Luci D'artista in Cattedrale. Parla don Salvatore

"la propensione dell'uomo verso l'Alto ha varie forme d'espressione"

sabato 16 dicembre 2017 13.15
A cura di Grazia Ippedico
Si aprono le porte della Cattedrale a Luci e Suoni d'artista e tra le antiche travi della storica chiesa appare un equilibrista.
Dove nemmeno la fervida immaginazione di Ninni Chieco, dell'assessora Filograno, dei collaboratori, delle associazioni ecc non è giunta, è arrivato Don Salvatore Summo. Incuriosito e affascinato dal lavoro che alcuni dei suoi parrocchiani e concittadini hanno realizzato, ha visitato una volta i laboratori di Luci d'artista e ne è rimasto affascinato.

«C'hanno lasciato piena interpretazione» dichiara il sacerdote « ed ammirando le opere mi sono rifatto molto alle parole di Don Tonino (che si potranno leggere in didascalia all'opera, nella cattedrale stessa n.d.r.) in cui si dice che "solo da certe postazioni lo sguardo potrà davvero allargarsi fino agli estremi confini della terra. Solo da quell'altezza il successo non farà venire le vertigini." Ho visto le figure dei funamboli e ne ho colto un messaggio cristiano, e poetico.»
E cosa c'è di più poetico di Cristo?

Il sacro e il profano insieme, dunque.
«Non ci vedo niente di profano. Una comunità che lavora e collabora insieme sposa a pieno la filosofia cristiana. La creazione di qualcosa da condividere con la città ha un che di divino. A fianco al funambolo ci sarà il presepe napoletano che invito tutti quanti a visitare.»

«L'idea è di Don Salvatore», dichiara Monica Filograno «e siamo stati fino a notte fonda, ieri, in Cattedrale per installare la scultura aerea. Don Salvatore è un visionario e abbiamo accolto la richiesta con entusiasmo. L'idea è cresciuta un po' alla volta e in questi giorni è stata realizzata. Continuo ad essere meravigliata da Ruvo. Si stanno liberando energie umane incredibili. Le persone sono il vero bene.»

Si ringrazia per la Foto Cinzia Cantatore.
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