Ruvo di Puglia
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PUG, le osservazioni dei tecnici

Nota a firma di Arch. Maria Curci (Ruvo di Puglia) Arch. Giambattista del Rosso (Molfetta) Ing. Vincenzo Francesco Campanale (Ruvo di Puglia)

Nota a firma di Arch. Maria Curci (Ruvo di Puglia) Arch. Giambattista del Rosso (Molfetta) Ing. Vincenzo Francesco Campanale (Ruvo di Puglia)

Quali tecnici che hanno partecipato attivamente nell'ambito dell'attività pubblica triennale dell'Ufficio del PUG a Ruvo di Puglia, prima dell'adozione del Piano, nonché nella veste di ex "consulenti" dell'Ufficio redattore del PUG, allo scopo di contribuire alla diffusione di "conoscenze" concrete e non retoriche sul complesso nuovo strumento urbanistico generale, riteniamo doveroso da parte nostra, anche a tutela del rango tecnico-scientifico del lavoro svolto dall'Ufficio Comunale redattore del PUG, esprimere le seguenti osservazioni e domande. Osservazioni e domande non certo rivolte ai Soggetti che sin dal primo giorno hanno deciso di NON dare voce a chi a vario titolo ha redatto il Piano come adottato, bensì alla Comunità cittadina, affinché non venga a subire scelte di pochi assenti al virtuoso percorso partecipativo posto in essere per quasi dieci anni fino all'adozione del PUG.

Ci risulta che nell'incontro del 21 settembre erano assenti il titolare dell'Ufficio redattore del Piano Ing. Vincenzo d'Ingeo e NON erano invitati i consulenti con i quali il piano è stato in ultimo redatto.
Non è dato sapere molto sull'"aiuto" ed i "pareri" di cui si riferisce abbia parlato l'Assessore alle Politiche Territoriali, non è dato sapere da chi sono stati tecnicamente valutati e non viene riferito se lo stesso Assessore abbia spiegato che tranne i parere resi da AdB ed ex Genio Civile per l'adozione di un PUG, la fase di copianificazione (prima dell'adozione) NON prevede altri "pareri".
Si riferisce di un "parere" del MINISTERO dell'AMBIENTE (e della tutela del territorio e del mare) mentre invece dovrebbe trattarsi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – MiBAC (ex MIBACT): sono due MINISTERI diversi. Inoltre viene riferito anche di un "parere" dell'Ente Parco Alta Murgia. Se questi "pareri" sono giunti post adozione del Piano, perché non sono resi pubblici sul portale web comunale in modo che tutti possano leggerli e verificare la loro validità procedimentale ed i contenuti di merito?
Sull'attività della Commissione consigliare, non si scrive se la presidentessa abbia riferito se vi sono state richieste, da parte di qualche componente, per l'ascolto dei Consulenti del PUG adottato; non si riferisce, in tal caso, quali siano state le Sue risposte in funzione della carica ricoperta.
Inoltre non si riferisce se la Presidentessa abbia acclarato e chiarito alla Commissione che SOLO l'ing. V. D'ingeo, con o senza i consulenti che hanno redatto e firmato in ultimo il Piano, possono rispondere alle osservazioni con posizione di soggetti preposti alla "interpretazione autentica" di norme e regolamento.

