposizione della città anche per gli anni a venire. Questa iniziativa compenserà la chiusura, e al termine dei lavori poi avremo un Museo sicuro e moderno e il nostro sacrificio di questi anni avrà garantito alle nuove generazioni un futuro ancora più ricco di bellezza».
«La conferenza stampa di questa mattina - ha detto l'assessora alle Politiche di Comunità con delega alla Cultura Monica Filograno - segna un nuovo capitolo di una collaborazione istituzionale fitta e molto operativa che in questi anni abbiamo sviluppato con la Direzione Regionale Musei Puglia e dunque con il Museo Nazionale Jatta e che molti altri frutti importanti darà nel futuro prossimo. Questo dialogo ci ha consentito di ospitare per tutti questi mesi il vaso di Talos a Palazzo Caputi, operazione non semplice né consueta eppure perfettamente riuscita, che noi abbiamo fortemente voluto e che il Ministero ha sostenuto.
Con l'apertura della mostra nel grottone Jatta, il vaso di Talos si andrà a ricongiungere col resto della collezione a sottolineare la necessità di un ritorno alla fruizione compiuta di tutta la collezione. Questa collaborazione, che vede nella Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bari l'altro fondamentale attore, riparte da qui e ci porta verso una importante strategia di promozione integrata del nostro patrimonio archeologico cittadino di cui daremo a breve notizia».
I lavori termineranno a maggio del 2023. In concomitanza con l'avvio dei lavori, l'intera collezione del Museo sarà trasferota nei locali adibiti a depositi temporanei del palazzo stesso.
In una circolarità che è anche e soprattutto volontà di rendere un palazzo storico un unico complesso, il Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei Puglia ha sottoscritto un accordo di valorizzazione con la famiglia Jatta, grazie al quale l'ambiente sottostante alle sale del Museo e accessibile dal Giardino, il cosiddetto Grottone, sarà utilizzato per iniziative culturali congiunte per i prossimi 10 anni, dedicate soprattutto all'arte contemporanea.
IL 28 LUGLIO UNA MOSTRA NEL "GROTTONE"
Proprio nel "Grottone" si inaugura il prossimo 28 luglio la mostra temporanea "Collezionauta. Capolavori attraverso il tempo", nella quale saranno esposti alcuni fra i più importanti reperti della collezione del Museo insieme a oggetti e beni di proprietà Jatta, in un percorso fra archeologia, collezionismo e storia del gusto che inserisce l'esperienza Jatta nel più ampio contesto delle raccolte d'arte.
«L'operazione integrata portata avanti sul Grottone è un altro virtuoso esempio di collaborazione pubblico-privato - commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri- Un terreno di intesa sicuramente favorito dalla disponibilità della famiglia Jatta, che porterà alla promozione di un unico luogo, non appena i lavori di restauro e riallestimento del Museo saranno completati e saranno concluse le procedure di assegnazione di nuove unità adesso in corso. Approfitto per ringraziare tutto il personale della Direzione Regionale Musei Puglia per il costante supporto».
Il primo segnale concreto di valorizzazione del luogo sarà visibile già il 28 luglio, quando l'inaugurazione della mostra sarà accompagnata dal concerto per Handpan a cura dell'associazione culturale Mamamà. L'evento rientrante nel festival "Trentadate" frutto di un accordo tra la Direzione Regionale Musei e il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, si terrà nel Giardino del Palazzo e accompagnerà i visitatori nel percorso fino al Grottone.
«Un sogno cullato a lungo, finalmente inizia a concretizzarsi- spiega la direttrice del Museo Jatta, la dott.ssa Claudia Lucchese- Possiamo dire di essere in procinto di offrire una parziale riapertura di una delle più ricche collezioni archeologiche della Puglia, che sarà esposta per qualche tempo in una veste diversa per raccontare una storia nuova, e oggi non ho che parole di soddisfazione per l'avvio dei lavori e per questa nuova fase di rilancio del Museo».
IL SINDACO CHIECO: LA CHIUSURA DEL MUSEO E' UNA FERITA PER I RUVESI
Un risultato applaudito anche dalle parti dell'amministrazione comunale. «Ringrazio la Direzione Regionale musei Puglia che, accogliendo la nostra richiesta, ha organizzato questo indispensabile aggiornamento sullo stato dell'arte - ha detto il Sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco - un aggiornamento dovuto a tutti gli appassionati di archeologia e di storia ma innanzitutto ai Ruvesi, che stanno soffrendo da troppo tempo la mancanza del Museo Nazionale Jatta. Anche se necessaria infatti, questa lunga chiusura del Museo costituisce una ferita pesante per la nostra comunità, perché lo Jatta non è soltanto uno dei più importanti attrattori culturali e turistici della città, ma anche una parte fondamentale dell'identità cittadina. Siamo felici del fatto che ora, grazie alla collaborazione fra Ministero e famiglia Jatta, si potrà tornare a godere dell'esposizione della collezione in uno spazio privato del Palazzo che ora sarà reso agibile e che resterà a disposizione della città anche per gli anni a venire. Questa iniziativa compenserà la chiusura, e al termine dei lavori poi avremo un Museo sicuro e moderno e il nostro sacrificio di questi anni avrà garantito alle nuove generazioni un futuro ancora più ricco di bellezza».
«La conferenza stampa di questa mattina - ha detto l'assessora alle Politiche di Comunità con delega alla Cultura Monica Filograno - segna un nuovo capitolo di una collaborazione istituzionale fitta e molto operativa che in questi anni abbiamo sviluppato con la Direzione Regionale Musei Puglia e dunque con il Museo Nazionale Jatta e che molti altri frutti importanti darà nel futuro prossimo. Questo dialogo ci ha consentito di ospitare per tutti questi mesi il vaso di Talos a Palazzo Caputi, operazione non semplice né consueta eppure perfettamente riuscita, che noi abbiamo fortemente voluto e che il Ministero ha sostenuto.
Con l'apertura della mostra nel grottone Jatta, il vaso di Talos si andrà a ricongiungere col resto della collezione a sottolineare la necessità di un ritorno alla fruizione compiuta di tutta la collezione. Questa collaborazione, che vede nella Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bari l'altro fondamentale attore, riparte da qui e ci porta verso una importante strategia di promozione integrata del nostro patrimonio archeologico cittadino di cui daremo a breve notizia».