Sanità e salute: «Liste d'attesa intollerabili, gli anziani rinunciano alle cure»

Brescia: «In alcuni casi ai pazienti non è assegnata neppure una data ipotetica. È indispensabile sospendere l'attività intramoenia»

martedì 11 ottobre 2022 7.06
A cura di Vito Troilo
I vertici dell'Usppi Puglia hanno scritto al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all'assessore alla sanità Rocco Palese e al Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro in ordine alla grave situazione delle liste d'attesa.

«Se chiedessimo di prenotare una visita specialistica urgente, nel migliore dei casi bisognerebbe attendere 6 mesi. Viceversa, se si prenota a pagamento dallo stesso medico e nello stesso ambulatorio/ospedale bastano pochi giorni o una settimana» ha dichiarato il biscegliese Nicola Brescia, segretario nazionale Usspi sanità, nel corso dell'assemblea regionale dell'organizzazione che si è svolta a Bari. Il rappresentante sindacale ha chiesto la convocazione di un tavolo urgente con la partecipazione dei sei Direttori Generali delle Asl pugliesi e delle organizzazioni dei lavoratori.

«La situazione delle lunghe liste di attesa nell'ambito della nostra sanità è talmente grave che diventa indispensabile sospendere l'attività intramoenia» ha aggiunto. «Sono circa 400mila le prestazioni da garantire entro l'anno e in alcuni casi le liste risultano chiuse e al paziente non viene assegnata una data, neppure ipotetica. Ribadisco che tutto ciò è espressamente vietato dalle norme. In Sardegna è stato applicato il blocco delle attività intramoenia, perché in Puglia no?» si è chiesto.

«È necessario un intervento straordinario della Regione Puglia per assicurare quanto è già scritto nella legge regionale n° 13 del 2019: sospendere temporaneamente l'intramoenia, per fornire le prestazioni sanitarie anche a chi è esente da compartecipazione alla spesa, reperire ed assegnare le risorse necessarie al finanziamento dei Piani di recupero delle prestazioni sospese e dei tempi delle liste di attesa, vigilare sull'attuazione delle misure previste dai Piani operativi dei Direttori Generali delle Asl. Questa realtà non è più tollerabile, specie per i nostri anziani, portati sempre più spesso a rinunciare alle cure» ha sottolineato.

«L'Usppi Puglia ha raccolto una serie di denunce dalle quali emerge un sentimento di rabbia e di dolore che si sta diffondendo nella nostra gente. Chiediamo alle aziende sanitarie locali ed alla Regione rispetto anche per i nostri anziani, per i cittadini più fragili che, dopo più di due anni di Covid, si sentono ancora una volta abbandonati» ha concluso Brescia.