Sul tema del "consumo zero di suolo", non viene riferito se sia stato spiegato che è un OBIETTIVO al 2050; non viene detto se sia stata rappresentata la declinazione strutturale morfologica che tale questione assume nella concretezza delle specifiche strutture urbane e periurbane, in particolare nel PUG di Ruvo di Puglia. Non viene riferito se sia stato esposto al pubblico il contenuto normativo e strategico delle previsioni che riguardano la nuova zona B1 (art.93/P delle NTA); non pare reso alcun chiarimento ai presenti sul perseguimento della "densificazione" come strumento utile sia all'"obiettivo" del consumo zero di suolo che alla rigenerazione urbana.
L'articolo non fornisce notizia se sia stato spiegato, ai presenti, che un PUG ha anche il compito, per legge, di intervenire a migliorare e razionalizzare gli elementi formali della città e del territorio, in coerenza con la necessità di modernizzarli e renderli idonei per il futuro.
Sulla questione del dimensionamento residenziale, non appare che sia stato spiegato dettagliatamente, come riportato negli elaborati del Piano, che le stime sono state effettuate, come per legge, anche sulla base di dati ISTAT e quadri ricognitivi complessi con dati, taluni, direttamente forniti dagli uffici demografici comunali; nemmeno appare citato che il presupposto è 95 mq come standard abitativo per un nucleo famigliare a cui assegnare 3,6 vani, da cui il calcolo dei 100 mc/abitante nuovo insediato a norma del DM 1444/68 (comprensivo del 20% per le attività connesse alla residenza) per le nuove zone "C" residenziali.
Per Via Pertini che è bretella viaria in piena area residenziale; non pare sia stato spiegato come la sua larghezza non consente una commistione circolatoria con i veicoli del lavoro (commercio incluso) locale e non, non pare siano stati esposti i rischi per la sicurezza e la salute. Non appare nemmeno fornita, ai presenti in quell'incontro, dettagliata spiegazione sulla nuova bretella extraurbana nell'arco nord-ovest, come tale via si coniughi con altri interventi migliorativi del sistema viario periurbano. Non pare sia stata rappresentata la nodalità viaria territoriale di Ruvo di Puglia rispetto alla viabilità provinciale e ferroviaria e né il motivo per il quale tale strada è collocata oltre il Cimitero monumentale e di come intervenga sul decongestionamento del centro urbano.
Viene riferito, strumentalmente, che tutte le trasformazioni urbane e territoriali sono a carico della comunità; certo, i cittadini onesti, infatti, pagano le tasse e le pagano anche e soprattutto per vivere meglio. Ne consegue che altrettanto onestamente vanno valutate le trasformazioni proposte, una onestà prima di tutto "intellettuale" che consenta a chi ha elaborato quelle trasformazioni, e NON AD ALTRI, di spiegarle. Spiegazioni utili anche a chi per dieci anni è stato assente a tutto il percorso partecipativo, popolare, qualificato e di ricerca, che ha determinato la proposta di tali trasformazioni.
Non viene riferita alcuna rappresentazione di come il dimensionamento produttivo sia coerente con le dinamiche di area vasta specialmente sulle fasce territoriali Corato-Ruvo-Bitonto e Altamura/Gravina – Ruvo – Molfetta; nessun cenno ai dati precisi di settore e le implicazioni derivanti dalle perimetrazioni delle aree a pericolosità idraulica da parte dell'Autorità di Bacino.

Per le aree a standard, NON si è riferito che vanno calcolate e sono state calcolate secondo il DM 1444/68 vigente, obbligatoriamente; DM a cui aderire come richiamato dalla Regione in ultima conferenza di copianificazione.
Non risulta spiegata in ogni dettaglio e relazione strategica, l'indicazione a parco urbano-territoriale dell'area di cava a nord-est, il raccordo morfologico e funzionale tanto con la zonizzazione di cintura periurbana nord quanto con le aree per le strutture pubbliche e di interesse pubblico realizzabili senza ricorrere agli espropri sul versante tra la strada provinciale per Bisceglie e per Corato; non viene rappresentata la relazione di coerenza funzionale strategica con la ricettività diffusa operata con la regolamentazione degli ex beni A2 in agro.
Chi parla di coerenza del PUG rispetto al DRAG è certo di parlare del PUG di Ruvo di Puglia? E se sì perché non lo fa – IN PUBBLICO - alla presenza del direttore responsabile dell'Ufficio redattore del Piano e dei suoi ex consulenti, in modo che questi possano rispondere?
Il confronto diretto o indiretto tra indicizzazione del PUG e del PRG è sintomo di incomprensione della capitale differenza tra i due generi di strumenti, incomprensione che rende astratta e retorica ogni discussione sui profili tecnici, giuridici e strategici della materia urbanistica in generale e dei problemi che riguardano in particolare Ruvo di Puglia.

L'esclusione, nelle interlocuzioni pubbliche promosse dalla P.A., dei Consulenti ultimi del PUG, svuota di significato ogni discussione lasciandola nel regno delle sole parole. Parole che d'ora innanzi misureremo, non solo a tutela professionale degli scriventi, ma per la dignità ed onestà di tutti quanti in vario modo e titolo hanno concorso alla redazione della proposta di Piano.

A conclusione di questo breve preventivo intervento, doveroso solo nei confronti della cittadinanza e dell'Ufficio redattore del Piano, si evidenzia che gli scriventi hanno più volte formalmente chiesto alla Pubblica Amministrazione di ottenere o pubblicare le osservazioni e la loro disamina da parte dei Tecnici incaricati. Al momento, possiamo dire che siamo stati costretti, in data 25 settembre 2018, ad inoltrare formale richiesta di accesso agli atti amministrativi, come per legge.
Solo con gli atti alla mano potremo rendere alla cittadinanza, nel solco dell'impegno etico e morale assunto in precedenza, un nostro ulteriore adeguato modestissimo contributo.

Noi crediamo che se si proclama di "informare" per "scegliere", l'informazione debba essere COMPLETA e possibilmente resa dalla fonte, perché solo così si può SCEGLIERE consapevolmente.

Facciamo, pertanto, appello alla cittadinanza a che pretenda di "conoscere" nei tempi utili le cose, di poter leggere ciò che gli altri scrivono su quelle cose, di poter ascoltare la voce di chi le propone.

TUTTO CIO' SE SI VUOLE RAGIONARE DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA DI RUVO DI PUGLIA E A RUVO DI PUGLIA, CON DOVEROSO RISPETTO PER TUTTI.
  • urbanistica
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