Operazione "Pandora", il plauso di Avviso Pubblico

L'associazione esprime gratitudine per il lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine

giovedì 21 giugno 2018 9.38
L'indagine "Pandora", coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha portato i Carabinieri del Ros ad eseguire 104 ordinanze di custodia cautelare, ha ricostruito la capacità di infiltrazione dei clan Mercante-Diomede e Capriati nel tessuto economico e sociale della provincia di Bari.

«L'indagine Pandora rappresenta una prova di forza dello Stato, una dimostrazione, a partire dalla Città che rappresento, che il crimine non paga – ha dichiarato Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vice presidente di Avviso Pubblico -. I criminali finiscono in una bara o in galera, prima o dopo. A noi non resta che lavorare per creare alternative legali, credibili e durature, rivolte ai tanti ragazzi che assistono a tutto questo. Grazie alle forze dell'ordine ed al loro quotidiano lavoro, spesso oscuro e mai celebrato abbastanza».

«Come Avviso Pubblico ritengo sia doveroso esprimere un plauso nei confronti delle forze dell'ordine – ha evidenziato Silvestro Delle Foglie, consigliere del Comune di Bari e coordinatore regionale di Avviso Pubblico – per lo sforzo profuso e per l'ottima riuscita dell'operazione auspicando che il lavoro fatto possa bloccare la recrudescenza di attività criminale sul territorio di Bari».

Avviso Pubblico esprime gratitudine per il lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell'ordine, in grado di far emergere i rapporti tra i clan succitati e le famiglie della Sacra Corona Unita e della Società foggiana, in una regione come la Puglia, in cui le organizzazioni criminali hanno da tempo rialzato la testa.

Lo dimostrano il crescente interesse da parte dei clan verso le infiltrazioni nel settore economico e amministrativo, le decine di minacce rivolte agli amministratori pugliesi che Avviso Pubblico censisce ogni anno nel proprio rapporto "Amministratori sotto tiro", e un controllo del territorio spesso feroce, come testimoniano i numerosi fatti di sangue registrati negli ultimi anni.

L'operazione non deve però farci dimenticare l'esistenza in Puglia di una maggioranza di amministratori pubblici e cittadini che agiscono e si impegnano contro l'illegalità e l'arroganza mafiosa, nel solo interesse della collettività. A loro va il sostegno e la profonda vicinanza di tutta l'associazione.